DIALOGHI…CULTURE A CONFRONTO”, A CURA DEL CENTRO CULTURALE ARIANNA. LOCATION IL PALAZZO MIGLIARESI DI POZZUOLI – DA SABATO 20 GIUGNO (CON VERNISSAGE DOMENICA 21 GIUGNO ALLE ORE 11.00) A DOMENICA 5 LUGLIO 2015

DA SABATO 20 GIUGNO (CON VERNISSAGE DOMENICA 21 GIUGNO ALLE ORE 11.00) A DOMENICA 5 LUGLIO 2015 E’ IN PROGRAMMA LA MOSTRA COLLETTIVA “DIALOGHI…CULTURE A CONFRONTO”, A CURA DEL CENTRO CULTURALE ARIANNA. LOCATION IL PALAZZO MIGLIARESI DI POZZUOLI NEL RIONE TERRA. PRESENTAZIONE CRITICA DI ENZO RUJU

Dialoghi._. culture a confronto

In un momento in cui l’incontro ed il dialogo tra culture si fa troppo spesso scontro, per incomprensioni e per quella penuria, vera o presunta, di risorse che agevola l’instaurarsi di una guerra tra poveri, l’arte ha un ruolo nevralgico.
Attraverso i colori e le consistenze, infatti, che parlano non solo all’emisfero sinistro della razionalità ma anche e soprattutto a quello destro del cuore e delle emozioni, delle suggestioni, delle empatia, spetta a lei di far “sentire”, prima ancora che comprendere, il bello dell’incontro con l’altro da sé, dello scambio, del dialogo, che è sinonimo di arricchimento e di ampliamento degli orizzonti.
Nasce da questo presupposto la mostra collettiva “Dialoghi… culture a confronto”, organizzata dall’associazione Centro Culturale Arianna, presieduto da Immacolata Maddaloni, in programma da sabato 20 giugno (con vernissage domenica 21 giugno alle ore 11.00) a domenica 5 luglio a Pozzuoli nel prestigioso Palazzo Migliaresi, ubicato nel suggestivo Rione Terra.
Un luogo suggestivo, attuale sede del Comune, nei cui sotterranei sono visitabili gli “Ergastula”, una serie di anguste cellette destinate agli schiavi, una di queste conserva tracce di pitture (due gladiatori a carboncino) e due versi attribuibili al carme V di Catullo.
L’esposizione è ideata ed organizzata dall’associazione Centro Culturale Arianna nell’ambito delle proprie iniziative culturali tese alla promozione dell’arte, della cultura e del dialogo tra i popoli e in collaborazione con l’editore Felice Luciano Cervino
La presentazione critica dell’esposizione è a cura dell’esperto d’arte Enzo Ruju
 Come sottolinea il filosofo Paul Dumouchel “L’ordinamento spaziale emerso nel Novecento, caratterizzato dalla giustapposizione omogenea di stati-nazione delimitati da confini precisi, frutto di accordi internazionali, è oggi disgregato in uno spazio frammentato e discontinuo… I luoghi cambiano in virtù dei flussi e delle migrazioni che li ‘mutano antropologicamente’. Ecco che lo straniero, in questa nuova dimensione dello spazio, non è più chi viene oggi e poi domani se ne va, ma, come aveva già intuito Simmel, chi viene oggi e resta anche domani. La sua posizione è quella di chi sta dentro e al tempo stesso è ricacciato fuori dal gruppo. Proprio per questa condizione di mezzo, si fa involontario portatore di elementi perturbanti che possono sì generare il rancore profondo di chi si sente “defraudato” di compiti, ruolo e progetti di vita, ma anche aprire a inedite comunità a venire” Lo spazio sociale, nonostante il declino e la disgregazione degli Stati – nazione “funziona però ancora sulla coppia di opposizione amico-nemico. Questo si vede particolarmente nelle metropoli, dove i quartieri e le relazioni di prossimità si ridisegnano continuamente secondo una logica di esclusione”.
Il ruolo dell’arte
In questo agone tra coscienze in lotta, tra senso di esclusione e di appartenenza, l’arte, nei suoi vari volti ed espressioni, ha un importante ruolo di mediazione. E’ veicolo di significati. E’ strumento di conoscenza, scambio e dialogo.
Essa stessa, nelle sue diverse consistenze e modalità espressive, si basa sul confronto sulla convivenza tra differenze e si fa portavoce di una diversità sinonimo di globalità.
L’esposizione
La collettiva prevede l’esposizione delle opere 46 artisti in un intreccio tra varie espressioni artistiche.
Dopo l’apertura al pubblico, prevista per sabato 20 giugno, il vernissage è in programma per domenica 21 giugno alle ore 11.00.
Il finissage ci sarà domenica 5 luglio alle ore 11.00. In quell’occasione gli artisti ritireranno anche le loro opere.
La mostra è visitabile nei weekend, il sabato e la domenica, dalle ore 9.00 alle ore 13.00.
Hanno aderito:
Immacolata Maddaloni, Lorenzo Basile, Giovanni Boccia, Vanessa Pignalosa, Antonella Botticelli, Giuseppina Acquarulo, Vincenzo Montella, Setyo Mardjyantoro, Rosa Zuppa, Silvana Virgilio, Antonio Lanzetta, Francesco Bulzis, Paolo Uttieri, Marianna Ragucci, Maria Giuseppina Maddaluno,  Antonietta Rotella, Ernesto Schiano, Antonella Notturno, Paola Paesano, Antonio Santucci, Gaetano Zito, Raffaele Crescenzo, Gennaro D’Isanto, Renato Iannone, Raffaella Russo, Enzo Ruju, Valeria Giugliano, Vincenzo Piatto, Francesco Sellone, Anna Sepe, Cinzia Bisogno, Rino Velleco, Daniela Ciorcaio, Anna Amalia Cangiano, Luciano Romualdo, Valerio Iermano, Antonio Sgamato, Gianpaolo Arionte, Guido Della Giovanna, Anna Amalia Cangiano, Vincenzo Montella , Rino Villecco, Valerio Iermano, Luciano Romualdo, Valeria Giuliano, Osvaldo Petricciuolo.
L’esposizione è arricchita anche da due interessanti appuntamenti a latere.
Sabato 27 giugno, alle ore 11.00, Antonella Notturno condurrà una breve conferenza sul Suono e sui suoi effetti sull’essere umano dal punto di vista fisiologico, psicologico, psicopedagogico e spirituale, cui seguirà un Bagno armonico con Gong e campane tibetane. Il Bagno armonico è una straordinaria pratica risalente alle antichissime tradizioni tibetana e nepalese. L’ascoltatore viene abbracciato da un soffice campo armonico in cui tutto il suo essere viene rinvigorito. Il suono attraversa tutta la persona dando pace e serenità. A seguire vi sarà la presentazione del libro di Annapatrizia Settembre “Caterina ed il mondo fuori” – la forza spirituale delle donne.
Domenica 5 luglio, sempre alle ore 11.00, presentazione del libro di fiabe “Racconti di stelle alla luna” promosso dal Centro Culturale Arianna e curato da Lorenzo Basile e Vanessa Pignalosa. Il ricavato della vendita del libro verrà devoluto al sostegno di progetti d aiuto all’infanzia disagiata nei Paesi in guerra ed in quelli poveri del mondo.