Sab. 20 Museo della Satira – Aldo Buzzi e Saul Steinberg “Un’amicizia tra letteratura, arte e cibo”. A Villa Bertelli di Forte dei Marmi

MUSEO DELLA SATIRA E DELLA
CARICATURA

COMUNE DI FORTE DEI
MARMI
 

ALDO BUZZI E
SAUL STEINBERG  
Un’amicizia
tra letteratura, arte e cibo
 

Museo della Satira a Villa Bertelli dal 20 giugno al 1° novembre
2015

Il  Museo della Satira di Forte dei Marmi
inaugura, sabato 20 giugno alle ore 18, la mostra “Aldo Buzzi e Saul Steinberg.
Un’amicizia tra letteratura, arte e cibo”.

La
mostra è il racconto del sodalizio tra due personaggi straordinari, che hanno
lasciato nel secondo ’900 una traccia di finezza intellettuale, talento surreale
e umorismo: lo scrittore Aldo Buzzi
(1910-2009
), noto ai lettori per L’uovo alla kok, Adelphi e Cechov a Sondrio, Scheiwiller, tra gli
altri, e Saul Steinberg, il celebre
disegnatore romeno–americano (1914-1999),
suo grande amico fin dagli anni
Trenta al Politecnico di Milano e considerato, ancora oggi, il più grande
disegnatore nonché maestro d’ironia del secondo Novecento.

Sono più di 150 i pezzi esposti tra libri, riviste, fotografie,
disegni, corrispondenza, oltre ad alcuni testi intercalati nel percorso
espositivo con riflessioni e fulminanti passaggi tratti dalle pubblicazioni dei
due autori. Una mostra che intreccia in parallelo vita e opere dei due
protagonisti, con la presenza di uno straordinario fondo mai esposto fino ad ora
e in gran parte inedito: circa 70 disegni e piccoli oggetti d’arte donati
direttamente o inviati in oltre cinquant’anni di corrispondenza e conservati con
cura. Una trentina di essi sono stati pubblicati nei vari libri di Buzzi e tutti
sono stati catalogati dalla Saul Steinberg Foundation di New York, che ha
appoggiato attivamente l’iniziativa.

La
mostra – grazie ai materiali messi a disposizione da Marina Marchesi, figlia di
Bianca Lattuada, la compagna di una vita dello scrittore, e dal nipote Giovanni
Cavedon – celebra la storia di una profonda amicizia certamente personale, ma
anche e soprattutto intellettuale, che ha pochi paragoni nel Novecento per
durata, intensità e importanza.

Lo
dimostrano l’intreccio, che solo l’archivio ora esposto può far risaltare, tra
scrittura e grafica, tra i libri dell’uno e i disegni dell’altro pubblicati
nelle pagine degli stessi, fino alle comuni uscite sul prestigioso New Yorker, i ritratti, le fotografie,
gli auguri d’artista. Lo dimostrano soprattutto i due libri di Steinberg
pubblicati postumi a cura dell’amico, che definisce le sue lettere “bellissime”
e “significative quanto i suoi disegni”: “ho visto che da sole bastavano a una
lettura corrente dei suoi pensieri senza interlocutori”.

Non una semplice somma dei materiali di Buzzi più i disegni a sé
stanti di Steinberg, ma, al contrario, una mostra che testimonia il legame che
unisce tra loro le opere esposte, raccolte con convinzione dallo scrittore nel
corso della sua lunga vita e alle quali aveva attribuito un valore profondo, che
solo ora appare tale anche a noi. L’iniziativa si configura pertanto non come un
omaggio “minore” al grande disegnatore, ma come un’originale presentazione e
interpretazione di un’amicizia feconda per entrambi. 

Sullo sfondo appare inoltre un altro elemento che fa da collante
all’amicizia: la comune passione per la gastronomia. Libri, menu, disegni e
lettere la documentano in abbondanza (i testi più importanti sono L’uovo alla kok del 1979 e Lettere a Aldo Buzzi del 2002) e danno
un sapore particolare alla mostra, che non a caso è realizzata in coincidenza
con l’Expo. 

A
complemento dell’esposizione, in mostra verrà proiettata l’intervista televisiva
realizzata da Sergio Zavoli a Steinberg nel 1967 (Rai Teche).

NOTE BIOGRAFICHE

Saul Steinberg
(1914-1999).
Cresciuto in una famiglia della media borghesia
ebraica, Saul Steinberg passa la giovinezza in Romania, fino a cominciare gli
studi universitari in filosofia a Bucarest. Nel 1933 parte per Milano, dove si
mantiene agli studi pubblicando vignette umoristiche sulla rivista satirica Bertoldo. Steinberg si laurea in
Architettura al Politecnico di Milano nel 1940. Il periodo italiano lascia un
segno importante in lui, che per tutta la vita mantiene contatti con artisti e
intellettuali italiani (in primo luogo Aldo Buzzi). Nel 1941, a causa delle
leggi razziali, è costretto a lasciare l’Italia per gli Stati Uniti, dove
comincia a lavorare per il New
Yorker
.  È l’inizio di un sodalizio
fruttuoso che durerà per quasi sessant’anni. Nel 1943, presa la cittadinanza
americana, si arruola in marina, e passa gli anni della guerra fra l’estremo
oriente, l’Africa e l’Italia. I temi cari al disegnatore, famoso per le sue
vignette mute, leggere e profondissime allo stesso tempo, sono molteplici, e
ruotano intorno alla “consapevolezza della linea di essere una linea”: ogni
figura e ogni personaggio che escono dalla penna di Steinberg sono consapevoli
di essere disegnati. A questo si intrecciano gli altri temi principali: quello
dell’identità costruita (passaporti e documenti falsi, impronte digitali,
maschere, riflessi), quello della vita sociale (nelle molte opere dedicate alla
vita pubblica americana, nelle parate), quello delle parole (nelle
rappresentazioni di verbi e aggettivi come personaggi da fumetto, nella
rappresentazione dei linguaggi). Collabora anche a
Life, Time e
Harper’s Bazaar.

Aldo Buzzi
(1910-2009).
Nel 1938 si laurea in Architettura a Milano, al
Politecnico dove conosce Saul Steinberg. Lì entrambi diventano amici di Gio
Ponti, Bruno Munari, Alberto Lattuada, e gli stimoli sono infiniti. Lavora
principalmente nel cinema, dove lavora in qualità di assistente alla regia,
diventa sceneggiatore, aiuto regista di Lattuada e Comencini, scenografo e per
anni editor di Rizzoli, mandando in stampa Flajano, Mastronardi,
Soldati.

Collabora a Il
Selvaggio, Corrente, Prospettive, La Ruota, Il costume politico e letterario, il
Caffè, The New York Review of Books, Grand Street, Common Knowledge, The Paris
Review.
 

Coordinate mostra

Titolo:                                                 
Aldo Buzzi e Saul Steinberg. Un’amicizia tra letteratura, arte e
cibo

(Mostra a cura di Andrea Tomasetig).

Sede:                                                   
Villa Bertelli  Via Mazzini, 200 –
Forte dei Marmi

Durata:                                                              
20 giugno – 1 novembre 2015

Catalogo:                                           
Testi di Andrea Tomasetig, Alberto Capatti, Stefano
Salis

Inaugurazione:                                sabato 20 giugno
ore 18

Orari e ingressi:                              tutti i
giorni   ore
17.00-23.00

Ingresso libero

Informazioni al pubblico:           
Tel. 0584 280262 – 0584 787251

museosatira@gmail.com

www.museosatira.it

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