Exhibition Anton Lange |
In occasione delle imminenti Giornate della cultura russa a Milano, organizzate
dal 24 al 29 settembre al Padiglione Russia a Expo Milano 2015 con il supporto
del Ministero russo della Cultura, sarà visitabile dal 24 settembre all’8
ottobre la mostra “La Russia dal finestrino di un treno” di Anton
Lange, tra i migliori fotografi russi contemporanei.
“La Russia dal finestrino di un treno” è uno dei progetti più
ambiziosi ed esclusivi nella storia russa della fotografia. L’idea alla base
del progetto è di presentare un’immagine della Russia moderna, vista attraverso
l’obiettivo della macchina fotografica di un viaggiatore. Così, “La Russia dal
finestrino di un treno” dipinge una fotografia nuova e allo stesso tempo eterna
di questo enorme Paese, andando oltre i soliti stereotipi. Con le inquadrature
colte dall’artista durante la sua ricerca, viene fissata un’immagine del paese
deliziosamente vivida, diversa, unica ed inimitabile.
L’esposizione ospitata dal Padiglione Russia a Expo è tratta da una serie di
mostre fotografiche d’autore a tema che si susseguono in maniera logica. Il
loro scopo è quello di mostrare la Russia del ventunesimo secolo con i suoi
diversi aspetti della vita quotidiana, con le sue peculiarità geografiche, il
suo patrimonio culturale e storico. Per le sue dimensioni e per la vastità dei
territori interessati, il progetto “La Russia dal finestrino di un treno” non
ha analoghi nella storia nazionale della fotografia. Nelle foto, infatti, è
stata immortalata quasi tutta la Russia, dal punto più a Sud al Circolo Polare
Artico.
“La Russia dal finestrino di un treno” è un progetto unico nella storia
della fotografia russa. Questo perché è dedicato alla Russia intera, il cui
universo comprende tante cose, quante nessun altro Paese al mondo è capace di
contenere. Questa mostra fotografica parla del nostro grande Paese, di un
territorio ancora privo di una propria rappresentazione visiva contemporanea e
sorprendentemente poco noto ai russi stessi, suoi abitanti – ha
sottolineato l’autore, il fotografo Anton Lange.