L’URLO INDIFFERENTE – Fotografie di Stefano Cioffi – Museo di Roma in Trastevere dal 13 maggio al 21 giugno 2015 @Expo2015

02. Monte Arnese, Sesto

Sui luoghi del diario di Guerra di Giovanni Battista De Gasperi

Fotografie di Stefano Cioffi
a cura di Maurizio G. De Bonis

Al Museo di Roma in Trastevere dal 13 maggio al 21 giugno un progetto fotografico
ripercorre, 100 anni dopo, i luoghi raccontati dal diario di guerra
dell’ufficiale alpino Giovanni Battista De Gasperi

A  100 anni dall’ingresso dell’Italia nella grande guerra il Museo di Roma in Trastevere ospita il progetto fotografico di Stefano Cioffi “L’urlo indifferente” che racconta i luoghi descritti nel diario di guerra del naturalista e geografo Giovanni De Gasperi, morto in battaglia nel 1916.

La mostra, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura, prodotta dall’associazione IN/OUT, è a cura di Maurizio G. De Bonis  ed è stata riconosciuta dalla Struttura di missione per la commemorazione del centenario della prima guerra mondiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’esposizione, aperta al pubblico dal 13 maggio al 21 giugno 2015, raccoglie 22 fotografie 100×132 scattate quasi interamente tra metà maggio e metà luglio (2013 e 2014), ovvero negli stessi giorni dell’anno in cui De Gasperi scrisse il suo diario.

Divenuto famoso da giovanissimo per un’avventurosa spedizione nella Terra del Fuoco, all’inizio della guerra De Gasperi fu arruolato come ufficiale degli alpini e schierato con le sue truppe sul passo di monte Croce, tra Coltrondo e Padola, nel Comelico. Il suo diario, pubblicato per volontà della famiglia nel libro che accompagna la mostra, affascina per la lucidità con cui descrive un fronte di guerra comunque in grado di suscitare riflessioni sulla natura e sul paesaggio.

Lontane dall’essere una semplice documentazione geografico-storicistica, le immagini di Cioffi rappresentano sentieri che vanno verso il nulla, boschi fittissimi, aree isolate avvolte nella nebbia e trasmettono il senso di alienazione e insensatezza vissuto dai soldati che un secolo fa combattevano un nemico spesso invisibile.

Cioffi – come scrive il curatore della mostra Maurizio G. De Bonis – lascia che il suo sguardo ci racconti l’imperscrutabile complessità della situazione ambientale e la deriva di una coscienza umana che ha cancellato il concetto di convivenza civile; e in più allude compostamente alla brutalità con la quale l’uomo ha violato il linguaggio della natura. Le immagini che fermano l’imbrunire o che ci mostrano l’arrivo di un’inquietante bruma permettono al fotografo di narrare visivamente la frattura tra umanità e natura, tra senso dei comportamenti sociali e ritmi del tempo naturalistico, tra idea di possesso (tipica del mondo animale e umano) e l’algida indifferenza dell’esistente che, pur essendo costantemente abusato dall’uomo, non può che rimanere distaccato da quest’ultimo.
L’apparente oggettività delle inquadrature, la chiarezza della forma compositiva, l’essenzialità delle linee evidenziano una potente contraddizione di senso, un abisso che solo il rigore formale dei suoi scatti è capace di far emergere, ovvero il conflitto tra dolorosa sedimentazione degli eventi e terribile impassibilità dell’ecosistema (rispetto a tali eventi). Proprio all’interno di questa contraddizione, così ben messa a fuoco, è rintracciabile il precipizio infinito della stoltezza dei comportamenti umani e della separazione totale tra Storia e Natura, tra dimensione politica della società e dimensione astorica e significante del mondo. 
Le opere di Cioffi finiscono per esprimere una sensazione funesta di vuoto e di tormentosa attesa, di sospensione di senso che rende tangibile la penosa limitatezza delle azioni umane, l’orripilante voragine causata dalla morte di milioni di persone, la mancanza di un vero legame tra essere umano e natura. Il territorio della morte e della guerra diviene simbolo di un mistero forse irrisolvibile, di un problema gigantesco di relazione tra il genere umano e il mondo che lo ospita.
L’esposizione è accompagnata dal libro edito da Edizione Osiride con testi critici dello stesso Stefano Cioffi e di Maurizio G. De Bonis e Paola Visentini. Il libro include la riproduzione integrale del Diario di Guerra di Giovanni De Gasperi con i disegni dello stesso autore.

