Têtes de Bois
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“Serenate
poetiche per viaggiatori”
Sabato11
luglio Cheri (Torino)
Ore 12 stazione
ferroviaria di Chieri
I Têtes de bois saranno presenti al festival “Beni
comuni” con un intervento artistico dal titolo “”Parola Bene Comune”
Suoneranno per i viaggiatori e i pendolari, una serenata per chi prende il
treno su una linea locale. Per l’occasione sono stati realizzati dei
“biglietti” con tutta la poetica e la surrealtà propria della band romana. Da
Chieri alla Luna, da Chieri alla Cometa di Halley (e ritorno, chiaramente). Una
suggestione per sognare, pensare ad altro che non sia il quotidiano. L’utopia
come grimaldello contro la schiacciante quotidianità.
I concerti dei Têtes de bois sono degli eventi che vanno oltre l’aspetto squisitamente
musicale. Fin dalla loro nascita, oltre venti anni fa, i Têtes de bois hanno
fatto della multidisciplinarietà la propria bandiera. Nei loro spettacoli c’è
la Storia, lo Sport, la Musica, l’Impegno sociale, il canto degli ultimi e
degli esclusi, il tutto filtrato attraverso le maglie di una passione senza
confini.
L’ultima loro
fatica discografica è EXTRA -Têtes de Bois per Léo Ferré -(Ala
Bianca/Warner), secondo album, a dodici anni dal precedente “Ferré l’amore e la
rivolta”(Premio Tenco 2002)
https://www.facebook.com/Têtesdebois
BIOGRAFIA_TÊTES
DE BOIS
ANDREA SATTA (VOCE), CARLO AMATO (BASSO, CONTRABBASSO
E COMPUTER),
ANGELO PELINI (PIANOFORTE E TASTIERE), LUCA DE CARLO
(TROMBA).
Têtes de Bois è una band molto speciale, una storia fatta di
strade e svincoli, luoghi impropri, capitali europee, periferie e cinture
urbane, di concerti sul camioncino, sulle scale mobili nei sotterranei dei
metrò, in fabbriche abbandonate, di interventi estemporanei con le biciclette,
sui tram, nelle stazioni ferroviarie, di eventi, festival, club, centri
sociali, teatri, progetti e grandi palchi.
La musica dei Têtes
de Bois, tra poesia, rock, folk, passa e cresce attraverso una lettura del
presente sempre attuale e mai scontata, si riempie di parole, suggestioni e
rumori catturati nel transito, e sublima in quel suono sospeso tra emozione
pura, ironia e straniamento che è la cifra propria della band.
La band nasce il 15 febbraio del 1992 con un concerto su un
vecchio camioncino Fiat 615 NI del 1956, acquistato da un rigattiere e
diventato palco ambulante, in Piazza Campo de’ Fiori, sotto la statua di
Giordano Bruno. Stregata dal fascino degli chansonniers francesi, suonava e
cantava le canzoni di Ferré e Brassens.
Nel ’94, l’esordio discografico, con “E anche se non fosse
amore”. In quello stesso periodo i Têtes
incontrano per la prima volta Paolo Rossi, che, vedendoli suonare sul
camioncino fuori dalla sua tenda-circo dopo essersi ripreso da una sbronza, li
scambia per un’allucinazione alcolica. Maurizio Costanzo, che anche lui passava
di lì, li invita al suo show.
Nel ’97 “Pezzi di ricambio”, primo disco di brani originali
firmati dal gruppo e pubblicato dalla EMI.
Il ’97 è anche l’anno della prima edizione di Stradarolo, Festival
internazionale di arte su strada – destinato a durare un decennio, fare scuola
e generare imitazioni ed epigoni di primo livello, tra cui le “notti bianche” –
nonché del progetto “Sotto il cielo di Roma e Berlino”, in collaborazione con
il gruppo Stalker, nelle stazioni delle metropolitane di Roma e Berlino alle
ore di punta.
Tra il 2000 e il 2002 i Têtes de Bois dirigono la residenza
di Tuscania Teatro. L’esperienza darà vita tra le altre cose ai suggestivi
eventi della Ferrovia dell’Allume, itinerari di spettacoli, installazioni e
poesia tra binari e gallerie di una ferrovia abbandonata, dal tramonto
all’alba.
A Parigi, il 21 giugno del 2000, in occasione della Festa
Europea della Musica, per un giorno intero tengono concerti negli ascensori del
palazzo del Ministero delle Finanze.
Nel 2001 i Têtes de Bois sono al G8 di Genova e per un caso
veramente fortuito non dormono alla Diaz. Lo stesso anno sono tra gli
organizzatori dell’evento – che si tiene proprio sul loro camioncino – che darà
vita all’associazione Apollo 11 all’Esquilino, dove poco dopo prenderà vita
l’avventura dell’Orchestra di Piazza Vittorio.
Il terzo lavoro discografico, “Ferré, l’amore e la rivolta”,
nato dall’incontro fruttuoso con un grande amore musicale, conta più di 20.000
copie vendute tra Italia e Francia e la vittoria al Premio Tenco della Targa
come migliori interpreti nel 2002.
