L’annuncio
al Sindaco Pisapia in Giappone. Un simbolico passaggio di testimone tra il
Protocollo per la lotta ai gas serra e il Patto tra città del mondo per
politiche alimentari sostenibili
Kyoto, 26
settembre 2015 – La città del Protocollo di Kyoto dice sì al “Milan Urban Food
Policy Policy”. In un simbolico passaggio di testimone per la costruzione di un
mondo più sostenibile e più giusto sulla strada del vertice di Parigi COP21 per
la lotta ai cambiamenti climatici di cui Kyoto è stata una tappa storica.
L’adesione
al primo Patto tra Sindaci del mondo per politiche alimentari urbane
sostenibili è stata arrivata oggi al Sindaco di Milano nel corso di un incontro
molto cordiale con il Sindaco di Kyoto Daisaku Kadokawa. La metropoli
giapponese è stata l’ultima tappa della missione nel Sol Levante di Giuliano
Pisapia, che a Tokyo ha incontrato anche il Governatore della capitale
nipponica Yoichi Masuzoe.
Con Osaka e
Toyama anche Kyoto, una delle antiche capitali del Giappone, sarà dunque il 15
ottobre a Milano per la firma del Patto che costituirà una delle importanti
eredità di Expo 2015 e che sarà consegnato al segretario delle Nazioni Unite
Bank Ki-moon nel corso della sua visita all’Esposizione in occasione della
Giornata mondiale dell’Alimentazione il 16 ottobre.
Saranno
oltre 100 le grandi città, del Nord e del Sud del mondo, che parteciperanno al
Summit dei Sindaci e firmeranno il Patto che contiene impegni politici e proposte
concrete per la lotta agli sprechi, il diritto al cibo sano e all’acqua per
tutti, una filiera alimentare di qualità, l’agricoltura urbana e di prossimità.
Sono le emergenze di un Pianeta in cui nel 2050 il 70% dei 9 miliardi di
abitanti vivranno in grandi agglomerati urbani. Sono le sfide dei Sindaci che
dovranno trovare risposte e soluzioni concrete per la costruzione di città più
sostenibili, più “intelligenti”, e più eque. E qui, per la centralità del cibo
nella costruzione delle Smart Cities del futuro, sta l’importanza di un Patto
per politiche alimentari urbane.
Nel Secolo
urbano, in cui le città – in rete tra loro – giocano un ruolo sempre più
importante nella definizione delle nuove direttrici di sviluppo del Pianeta, il
“Milan Urban Food Policy Pact”, impegna tra l’altro le città firmatarie a uno
scambio continuo di best practices.Ci sono metropoli che già dagli anni
80 lavorano alla loro Food Policy. Altre – specie nel Sud del Pianeta – sono
solo agli inizi e delle pratiche migliori di chi ha già sperimentato vie nuove
non potranno che avvantaggiarsi.
È questo lo spirito del Patto,
proposto in origine da Giuliano Pisapia ai Sindaci riuniti in un summit a
Johannesburg. Ai suoi contenuti Milano ha lavorato con molte grandi città del
mondo – da Londra a New York, da Shanghai e Mosca a Melbourne, da Parigi a
Dakar a San Paolo – con la supervisione di un Advisory Group composto da
istituzioni e importanti fondazioni internazionali che lavorano sui temi della
sicurezza alimentare e le politiche alimentari urbane.