FRANCO NOCCHI: “ANCHE SE NON SO VOLARE” E’ IL SUO NUOVO SINGOLO PER SOSTENERE LA FONDAZIONE “ARCO”

FRANCO
NOCCHI: “ANCHE SE NON SO VOLARE” E’ IL SUO NUOVO SINGOLO PER
SOSTENERE LA FONDAZIONE “ARCO”

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Sulla
scia del successo del precedente singolo “Amico Papa”,

l’unica canzone al mondo che contiene la voce di Papa Francesco, i
cui proventi sono destinati a sostenere il reparto oncoematologico
dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, nella consapevolezza
che solo la ricerca può migliorare la conoscenza delle malattie
tumorali ed il loro trattamento l’artista pisano presenta un nuovo
pezzo che da seguito ad un messaggio di speranza.

Questo nuovo progetto, invece, sostiene il polo oncologico
dell’ospedale “Santa Chiara” di Pisa

Con
questo brano Franco Nocchi vuole fare certamente un grido di denuncia
verso tutte le atrocità espresse dalla società del terzo millennio,
vuole fondamentalmente costituire un messaggio universale, un
messaggio rivolto quindi a ogni Persona di buon cuore, cristiana o
atea che sia, affinchè sia sempre consapevole che in ogni episodio
della Vita la via del bene è sempre e comunque possibile, e deve
essere perseguita con fiducia e indicata a ogni persona che
quotidianamente incontriamo sul nostro cammino: fare e comunicare il
Bene, che sia in senso cristiano o nel senso più ateistico
possibile, è l’unica opzione attivabile per riuscire a condurre la
nostra Vita stessa e la nostra società verso un futuro migliore, e
questo al di là dei fisiologici momenti di sconforto che possiamo
attraversare di fronte alle difficoltà”.

Molte
frasi del brano sono necessariamente a tratti molto forti come sono
le forme e le modalità in cui il male sembra sempre più agire nella
società, e dolorose e profonde sono le ferite aperte, e spesso mai
chiuse, che certi accadimenti aprono dentro il nostro cuore.

Proprio
prendendo esempio dalla fragilità e debolezza dimostrata da Gesù
sulla Croce ognuno di noi ha sempre “in sé“ la forza e la
possibilità di sentire la Mano di Dio nelle avversità, di percepire
il Suo cammino affiancare e spingere il nostro cammino con passo
deciso verso un orizzonte di speranza, e di indicare e dimostrare
questa meravigliosa Verità anche ai non credenti.

La
canzone, i cui arrangiamenti hanno visto ancora la collaborazione
(iniziata con “Amico Papa”) di Ugo Bongianni (che negli
anni ha vantato collaborazioni con artisti del calibro di Mina, Mario
Biondi, Michael Baker, Don Backy) è già in vendita su tutti i più
grandi store digitali mondiali.

BIO

Nella
Cina dei tempi antichi, la formazione dei Monaci guerrieri prevedeva
che la pratica delle Arti del Combattimento andasse di pari passo con
la pratica delle Arti Gentili (yin, interiori): lo studio della
Medicina, della Poesia, della Letteratura e della Musica andava
dunque a “compensare” e mitigare gli aspetti eccessivamente yang
(esteriori) sviluppati con lo studio delle tecniche di
combattimento.”

E’
da questa Scuola di Pensiero che proviene Franco Nocchi, 53 anni,
docente di “Psico-Pedagogia dei Gruppi” e di “Medicina
Tradizionale Cinese” dell’Università di Pisa, praticante di Arti
Marziali fin dall’età di 4 anni, oggi Maestro di Kung Fu, Tai Chi
Chuan, Meditazione e profondo conoscitore delle antiche tecniche di
Medicina Tradizionale Cinese ed è proprio per questo che la Musica
ha da sempre contrassegnato, al pari della pratica marziale, il suo
percorso di Vita.

LA
MUSICA

Franco
Nocchi ha iniziato a studiare pianoforte all’età di 12 anni,
“spinto” in ciò dal suo Maestro di Kung Fu (a dimostrazione
ulteriore di quanto inscindibile sia, per l’antica cultura Taoista,
il connubio Arti Marziali/Arti Gentili); il “giovane” Franco non
comprese, al tempo, l’indicazione del Maestro ma, per il rispetto e
la stima incondizionata che nutriva nei suoi confronti, seguì subito
l’indicazione ed iniziò, per l’appunto a studiare pianoforte: da
quel momento la musica diventerà per lui inseparabile compagna nel
Sentiero di questa Vita; Nocchi andrà poi ad integrare la propria
formazione musicale studiando, nel tempo, anche batteria, chitarra, e
sax.