Nel 2004 è poi la volta di “Pace e Male”, un doppio cd
intenso, straniato e poetico, sospeso tra impegno non retorico e leggerezza.
Il 2005 vede i Têtes impegnati nell’ideazione del Festival
dedicato al pendolarismo “All’incontrario va”, tra il treno e la stazione di
Frascati e nello start del progetto “Avanti Pop” dedicato a un mondo del lavoro
che, in quel momento storico, sembrava proprio un argomento dimenticato.
Nel 2007 l’uscita di “Avanti Pop”, disco nato dalle assi
dell’omonimo progetto che per due anni porta il gruppo sul vecchio camioncino
in giro per l’Italia violata e riscattata dei lavoratori, vale ai Têtes la
seconda vittoria della Targa Tenco nella categoria interpreti, il premio
P.I.M.I. per il miglior tour e il Premio Matteo Salvatore.
Nello stesso anno, i
Têtes de Bois sono ospiti fissi
alla trasmissione “Niente di Personale”, condotta da Antonello Piroso, su LA7,
finiscono al Festival di Sanremo con Paolo Rossi vestiti da garibaldini, e
partecipano a un grande evento al Teatro Palladium di Roma per la sepoltura del
cranio del cuoco lucano anarchico Giovanni Passannante.
Sul fronte dei festival realizzano il progetto artistico
“TRAMiamo” sul treno della ferrovia Roma – Pantano e inaugurano il progetto di respiro mondiale
“41° Parallelo”, che durerà fino al 2010.
Dal progetto nascerà “L’Orchestra delle donne del 41° Parallelo”.
Nel 2008 è la volta di
“Avanti Pop – I diari del camioncino”, libro + dvd” che in una
ricchissima narrazione racconta il viaggio, i luoghi, i molti ospiti e le
storie incontrate nel singolare percorso artistico di Avanti Pop. Il libro è
stato curato da Timisoara Pinto, mentre il dvd è stato ideato dai Têtes de Bois
con la collaborazione di Licio Esposito e Sergio Spina.
Nella primavera del 2009 esce per la casa editrice Ediciclo
“I Riciclisti”, romanzo sulla bicicletta di Andrea Satta, già inviato del Tour
de France per il Manifesto nel 2008, ne ha seguito l’edizione del Centenario
del Giro d’Italia del 2009 e del Tour de France sempre 2009 come corrispondente
dell’Unità insieme a Sergio Staino.
Nel 2009 la band è parte del cast (nei panni di se stessa)
del film “Le ombre rosse” di Citto Maselli, presentato alla Mostra
internazionale del cinema di Venezia.
Nel 2010 il progetto sulla bicicletta vede il suo
completamento nel cd “Goodbike”, edito da Ala Bianca. Dal cd è stato tratto il
video “Alfonsina e la bici” con la regia di Agostino Ferrente, già premiato
regista del docu-film sull’Orchestra di Piazza Vittorio. Ospiti del video
Militant A degli Assalti Frontali e la straordinaria partecipazione di
Margherita Hack. Il video vince il Premio PIVI 2010.
Il 2011 è un anno di mobilitazioni nel mondo della cultura e
i de Bois sostengono con una serie di
concerti la protesta del Teatro Valle occupato e del Cinema Palazzo (che
ospiterà l’anteprima del Palco a Pedali) e aderiscono alla rete aperta Cultura
Bene Comune.
Partecipano inoltre al film “Passannante”, di cui firmano
anche la colonna sonora, e sono la resident band della trasmissione televisiva
“Fratelli e sorelle d’Italia” condotta da Veronica Pivetti, in onda
su La7. Ma il 2011 è soprattutto l’anno del Palco a Pedali, il primo eco concerto
spettacolo al mondo alimentato interamente (audio,luci e video) dall’energia
prodotta dal pubblico in bicicletta. Il Palco, debutta prima a Bari e da allora
viene replicato in tutta Italia.
Alla fine del 2011 esce per la casa editrice Infinito “Ci
sarà una volta – favole e mamme in ambulatorio”, secondo libro di Andrea Satta
incentrato sulla sua esperienza di medico pediatra, che raccoglie un grande
successo di critica.
Nel 2012 i Têtes de Bois compiono vent’anni e per
festeggiarli pubblicano l’antologia “Mai di Moda”, che contiene vari inediti.
Realizzano inoltre la colonna sonora di “Non mi avete convinto – Pietro Ingrao
un eretico” di Filippo Vendemmiati, con cui calcano il red carpet alla Mostra
Internazionale del Cinema di Venezia.
Nel 2013 lanciano insieme a un gruppo di amici
attivisti-ciclisti il progetto delle “Transumanze a Pedali” (Transumanza a
Pedali per L’Aquila e Libera è la Bici a Latina in collaborazione con Libera!).
Sempre nello stesso anno, ventennale della morte di Léo Ferré, partecipano alla
manifestazione “Suona Francese” a Roma e “Suona Italiano” a Parigi, promossa
dall’Auditorium Parco della Musica.
Dopo due anni di lavoro traduzione e ricerca, a vent’anni
dalla morte del grande poeta e cantante francese, nel settembre 2014 esce per
Ala Bianca “Extra” un nuovo disco dedicato a Léo Ferré