In mostra anche
Mezzetin, Masquarille Stenterello Gantchelune, le marionette nate dalla
fantasia di Frédérique Malinverno
Foto Iaphet Elli© |
(Tremezzina, 12
agosto 2015 ) Originario delle montagne corse, Stéphane Deguilhen
inizia la sua carriera come professore di Scienza Fisica. Poi, agli inizi degli
anni 2000 lascia la scuola perchè scopre che le strutture tridimensionali
tipiche della scienza avrebbe potuto ricrearle con la scultura. Miriam
Feuilloley, francese mette al centro della sua ricerca artistica il corpo
umano rappresentato in modo immaginario giocando ironicamente con l’anatomia. Frédérique
Malinverno pensava che sarebbe diventata stilista di moda poi, un giorno,
una persona si presenta da lei con un burattino per risolvere un problema ed
inizia così una passione mai più interrotta, quella per il mondo delle
marionette, che crea.
E’ questa l’istantanea dei 3 artisti francesi che dal 14
agosto animeranno, per la prima volta, le sale di Villa Carlotta – tra i più rinomati musei e giardini botanici
d’Italia, sul Lago di Como.
Molte le opere in mostrafino
al 31 agostodello scultoreStéphane
Deguilhen,opere che
richiamano, nelle linee di forza volutamente accentuate i rilievi
montagnosi della sua terra. Così mentre le ali de “L’Aquila” nella loro
pesantezza e verticalità ricordano le Guglie di Bavella, care all’artista, “La
testa di Toro” (2000) rappresenta il senso del selvaggio e dell’ indomito
tipici della natura corsa. Natura in posa, si potrebbe dire, rappresentata
dall’artista con tutta la sua potenza.
“La montagna
–afferma Deguilhen – è aspra, offerta alle tempeste e la
verticalità degli scogli che si buttano nel mare, ricreano questa impressione
dura ed austera. Libertà e immensità sono altri valori forti trasmessi dalla
mia terra” . Che è appunto la cifra stilistica delle sue opere.
Corpi adolescenti e flessuosi. Sguardi
lontani e assenti, pose ora contorte ora studiate come se l’inquadratura fosse
quella di un patinato film d’autore. E’Miriam Feuilloley,
classe 1960, pittrice che mette al centro della sua ricerca artistica il corpo
umano che ci invita a guardare con gli occhi della mente. Pur ispirandosi nelle
sue creazioni alla tradizione africana e dell’australasia, “ non copio mai
la loro arte – sostiene Miriam Feuilloley – ma ne ho
assimilato la libertà di espressione per arrivare a rappresentare l’essenza
dell’essere, lo stato dell’anima”.
Un surrealismo ironico e provocatorio che i visitatori
dell’antica villa dei Sommariva potranno ammirare fino al 31 agosto.
Chiude invece il 3 settembre, Vertigo,
il viaggio nel magico mondo delle marionette ideato daFrédérique Malinverno. Personaggi
immaginari di legno, stoffa, filo e pizzo che prendono forma nella bottega di
Ham-en-Artois nei pressi di Lillers a Calais dove la giovane artista francese
costruisce da oltre 20 anni le sue fantastiche creature. Nascono così
i personaggi di Stenterello, chiaccherone pauroso impulsivo ma anche
ingenioso e sempre pronto a difendere i deboli o il buffone Masquarille e
ancora Mezzetin, Gantchelune o Coucoubeuh.
Una mostra affascinante di attori senza passato umano,
senza ricordo e senza parola, le marionette appunto, che tuttavia sanno
trascinare il visitatore in un lungo incantato e privilegiato chiamato “infanzia”.
L’artista sarà presente fino a fine mostra, tutti i giorni,
con dimostrazioni sulla creazione delle marionette.