Da
Carrara al mondo globale
Gad
Lerner, Noa, Mario Tozzi, Umberto Galimberti, Maccio Capatonda sono
solo alcuni degli ospiti di Con-vivere, il festival organizzato dalla
Fondazione CRC, in programma a Carrara dall’11 al 13 settembre.
Nella X edizione, si riflette sul futuro del pianeta, dalla
globalizzazione all’integrazione, dalla sostenibilità ambientale
all’emergenza climatica. Tre giorni con ospiti prestigiosi,
conferenze, proiezioni cinematografiche, musica, e appuntamenti
gastronomici.
Carrara,
8 Luglio 2015
Dopo
un lungo viaggio iniziato nel 2006 e che ha attraversato quasi tutti
i continenti, la decima edizione del festival ideato e organizzato
dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, affronta quest’anno
il con-vivere nella sua portata globale, andando oltre i confini
politici, per una riflessione sul presente e il futuro del nostro
pianeta. Da qui il titolo dell’edizione 2015: Terra.
Uno sguardo al mondo globale
che si svolgerà a Carrara da venerdi
11 a domenica 13 settembre.
Come
dieci anni fa il festival aprirà con l’intervento di Gad
Lerner:
una presenza questa, che oltre a essere un piacevole ritorno, vuole
simbolicamente invitare a fare il punto sul tema del confronto
interculturale: a distanza di dieci edizioni cosa è cambiato?
Oltre
70 gli appuntamenti e le iniziative previste
fra conferenze, tavole rotonde, musica, film, cucina, spazio bambini
e molto altro ancora. Tra questi circa 15 saranno gli incontri di
parola, che ruoteranno attorno a tre percorsi principali: terra,
pianeta, mondo.
Parlare
del pianeta vuole dire innanzitutto riflettere sul rapporto dell’uomo
con la terra.
L’immagine del pianeta azzurro visto dallo spazio è il simbolo di
questa prima linea di riflessione: e chi meglio di un’astronauta
può presentarcela? Ce ne parlerà, quindi, Umberto
Guidoni
(il primo europeo
a salire sulla Stazione Spaziale Internazionale). Per chi vorrà
approfondire in immagini questa prospettiva, il festival propone una
installazione realizzata con video dell’ESA all’interno della
quale si potrà guardare il pianeta come fossimo anche noi degli
astronauti. La terra,
poi, è per noi uomini che la abitiamo, nutrimento e fonte di ogni
nostra realizzazione artificiale: “tutte le cose vengono dalla
terra” è appunto la riflessione in cui ci condurrà Remo
Bodei,
mentre
Umberto Galimberti approfondirà
il concetto di tecnica come essenza dell’uomo, guardando anche agli
sviluppi attuali in cui quest’ultimo sembra essere diventato
funzionario del progresso tecnologico.
Quale
futuro dunque per la nostra “casa naturale”? Il
pianeta che ci ospita,
come si intitola anche il cortometraggio di Ermanno Olmi che sarà
proiettato in apertura della rassegna cinematografica, è, quindi, il
secondo percorso di riflessione. Non dobbiamo dimenticarci che sulla
terra siamo solo “ospiti”: il filosofo della scienza Telmo
Pievani
(che ha lavorato su questi temi assieme a Luigi Luca Cavalli Sforza)
ci sottolineerà come siamo appunto arrivati
fin qui dopo una sequenza di biforcazioni contingenti per nulla
scontate che dovrebbero indurci a una salutare “umiltà” nei
confronti del sentici padroni del pianeta azzurro. Si
parlerà, quindi, del futuro della terra, in termini di sostenibilità
ambientale e tecnologia, con il geologo, volto noto di Rai Tre, Mario
Tozzi,
di emergenza climatica con il meteorologo Luca
Lombroso,
e si guarderà, inoltre, alla salute di mari e oceani con un altro
geologo, Enrico
Bonatti.
Con lo scrittore e editore Giulio
Milani,
invece, ci si addentrerà nelle problematiche legate al territorio
carrarese.
Terra,
pianeta e, infine, mondo: per il terzo percorso di riflessione ci si
concentrerà maggiormente sull’attualità e lo stato di salute del
mondo
globale
per indagare gli “spazi
fluidi e dinamici dell’esperienza storica – come ricorda il
direttore scientifico Remo Bodei nel testo di presentazione -,
dominati da fenomeni come il movimento, il meticciato, gli scambi di
idee e cose, le reti trasnazionali, tutti elementi che sono alle
origini del nostro presente globale”.
Il festival proporrà una riflessione sui fenomeni nella loro portata
planetaria, da un punto di vista culturale, sociale, politico o
economico. Sull’inevitabilità delle commistioni culturali e
identitarie nelle società odierne si soffermerà Gad
Lerner,
per smontare il peso dato a identità fisse e monolitiche e con ciò
intolleranti nei confronti della diversità. In questo percorso gli
approfondimenti saranno aperti al dibattito. Sulle disuguaglianze due
tavole rotonde: tratterà il tema delle differenze di genere
l’appuntamento che vedrà ospiti Daniela
Colombo
e Caroline
Sweetman
(coordinate da Cristiana
Scoppa),
mentre sul tema dei diritti umani è prevista una tavola rotonda
curata da Roland
Schilling e
Massimo
Toschi
(in collaborazione con la Consulta disabili di Carrara). Il programma
della domenica mattina è, invece, dedicato interamente al dialogo
fra le religioni con autorevoli rappresentati impegnati in prima
persona su questo tema: Enzo
Bianchi,
Adel
Jabbar,
Mauricio
Yushin Marassi,
Vittorio
Robiati Bendaud.
