LE RECONDITE ARMONIE PRESENTANO LO SPETTACOLO “ORGANI VESPERA” CON ERIC HALLEIN. SI REPLICA A SALUZZO IL 1 LUGLIO

martedì 30 giugno – Cherasco – Chiesa S. Pietro – ore
21,15

Eric Hallein2

 mercoledì 1 luglio –  Saluzzo –
Confraternita Croce Nera – ore 21,15

“ORGANI VESPERA” con Eric Hallein
all’organo

Secondo
appuntamento “doppio” per la rassegna “Recondite Armonie 2015 –
Contaminazioni”
martedì 30 giugno a Cherasco nella Chiesa di
San Pietro (Via S. Pietro) alle ore 21.15 e mercoledì 1 luglio alla
stessa ora alla Confraternita della Croce Nera (Piazzetta San Nicola) di
Saluzzo lo spettacolo “Organi Vespera” con Eric Hallein
all’organo.

Laddove nel Belpaese la vocazione alla musica antica riesce quasi
sempre tardiva, frutto di migrazioni posteriori ai percorsi accademici
tradizionali, nell’area nordica – per altro patria del pionierismo filologico –
riesce plausibile il contrario, cioè un tragitto formativo sostanziato dalla
pratica e conoscenza degli strumenti storici, secondo l’ineccepibile ammissione
del processo evolutivo. Così l’organista belga Eric Hallein, classe 1958 e
dunque artista d’esperienza vasta ed acclarata, dopo aver fatto conoscenza e
pratica dell’antico, si è lasciato conquistare – “ispirato dall’organo sinfonico
(1888) della Chiesa di San Michele a Roeselare” – dalle sonorità timbricamente
variegate e dinamicamente abbondanti dello strumento romantico e poi
novecentesco, affrontando lo studio delle scuole francese e tedesca, 
attraverso le pagine di compositori come César Frank, Charles-Marie
Widor, Louis Vierne, Marcel Dupré, Olivier Messiaen, Flo Peeters, Franz Liszt e
Max Reger. Autori che potranno essere valorizzati pure nel contesto organistico
piemontese, grazie alla disponibilità di manufatti come l’organo “Veggezzi
Bossi” installato nella chiesa di San Pietro di Cherasco, le cui 
canne altro non attendono se non di esprimersi nelle qualità sinfoniche
che ne costituiscono l’anima.

LA RASSEGNA 2015 – “CONTAMINAZIONI”

Proveniente dalla letteratura, il termine “contaminazione”, ossia
la “fusione di elementi di diversa provenienza nella composizione di un’opera
letteraria”,  migra volentieri in ambito musicale sin dai remoti
tempi di medievali intrecci tra sacro e profano, in quel caso ancora
suscettibile a reprimende morali assonanti con “corruzione”. Risalendo l’arco
dei secoli invece la “fusione di elementi diversi” ha sempre più identificato un
positivo atteggiamento di libertà dalle pastoie dell’accademismo, di stimolante
curiosità, di sguardi oltre la cortina di generi, forme e contenuti codificati
dalla tradizione. In tempi recenti sinonimo di molteplicità, alias modernità, la
“contaminazione” sembra riassumere l’evoluzione stessa del linguaggio e delle
forme di spettacolazione musicale oltre il campi dei prodotti d’avanguardia –
per definizione limitati ad una dimensione cenacolare – verso l’accoglimento di
gusti e istanze di un mercato allargato all’inverosimile dall’azione dei media.
Le declinazioni del “contaminare” musicale, come intersezione di generi,
cross-over storico, trasversalità con altre discipline artistiche,
appropriazione timbrica (trascrizioni da uno strumento ad altro/i che diventano
di fatto fenomeni di ri-creazione) costituiscono il fil-rouge dell’edizione 2015
di “Recondite Armonie”. Da un cuore classicamente verdiano – e quale
grande cuore si gioca nel dramma sempre attuale di Violetta! – sembrano
irradiarsi vettori centrifughi che ammiccano al jazz, alla musica popolare, al
pop, accogliendo le proposte di una creatività che rigenera le figure del
virtuoso-compositore e fantasioso improvvisatore (Beatles, Tribute, Skylines),
che accoglie mutazioni teatrali (Orfeo) come omaggi letterari, particolarmente
doverosi in anniversari importanti come quello dantesco. E per quanto ci siano,
sul diritto sentiero, gli appuntamenti organistici a ritornare il culto del
concertismo tout.court, (ma chi ha cominciato ad improvvisare sulle tastiere se
non proprio gli stessi cultori del re degli strumenti?) la programmazione
ammicca  a quella musica tout-court che  “trae a se lì
spiriti umani, che quasi sono vapori del cuore, sì che quasi cessano da ogni
operazione: si è l’anima intera quando l’ode, e la virtù di tutti quasi corre a
lo spirito sensibile che riceve il suono”,
tanto per restare con il
sommo poeta.

Contribuiscono e sostengono
l’iniziativa

Ministero per i Beni e le Attività
Culturali

Regione Piemonte

Fondazione CRS

Fondazione Bottari Lattes

Fondazione Bertoni

Città di Saluzzo

Città di Savigliano

Città di Bra

Museo Civico Savigliano

Confraternita della Pietà