“Seeing
Through”
Negativi e
lastre fotografiche raccontano la storia dei pionieri di
Israele
All’Erez Museum
di Tel Aviv
Fino al 15
Ottobre
Un’affascinante collezione di
fotografie che risalgono al periodo del protettorato britannico, proveniente
dagli archivi fotografici del KKL (Keren Kayemeth LeIsrael-Fondo Nazionale
Ebraico) e comprendente una selezione di rari negativi su vetro, è in mostra al
Museo Eretz. Le numerose opere fotografiche della Terra di Israele, realizzate
dai pionieri dal 1921 al 1960, sono infatti ora in esposizione. Tra queste sono
presenti anche le opere di Schweig, Kluger, Ben Dov, Oron, Malavsky, Feigin e
molti altri. Inoltre alcuni di questi frammenti sono ammirabili in scatole
luminose che ripristinano lo splendore qualitativo e antico delle
fotografie.
Gli Archivi del KKL ospitano
anche i negativi dei vetri rotti conservati in una speciale scatola.
Oded Balilty, curatore della mostra, e Pnina
Livni, direttrice dell’Archivio KKL, hanno lavorato insieme alla
localizzazione, ricostruzione e screening, a volte anche di decine di piccoli
pezzi rotti, al fine di mettere insieme un puzzle creando così un’opera d’arte.
Le fotografie perdute, che sembra non siano mai state mostrate, sono visibili
presso il Museo per la prima volta.
La
storia di Israele viene raccontata dagli Archivi KKL, dai giorni precedenti alla
nascita ufficiale dello Stato di Israele fino ad oggi, generando una sequenza
temporale di oltre 100 anni di storia. Le fotografie mostrano una vasta gamma di
tematiche che permettono la comprensione delle questioni cruciali che
riguardavano la società nel corso delle generazioni.
Il
metodo di fotografare su lastre di vetro, inventato alla fine del 19° secolo, è
stato utilizzato all’interno del mondo della fotografia fino alla metà del 20°
secolo. Questa tecnica veniva particolarmente utilizzata dai fotografi pionieri
nella Terra di Israele. I fotografi documentavano i ritratti degli Halutzim
(pionieri) nella loro vita quotidiana, la creazione di nuovi insediamenti,
eventi speciali, paesaggi e altro ancora. All’interno dell’Archivio KKL sono
state conservate circa tremila lastre di vetro che sono servite come negativi
per le fotografie diffuse in tutto il mondo, foriere degli eventi cruciali
avvenuti nella Terra di Israele.
A
quel tempo, quando l’incontro tra le persone e la macchina fotografica era un
evento raro, i fotografi e le loro macchine fotografiche godevano di un
posizione d’onore. Si resero conto che, immortalando la storia, diventavano
protagonisti, mentre coloro che erano scelti come soggetti erano orgogliosi di
svolgere un ruolo in questi importanti momenti storici. Nella maggior parte dei
lavori sembra che volessero “congelare” momenti unici che non sarebbero mai più
tornati.
La
mostra si conclude il 15 Ottobre 2015 http://www.eretzmuseum.org.il/e/
www.israele-turismo.it