Il festival chiuderà, quindi, con la consueta tavola rotonda,
incentrata questa volta sui temi economici e in particolare su una
domanda che prende spunto da un monito di Papa Francesco: “Questa
economia uccide?”. Ne indagheranno prospettivi e scenari: Roberto
Napoletano,
Andrea
Tornelli, Alessandro Volpi e
il
giornalista greco Dimitri
Deliolanes
per un approfondimento sulla realtà greca.
In
occasione del centenario dell’entrata in guerra dell’Italia, non
poteva mancare anche una riflessione di carattere storico, sui due
conflitti di portata mondiale, soprattutto in riferimento ai costi
umani e sociali:
Aldo
Cazzullo
ne
sarà protagonista assieme a una vivace lettura scenica realizzata da
Coquelicot teatro.
Come
da tradizione poi la musica, il cinema, le letture, i momenti
enogastronomici, le mostre completeranno il focus su un tema tanto
complesso quanto attuale come quello del decennale.
Oltre
al già citato “Il
pianeta che ci ospita”
di Ermanno Olmi, la rassegna di proiezioni, curata da Tilde Corsi,
prevede i documentari “Il
sale della terra”
di Wim Wenders e “Koyaanisqatsi”
di Godfrey Reggio, e i film “Interstellar”
di Christopher Nolan, “Wall·E”
di Andrew
Stanton. e
“Italiano
medio”
di Maccio
Capatonda,
il quale interverrà al festival assieme a Myrta
Merlino
per un vivace dialogo attorno ai temi sollevati dal film (domenica 12
settembre alle ore 17.30).
Il
linguaggio universale della musica, col messaggio di pace di cui può
essere portatrice, parlerà attraverso le note di NOA,
che si esibirà nella serata dell’11
settembre,
giornata di apertura del festival carrarese, in quello che è l’unico
evento a pagamento in programma. NOA porterà a Carrara il suo ultimo
lavoro “Love
Medicine”,
frutto di 4 anni di lavoro con Gil Dor, da sempre al suo fianco come
direttore musicale e chitarrista. Sabato
12 settembre
dalle 21,30 in poi Piazza Alberica si accenderà al ritmo della
mitica musica dei Gipsy
Kings family, mentre
domenica
13 settembre dalle 21,30 si ballerà con l’Orchestra
popolare de “la Notte della Taranta”
in Piazza Alberica.
Nutrito
il programma delle mostre
che
si declineranno in esposizioni fotografiche, pitture, sculture in un
viaggio avvincente lungo il globo che animerà sedi storiche come
l’Accademia di Belle Arti e Palazzo Binelli e luoghi meno
convenzionali ma di sicura suggestione. Presso Palazzo Binelli la
collettiva fotografica “La
bellezza ai confini del mondo”,
con foto dei punti estremi del pianeta caratterizzati da paesaggi
inusuali e affascinanti transiti fra terra e mare.
In
questa decima edizione la Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara ha
voluto dedicare, inoltre, uno spazio privilegiato alla città che
ospita il Festival e che, attraverso i suoi marmi è arrivata in
tutto il mondo. “Le
rotte del marmo”
a cura di Romano Bavastro è la mostra che sarà allestita presso la
Biblioteca dell’Accademia di Belle Arti per raccontare in testi e
immagini le storie di uomini e famiglie di imprenditori che hanno
reso possibile l’apertura di rotte mondiali. La mostra vedrà
coinvolte le più prestigiose aziende del settore: Barattini,
Campolonghi, Cooperativa Cavatori Gioia, Franchiumbertomarmi, Furrer,
Il Fiorino, Santucci Group.
Per
le mostre, una sezione è dedicata a un importante contributo delle
scuole della provincia, dal Liceo Artistico “A.Gentileschi” agli
Istituti di Istruzione Superiore Toniolo e Felice Palma di Massa.
Il
festival avrà, come sempre, momenti dedicati ai più piccoli per
imparare divertendosi, come i laboratori “Si
è svegliato il vulcano”
e “Mamma
aiuto un dinosauro!”
a cura dell’associazione Matrioska. Il venerdi e sabato dalle 18,30
alle 20,00 presso la Biblioteca civica “Viaggi
e Viaggiatori”,
quando mamma e papà sono alle conferenze i più piccini avranno il
loro spazio di svago a cura dei lettori “Nati per leggere”. Sul
tema del riciclo,
infine, un laboratorio curato da Amia Spa, sponsor tecnico della
manifestazione.
Attraverso
le degustazioni e gli appuntamenti enogastronomici sarà il gusto a
guidarci in un viaggio di sapori che vede il coinvolgimento
dell’Istituto alberghiero “G. Minuto”, per un percorso in due
tappe attorno ai cibi che sono “Il
nutrimento del pianeta”:
riso, pasta, patate, cereali, e per le bevande, the e caffè.
Nel
decennale di Con-vivere sono previsti anche momenti per rafforzare il
dialogo tra Carrara e il suo festival attraverso visite guidate in
programma ai laboratori storici di lavorazione e ai numerosi palazzi
storici della città.
Con-vivere
sarà possibile anche grazie al prezioso sostegno di sponsor e
partner: la Cassa di Risparmio di Carrara SpA, Conad, Cooperativa
Ambiente Snc, Cooperativa Cattolica Costruzioni, Cooperativa Gioia
Gualtiero Corsi. Mediapartner che seguiranno l’evento: Antenna 3,
Radio Nostalgia e mentelocale.it.
Per
info e programma completo: www.con-vivere.com