Si è recentemente svolto nella Repubblica Dominicana un affascinante seminario dal titolo “Il percorso della nuova cucina dominicana”, incentrato sullo sviluppo di un turismo eco-sostenibile legato ai prodotti locali e alla cucina tradizionale. Questo evento è stato organizzato dal Direttore del Dipartimento di Hotellerie e Turismo dell’Università O&M, Bolivar Troncoso, e dalla chef Inés Pàez Nin, proprietaria di un rinomato ristorante a Santo Domingo. Tra i temi principali, spicca la proposta di creare nuove “rutas” culinarie, inserite in un contesto più ampio di esperienze culturali per i visitatori, e un programma di “riqualificazione” della cucina nazionale basato sulla riscoperta dei sapori autentici e sulla reinterpretazione delle ricette tradizionali.
Durante il seminario, i due esperti hanno sottolineato l’enorme biodiversità dell’isola caraibica, sia dal punto di vista climatico che ambientale, evidenziando il ruolo della Repubblica Dominicana come principale produttore biologico dell’America Latina di prodotti come banane, riso, aloe vera e cacao. La creazione di “rutas” turistiche in armonia con la popolazione locale e il potenziamento dei percorsi esistenti, come quelli del tabacco, dello zucchero, del caffè e del cacao biologico, che rappresenta il 60% della domanda mondiale, potrebbero generare un significativo impatto economico. Promuovere l’agro-turismo significa anche sviluppare una catena produttiva rispettosa dell’ambiente, migliorare la qualità del suolo e le condizioni di vita degli abitanti.
Da due anni si sta lavorando in questa direzione, attraverso la realizzazione di laboratori in zone rurali, la creazione di percorsi gastronomici, la formazione dei pescatori, l’organizzazione di corsi sull’alimentazione equilibrata, lezioni di cucina, la realizzazione di orti e la coltivazione di prodotti per un’offerta gastronomica sostenibile.