SCHEDA INFO

Mostra
    L’urlo indifferente. Fotografie di Stefano Cioffi
      
Dove    Museo di Roma in Trastevere, Piazza S. Egidio, 1B
      
Date mostra
    13 maggio – 21 giugno 2015      
Orari    Da martedì a domenica ore 10.00 – 20.00;
La biglietteria chiude alle ore 19.00;
Chiuso lunedì       
Biglietti    Intero € 8,50; Ridotto € 7,50 gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente       
Enti  proponenti
    Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma –
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
      
Servizi museali

A cura di

Catalogo    Zètema Progetto Cultura

Maurizio G. De Bonis
Edizione Osiride      
Info
    Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00)
www.museodiromaintrastevere.it
www.museiincomune.it

 ELENCO OPERE STEFANO CIOFFI  IN MOSTRA

Monte Arnese, Sesto, m 2600 slm
stampa fotografica a pigmenti
cm 100×132 
giugno 2014

Pian di Mazzes, Sesto, m 2000 slm
stampa fotografica a pigmenti
cm 100×132 
luglio 2014

Croda Rossa, Sesto, m 2300 slm
stampa fotografica a pigmenti
cm 100×132 
luglio 2014

Averau, Cortina, m 2400 slm
stampa fotografica a pigmenti
cm 100×132 
luglio 2014

Monte Arnese, Sesto, m 2600 slm
stampa fotografica a pigmenti
cm 100×132 
giugno 2014

Monte Cavallino, Candide, m 2400 slm
stampa fotografica a pigmenti
cm 100×132 
giugno 2014

Coltrondo, Padola, m 2200 slm
stampa fotografica a pigmenti
cm 100×132 
maggio 2014

Monte Popera, Padola, m 2500 slm
stampa fotografica a pigmenti
cm 100×132 
luglio 2014

Monte Piana, Auronzo di Cadore, m 2300 slm
stampa fotografica a pigmenti
cm 100×132 
giugno 2014

Monte Piana, Auronzo di Cadore, m 2300 slm
stampa fotografica a pigmenti
cm 100×132 
maggio 2013

Monte Piana, Auronzo di Cadore, m 2300 slm
stampa fotografica a pigmenti
cm 100×132 
maggio 2013

Selvapiana, Padola, m 1800 slm
stampa fotografica a pigmenti
cm 100×132 
giugno 2014

Cima Vallona, Candide, m 2500 slm
stampa fotografica a pigmenti
cm 100×132 
giugno 2014

Forcella Popera, Padola, m 2400 slm
stampa fotografica a pigmenti
cm 100×132 
luglio 2014

Monte Rosso, Sesto, m 2300 slm
stampa fotografica a pigmenti
cm 100×132 
gennaio 2015

Col Quaternà, Padola, m 2400 slm
stampa fotografica a pigmenti
cm 100×132 
gennaio 2015

Coltrondo, Padola, m  1800 slm
stampa fotografica a pigmenti
cm 100×132 
giugno 2014

Valle di San Silvestro, Dobbiaco, m 1500 slm
stampa fotografica a pigmenti
cm 100×132 
giugno 2014

Monte Elmo, Versciaco, m 1600 slm
stampa fotografica a pigmenti
cm 100×132 
dicembre 2014

Val Casies, Monguelfo, m 1100 slm
stampa fotografica a pigmenti
cm 100×132 
dicembre 2014

Valle della Rienza, Dobbiaco, m 1500 slm
stampa fotografica a pigmenti
cm 100×132 
giugno 2014

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