Domenica
3 maggio, ore 21.00
Teatro
India
ph giovanna gentile |
ECAD-1AGOSTOFILM
in
collaborazione con il Teatro di Roma
con il patrocinio
Assessorato Cultura e Turismo di Roma Capitale
CICERONE
o
il regno della parola
un
testo di Anna Foa e Vittorio Pavoncello
con
Giuseppe Alagna, Dario Biancone, Nicola Deleonardis, Arianna Ninchi,
Daniele Ponzo, Stefano Defilippis
costumi
Alessia De Angelis; scene Salvatore Giunta; maschere Daniele Ponzo
foto
di scena Patrizia Pieri
grafiche
Spamlife
aiuto
regia Giovanna Gentile
regia
Vittorio Pavoncello
Cicerone
o Il regno della parola di Anna Foa e Vittorio Pavoncello è
l’unico testo teatrale che narri la vita di Cicerone ripercorrendo
un importante passaggio della storia di Roma. Il testo mette in scena
la vita del grande oratore che trovò, nella sua villa di Formia,
la morte per mano di due sicari assoldati da Antonio. Proprio per il
Comune di Formia i due autori scrissero questo testo oggi pubblicato
da Gremese.
Siamo
alla fine della Roma Repubblicana e l’inizio dell’Impero, qui
incontriamo la grande passione di Cicerone: la parola politica, con
numerosi colpi di scena accompagnati dalla storia e dalla eloquenza
di Cicerone. Ma il regno della parola è qui anche quello degli
affetti o della loro fine.
Nella pièce la veridicità degli eventi storici si unisce al racconto
onirico nel quale prendono vita anche personaggi dell’immaginario.
E così Cicerone a Formia è accompagnato da Teocrito, suo giovane
allievo, simbolo della filosofia greca dalla quale Cicerone non si
separerà, sicuro della sua forza. Ne sono la riprova le orazioni e i
discorsi politici che fa al Senato, che gettano nell’angoscia la
sua famiglia. Terenzia e suo fratello Quinto, preoccupati del
pericolo che corrono, tentano di convincerlo a smorzare i toni nei
discorsi al Senato. Cicerone sembra non voler dar loro ascolto fino
all’assassinio di Teocrito. Da quel momento la sua coscienza si anima
dei fantasmi del passato. Catilina, Clodio, Antonio, Fulvia,
Tulliola, Spartaco e Ottaviano arrivano in sogno a rivendicare le
scelte di Cicerone. In una dimensione onirica, che riprende il tema
che Plutarco in “Vita di Cicerone” aveva immaginato come presagio
della sua morte, le anime nere dei suoi nemici arrivano a lui come
corvi minacciosi e gracchianti, eseguendo un’agghiacciante danza
dalla quale Cicerone riuscirà a sfuggire solo rifugiandosi nella
dimensione metafisica della culla ellenica.
TEATRO
INDIA: Lungotevere Vittorio Gassman (già Lungotevere dei
Papareschi) – Roma
INGRESSO
LIBERO SU PRENOTAZIONE AL 3336638186
www.teatrodiroma.net
Orari
spettacolo: domenica ore 21.00
Cicerone GIUSEPPE
ALAGNA
Quinto
Tullio Cicerone suo
fratello DARIO BIANCONE
Teocrito
allievo di Cicerone NICOLA
DELEONARDIS
Terenzia
moglie di Cicerone ARIANNA
NINCHI
Erennio
centurione assassino di Cicerone DANIELE
PONZO
Popilio
tribuno sicario STEFANO DEFILIPPIS
Coro
dei Corvi:
Catilina,
Clodio, Antonio, Fulvia, Tulliola, Spartaco, Ottaviano.
(Il
coro dei corvi è costituito dagli stessi attori che interpretano gli
altri ruoli escluso ovviamente Cicerone)
Testo
ANNA FOA e VITTORIO PAVONCELLO
Costumi
ALESSIA DE ANGELIS
Scene
SALVATORE GIUNTA
Maschere
DANIELE PONZO
Aiuto
regia GIOVANNA GENTILE
Regia
VITTORIO PAVONCELLO
Foto
di Scena PATRIZIA PIERI
Grafiche
SPAMLIFE