foto (di Marina Alessi) Renato Sarti, Bebo Storti |
da lunedì 15 a sabato 27
giugno 2015 – al Teatro della
Cooperativa di Milano
produzione Teatro della Cooperativa
– prima
nazionale
IL CARNEVALE DEI TRUFFATI
di Piero Colaprico
collaborazione
drammaturgica Renato Sarti, Bebo Storti
con Renato Sarti nel
ruolo di Giuseppe Pinelli, Bebo Storti nel ruolo di Luigi Calabresi e in
video Paolo Rossi nel ruolo di Dio
regia Renato Sarti
scene e costumi Carlo
Sala
si ringraziano Agenzia
Fotogramma e Agenzia Giancarlo De Bellis
spettacolo inserito in
INVITO A TEATRO
In prima nazionale il
15 giugno al Teatro della Cooperativa di Milano IL CARNEVALE DEI TRUFFATI, in
cui i protagonisti sono Bebo Storti nel ruolo di Luigi Calabresi, Renato Sarti
in quello di Giuseppe Pinelli e Paolo Rossi, in video, nel ruolo di Dio. Il testo
è di Piero Colaprico, giornalista e inviato speciale di Repubblica, autore di
saggi e romanzi, che per il teatro ha già scritto il fortunato “Qui città di
M”.
Il destino può riservare strani incontri, come
quello tra il commissario Luigi Calabresi e l’anarchico Giuseppe Pinelli, che
nell’aldilà si trovano a camminare fianco a fianco. Un confronto surreale e
grottesco a cui si aggiungono le voci, ora amare ora rassegnate, di altre
vittime del terrorismo e della lotta armata.
Lo scenario cambia quando
improvvisamente irrompe sulla scena, attraverso un singolare collegamento
video, un dio ironico e anticonvenzionale, un vero e proprio deus ex machina
impersonato da Paolo Rossi, che decide di rispedire questa strana coppia sulla
terra, ai giorni nostri, a Milano.
I due vengono così a conoscenza di tutto ciò che è
successo dalla loro morte, dal crollo del muro di Berlino all’avvento di
Internet, dagli attacchi alle torri gemelle alla primavera araba; ma è
soprattutto l’Italia di Silvio Berlusconi a stimolare le loro tragicomiche
riflessioni su “chi eravamo”e su come sia stato possibile ritrovarsi in un mondo dove le
barzellette sembrano contare più dei discorsi e dei valori.
Quando
la giustizia non compie il suo corso, per nemesi storica, rimangono delle voragini
che verranno inevitabilmente colmate in un modo non consono.A distanza di decenni le tante
stragi italiane avvolte nel mistero – da Portella della Ginestra a piazza
Fontana e piazza della Loggia, dall’Italicus a Ustica – creano reazioni forti,
come se fossero avvenute ieri, tra chi le conosce e le ha patite. Sono piaghe
sempre aperte, stigmate, che forse trovano alimento all’interno delle
lacerazioni che ancora dominano il paese.
Mettere in scena un testo che ha
per protagonisti personaggi come Pinelli e Calabresi fa tremare le vene ai
polsi. Riteniamo però che sia necessario, non solo per dare spazio a ricordi
che uniscono o dividono, non solo perché le loro tragedie reali mescolano da
sempre umanità e politica, rancori e amori, ma perché siamo stanchi di finzioni
e maschere al di fuori del teatro. Anzi, nell’ultimo ventennio è diventata più
forte l’esigenza di un teatro che possa narrare la memoria diventata storia, e
non abbiamo alcuna nostalgia (tutt’altro) di un periodo in cui lo scontro politico
sconfinava nell’inconfessabile. Abbiamo soltanto cercato, anche attraverso il
sorriso e i colpi di scena, di stabilire un contatto diretto fra quel passato,
che troppi ignorano, o hanno dimenticato, o fingono di dimenticare, e questo
presente che, anche se non lascia scie di morti, tra arroganza, mancanza di
prospettive, rischia di fare male lo stesso, seminando indolenza e nichilismo.
Teatro della Cooperativa (15/27
giugno 2015)
ORARI: tutti i giorni h. 20.45 – domenica 21 giugno riposo
PREZZI: intero
18 € – ridotti 15/9 €
www.teatrodellacooperativa.it – Via Hermada 8, Milano – tel. 02.64749997