Opus Ballet |
Quale ultimo spettacolo della rassegna ModenaDanza della
Fondazione Teatro Comunale di Modena Belles de Sommeil firmato dal coreografo Philippe Talard per la Compagnia Opus Ballet
e prodotto dal Grand Théâtre de la Ville
de Luxembourg dove ha inaugurato la stagione 2014-15. Lo spettacolo, realizzato
con elementi scenografici curati da Max Kohl e video proiezioni, vedrà in scena
l’attrice Laura Bandelloni e si avvale delle musiche originali create da Armand
Amar, premiato compositore autore delle musiche del noto film Il Concerto di Radu
Mihaileanu.
andrà in scena, giovedì 28 maggio alle 21
al Teatro Storchi, un nuovo balletto in prima nazionale dal titolo
Philippe Talard, che ha lavorato con i più grandi nomi del
balletto mondiale, da Rudolf Nureyev a Carla Fracci e Mikhail Barychnikov, ha
danzato nel Ballet du XX siècle di Maurice Béjart. In seguito è stato primo
ballerino della Compagnia Nazionale del Portogallo, poi è entrato nella
Compagnia di Balletto di Rio de Janeiro e San Paolo. È ritornato in Europa al
Balletto Reale delle Fiandre, e in Germania ha lavorato con Susanna Linke e
Pina Bausch. È stato direttore del Teatro di Ulm e del Teatro Nazionale di
Mannheim. “Mi trovavo a Firenze dove ho visto Otello di Opus Ballet – ha detto il coreografo -, e la Compagnia mi
ha entusiasmato per la sua freschezza ed energia: era esattamente ciò che
cercavo per il mio lavoro, così ho chiesto del direttore e ho incontrato
Rosanna Brocanello. Ci siamo accordati e abbiamo iniziato il lavoro.”
A
differenza del celebre balletto simbolo del repertorio pietroburghese firmato
da Marius Petipa, Talard ha attinto dalla lettura degli scritti originali del
racconto di Perrault per indagare sull’esperienza di una giovane donna
addormentata e sul suo risveglio quale allegoria intuitiva e immediata per
restituire un più profondo senso al sonno e al risveglio. Come il giorno e la
notte, la vita e la morte, questi due opposti si attraggono e si respingono, in
una vita fondata su contraddizioni inconciliabili da cui l’essere umano trae
incredibilmente linfa, energia e intuizione per determinare il proprio cammino.
La principessa,
interpretata da Laura Bandelloni, è una donna dei nostri giorni, allo stesso
tempo madre e amante, essere fragile e forte, timoroso e ardito, nutrito da
dolce tenerezza e violenta passione. In un perenne gioco di opposti incarna la
complementarietà femminile dei molteplici ruoli cui le donne d’oggi sono
chiamate a far fronte e devono necessariamente essere in grado di sostenere.
Sogni, incubi, allucinazioni, pensieri, desideri fanno parte della vita di una
principessa così come appartengono e invadono l’immaginario di tutti coloro i
quali, per lungo tempo, sono caduti in uno stato di torpore e isolamento
provocato da una sofferenza. Talard trae dai propri interpreti emozioni,
stimoli, unicità; al ricercare la perfetta esecuzione preferisce destrutturare
e inglobare in un contesto più ampio fatto di teatralità a 360 gradi; i suoi
tanti lavori con i detenuti sono la prova di come esista una potenzialità
espressiva e artistica spesso sopita che, se scoperta, diventa la chiave per
accedere all’artista che è in ognuno di noi.