Jazz in vigna all’Azienda Montespina con Mario Romano Quartieri Jazz

SABATO
5 SETTEMBRE 2015 A PARTIRE DALLE 20.30 TORNANO GLI APPUNTAMENTI DEL
JAZZ IN VIGNA CON MARIO ROMANO E LA SUA BAND ALL’AZIENDA
VITIVINICOLA MONTESPINA DI ANTONIO IOVINO. GUSTIAMOCI ED ASCOLTIAMO
IL RITMO DEGLI ULTIMI SCAMPOLI D’ESTATE

locandina 5 settembre seconda versione

Pozzuoli, (Na)
– Una canzone degli anni ’80 accompagnava le cotonature ed il
look con spalline “da generale” dei teenager di allora con questa
strofa “L’estate sta finendo ed un anno se ne va…”

Oltre un
decennio prima, tra gli anni ’60 e ‘70, un’onda di innovazione
musicale nutriva il vivaio dei nuovi artisti partenopei: Pino
Daniele, Toni Esposito, Napoli Centrale e via via in un crescendo di
note e cuore.

Per chi voglia
ritrovare i toni caldi dell’estate, sospesi tra passato e presente,
in un luogo fuori dal tempo e dal caos cittadino, e la medesima forza
innovatrice e battagliera di quei ritmi, può recarsi sabato 5
settembre, a partire dalle 20.30, all’
azienda
vitivinicola Montespina di Antonio Iovino in via San Gennaro Agnano,
63 (Pozzuoli).

Ad accoglierli
Antonio Iovino, padrone di casa, pronto a disvelare i misteri
nascosti tra i vigneti ed i filari di erbe officinali, ottimi
insaporitori per i cibi ma anche alleati della salute, con una
passeggiata nei campi in programma al calar della sera.

Per ritemprarsi
dalle fatiche e godersi la frescura, al termine saranno servite delle
croccanti zeppoline di benvenuto in pastella. A seguire un primo
piatto tipico della tradizione campana, che costituisce un ponte tra
mare e monti: pasta e fagioli con le cozze.

Prodotti della
terra, di Campagna Amica della Coldiretti, e del mare,

Alle 21.00, poi,
gli alberi frondosi faranno da degno e suggestivo palcoscenico alla
performance di note
di
Mario Romano Quartieri Jazz con il loro neapolitan gipsy jazz.

Ancora
una volta a salire sul palco con Mario Romano

alla chitarra saranno Luigi Esposito al piano, Ciro Imperato al basso
ed Emiliano Barrella alla batteria.

Ritemprata
dalla pausa estiva la band torna sul palco ancora più carica di
emozioni e grinta trasfuse in musica.

Innanzi tutto
uno sguardo gettato sul prossimo futuro in note.

Dalla dolce
amorevolezza di
Cammen
al fuoco esplosivo del magma di
Vesuvia,
due melodie femmine per eccellenza, fino ad arrivare alla rabbia de
Le
quattro Giornate di Napoli,

dove rifluisce l’amore per una città e la voglia di cambiamento e
quella di costruire e rendere possibile un destino diverso per una
“regina” troppo spesso violata.

Melodie che
costituiscono gustose ed immancabili anteprime dell’omonimo disco
(Le quattro giornate di Napoli), cui il gruppo continua a lavorare di
buona lena e la cui uscita è prevista per l’inverno.

Ma ci sarà
posto anche per alcuni evergreen tratti dal primo lavoro discografico

‘E strade cà portano a mare (Graf Editore),
attualmente
in ristampa data la richiesta giunta a gran voce dal pubblico.

Guest
star del disco proprio alcuni tra
musicisti
che hanno inventato e portato avanti il filone del jazz napoletano
:
Antonio Onorato, Marco Zurzolo, Daniele Sepe e Joe Amoruso
,
maestri e compagni del viaggio artistico e umano del compositore
partenopeo.

Chi
ama non dimentica. Ecco perché Mario Romano riproporrà in chiusura
la sua interpretazione di
“Chi
ten ‘o mar” di Pino Daniele
.
Perché chi abbiamo amato resta custodito e cullato dai battiti del
nostro cuore.

La
degustazione enomusicale si chiude con la torta della buonanotte, per
salutarsi con allegria e dolcezza
.

Ad annaffiare il
tutto calici di
Piedirosso
e Falanghina

di produzione propria.

La serata, in
formula all inclusive, visita alla vigna, degustazione e concerto,
prevede una quota di partecipazione di 15 euro.

Nell’attesa
del concerto, un assaggio di qualche leccornia in note

https://www.youtube.com/watch?v=ahDv-eX56pM
(Da ‘E strade cà portano a mare: Rum e speranzella)

https://www.facebook.com/video.php?v=10202968236342736&fref=nf
( Dal nuovo disco: Le quattro giornate di Napoli)

https://www.youtube.com/watch?v=rgLZqan66ek&feature=youtu.be
(Dal nuovo disco: Vesuvia).

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