IL “QUATTRO MANI” DEI PIANISTI ALBERTO MIODINI E CHIARA OPALIO AL FESTIVAL DI PORTOGRUARO

IL
“QUATTRO MANI” DEI PIANISTI ALBERTO MIODINI E CHIARA OPALIO

AL
FESTIVAL DI PORTOGRUARO

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mercoledì
9 settembre alle 21 nella Chiesa di San Luigi della città veneta

E’ un viaggio attraverso
molteplici linguaggi musicali, dal mondo dell’infanzia a quello dell’esotico,
dalle atmosfere popolari al clima del music hall, il concerto del
Festival di Portogruaro che vede Alberto Miodini e Chiara Opalio insieme sul
palco della Chiesa di San Luigi, per un “quattro mani” al pianoforte mercoledì
9 settembre alle 21.

La serata si apre con
l’infanzia immaginata nell’opera Játékok (Giochi) per pianoforte
dal compositore ungherese György Kurtág, un work in progress iniziato
nel 1975, un diario dalla scrittura semplice ma evocativa composto da 250
brani, di cui vengono eseguitiZorniger Choral,
Hommage
á Halmàngyi MihàlyeGlocken, hommage á Stravinsky,a
cui si aggiungono due trascrizioni di Kurtág di brani di Johann
Sebastian Bach come Gottes Zeit ist die allerbeste
Zeit (Sonatina da “Actus tragicus”
) e la
Trio Sonata in mi bem. magg. BWV 525.

Il
viaggio al pianoforte prosegue sulle note di Franz Schubert, con il Divertissement
à la Hongroise D.818
, che richiama una canzone ungherese popolare che il
compositore sentì cantare nella cucina del conte da una giovane domestica,
durante il suo soggiorno al castello degli Esterhàzy nel 1824. Nella seconda
parte del concerto, Alberto Miodini e Chiara Opalio interpretano la Sonata per
pianforte a quattro mani di Francis Poulenc, scritta nel 1918 in un periodo piuttosto
drammatico della vita del compositore che, rimasto orfano, non ottenne
l’ammissione al Conservatorio perché giudicato anticonformista per la sua
appartenenza al cosiddetto “Gruppo dei Sei”. Gruppo che si ispirò apertamente
alla poetica anti-accademica del musicista francese Erik Satie, di cui a
Portogruaro si possono ascoltare i Trois Morceaux en forme de poire,
brani ironici pubblicati nel 1911 assemblando alcuni pezzi scritti tempo prima
dal compositore, che sarebbero stati successivamente adattati per balletto.

Chiude
la serata Dolly op. 56 di Gabriel Fauré, una raffinata suite di
piccoli pezzi, scritta tra il 1893 e il 1896, che richiama il mondo dei bambini
e delle bambole, ma non per questo di facile esecuzione al pianoforte.

Alberto Miodini da 25 anni è
il pianista del Trio di Parma, con cui ha vinto numerosi premi tra cui l’
“Abbiati”. Per Brilliant Classic ha pubblicato un cofanetto dedicato a Schubert
e per Movimento Classical ha inciso gli ultimi tre Klavierstucke di
Brahms. Si è esibito in tutto il mondo collaborando con importanti interpreti
come Pavel Vernikov e Alessandro Carbonare. Insegna alla Scuola di Fiesole e
alla International Chamber Music Academy di Duino.

Chiara Opalio ha debuttato
nel 2012 all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma con Leonidas Kavakos
e ha suonato recentemente con le orchestre dell’Arena di Verona, di Padova e
del Veneto, la Haydn di Bolzano. Nel 2015 ha conseguito il Master of Arts in
Musikalischer Performance alla Hochschule fur Musik di Basilea. E’ docente alla
Fondazione Musicale Santa Cecilia di Portogruaro.

I biglietti del concerto, da
15 a 9 euro (ridotto giovani) sono disponibili fino alle 19 del giorno del
concerto presso la biglietteria del Teatro Russolo e dopo le 19 presso la
Chiesa di San Luigi, dove ha luogo l’evento.

Informazioni:
Fondazione Musicale Santa Cecilia

Tel.(+39) 0421 270069 |info@festivalportogruaro.it

www.festivalportogruaro.it