IL VIVIR
BIEN BOLIVIANO PER SALVARE IL PIANETA
Per la prima
volta il Paese del Sud America partecipa ad una Manifestazione Internazionale
esportando tradizioni, colture e il Vivir Bien
marca pais |
Le sue
tradizioni millenarie e le sue colture tipiche, come le foglie di Coca e la
Quinoa per vincere la sfida: Nutrire il Pianeta
Milano,
22 luglio 2015 – La prima volta della Bolivia ad una Esposizione Universale.
Dal 1851, anno della prima Esposizione Universale, la Great Exhibition di Londra, non era mai
successo.
Oggi la Bolivia, Paese in crescita economica e ricco di risorse, debutta a
Expo 2015.
Grande
l’orgoglio del Presidente Evo Morales che nei giorni scorsi è stato a
Milano per una visita al padiglione nazionale e una Lectio Magistralis
all’Università Bocconi.
Nell’esposizione
universale di Milano, dedicata al tema «Nutrire il Pianeta. Energia per la
vita» il Padiglione boliviano invita il pubblico a viaggiare fra le tradizioni
e i frutti della Madre Terra. La Bolivia, portavoce del Vivir
Bien, il vivere bene, a contatto con la natura, nel rispetto
degli equilibri, senza eccessi o privazioni, ma misurati dal buon senso, offre
nel suo spazio espositivo un’esperienza di conoscenza e riflessione sullo sviluppo
sostenibile, la biodiversità e l’agricoltura biologica.
All’interno
dello spazio, sono presentati alimenti tipici della Bolivia di cui lo Stato
intende proteggere le coltivazioni e le varietà.
Fra questi la Papalisa, un tubero tipico dell’America Centrale; Oca, raccolto fra più importanti degli altopiani andini,
anch’esso un tubero che può sostituire le patate per la preparazione di
minestre, o essere consumato come cibo diretto o insieme ad altri cibi; i semi
di Chia (in azteco forza), ricavati dalla Salvia Hispanica,
ricchi di proprietà nutritive e apprezzati per il loro contenuto di calcio,
vitamine e acidi grassi essenziali omega3 e omega6.
Ma, tra i più celebrati ed importanti per la tradizione
boliviana, ci sono la Quinoa, ricca di vitamine, sali, proteine,
considerata un alimento completo per la dieta quotidiana di una persona e le
foglie di Coca, un alimento che entra in contrasto con il mondo per il suo più
famoso derivato, la Cocaina, ma che viene usato tutt’ora come energizzante
naturale.
La
Quinoa
La Quinoa, coltura tradizionale boliviana, la madre di tutti
i cereali, “chisaya mama” come la chiamavano gli Inca, rappresenta una
risorsa per la sfida di nutrire il Pianeta, dovuta alla crescita della
popolazione mondiale e agli effetti dei cambiamenti climatici. A Expo Milano
2015 la Bolivia presenta il progetto Quinua Camèlidos nato per
supportare la divulgazione di questo prodotto in tutti i suoi processi:
produzione, lavorazione, commercializzazione e consumo.
L’iniziativa è coordinata dal Ministerio de Desarrollo Rural
y Terras boliviano, realizzata grazie all’Organizzazione delle Nazioni
Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) e finanziata dalla
Cooperazione Italiana.
La missione è recuperare le più antiche conoscenze e la cultura di cui il cibo
è parte essenziale, icona di saggezza e di armonia con la natura.
La Coca
La
foglia sacra, anche chiamata inal mama, è offerta alle divinità andine
(Madre Terra, Madre Luna, Padre Sole, Montañas Guardianes) durante riti
religiosi e cerimonie ed è parte integrante del dialogo tra le persone nel quotidiano,
come bere il caffè in Italia o una tazza di tè nei Paesi arabi. Assunte come infuso o masticate, le foglie di coca hanno
effetti terapeutici sulla digestione e sulle disfunzioni dello stomaco. Aiuta
l’adattamento delle altezze ed è utilizzata come
energizzante dai contadini e dagli Indio per le lunghe camminate sugli
altipiani, dove le condizioni climatiche sono dure. È uno stimolante
simile a tè, caffè, cioccolato e tabacco da fiuto. Attualmente è anche inserita
come ingrediente base in dentifrici, shampoo e medicinali.
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