A
parte varie esperienze in band minori, in passato ha suonato, tra
l’altro, come turnista nel gruppo di Paolo Mengoli (1984/85/86) e ha
composto la colonna sonora del musical “Ci siamo fatti in quattro”
(Teatro Bellinzona, Bologna, 1989). Tra il 1989 e il 1991 ha inciso 2
dischi in vinile con la WEA, una delle ancora oggi più grandi
“Major” discografiche. Poi, per grandi delusioni – più umane che
tecnico/musicali – patite, Franco decise nel 1992 di chiudere in se
e tra le mura domestiche la creatività musicale; ciò fino al
momento in cui, nel 2011, suo Padre, che lasciò questa Vita nel
1984, gli è apparso (..non in sogno, tiene a precisare Franco..ma
“fisicamente”…) fischiettandogli di continuo 2 terzine (sei
note) e dicendogli più volte che “doveva fare il musicista”.

Quella
stessa notte, a partire da quelle 6 note, Franco compose il brano
“Ricordi di una passeggiata con mio Padre” e, soprattutto, da
quel momento è nata la spinta energetica che ha portato alla
composizione dei brani musicali (con il pianoforte come strumento
“guida”, suonato in uno stile quantomeno…”personale”..) che
porteranno alla composizione del suo primo cd : “Viandante tra le
note”. I 10 brani che compongono il cd spaziano dall’acid jazz ed
il blues al melodico “ambient”, in un’alternanza di sonorità che
guiderà l’ascoltatore verso l’armonizzazione delle proprie Energie
ed il rilassamento interiore per ritornare più purificati, dopo il
Viaggio, al punto da cui si deve partire: il centro del proprio
Essere.

LA
SOLIDARIETA’

Da
subito Franco cerca di canalizzare la sua musica verso iniziative di
solidarietà: nel 2012 i suoi concerti hanno lo scopo di sostenere le
popolazioni africane attraverso il “progetto Harambee” ;
“Tai Chi Blues for Africa” viene chiamato il mini tour 2012
che ha perseguito la finalità di raccogliere i fondi necessari alla
costruzione di un centro sportivo che promuova lo sport e la salute a
Nyandiwa (Kenia) che comprenderà i campi di calcio, basket, palla a
volo, la sala di arti marziali di kung fu e tai chi, e una pista di
atletica.

E
poiché niente viene per caso, il 14 gennaio 2012, nello stesso
giorno in cui Franco Nocchi ha tenuto il primo concerto di “Tai
Chi Blues for Africa” (Pisa, Palazzo dei Congressi), concerto
nel quale viene presentato il cd “Viandante tra le note”, è
andata in onda all’interno della trasmissione BELLITALIA su RAI 3, un
servizio riguardante la vita del più grande Maestro di tutti i tempi
del Melodramma Giacomo PUCCINI con un tappeto musicale realizzato con
ben tre brani tratti proprio dal suo CD.

La
trasmissione BELLITALIA ha utilizzato per diverse settimane a
seguire, altri brani del CD “Viandante tra le note”.

Viandante
tra le note” è entrato a giugno 2012 nei palinsesti del network
radiofonico internazionale “Smooth Jazz Radio Channel”, ed è
subito balzato in testa nelle classifiche giapponesi ed in quelle di
vari stati degli USA.

Nel
2013 Franco Nocchi registra il suo secondo cd “Abbracciare
l’Impermanenza” e prosegue la sua azione di solidarietà in una
serie di concerti chiamati “Tai Chi Blues for Tibet” e questo
perchè nascono con lo scopo di dare un concreto contributo di
solidarietà al popolo tibetano e di mettere in atto un’opera di
informazione e sensibilizzazione sul vero e proprio genocidio
perpetrato dalla Cina ai danni , per l’appunto, dei tibetani.

E
poichè la solidarietà si persegue, oltre che con l’aiuto economico,
anche e soprattutto con l’informazione e la sensibilizzazione, sempre
nel 2013 Franco pubblica un singolo (distribuito da una primaria
etichetta discografica italiana, la “Don’t Worry Records”
-etichetta di Giorgia, Nek, Fabrizio Moro- ) dal titolo “Il Volo
dell’Anima” che lancia un messaggio sociale ben preciso: compito
principale di ognuno di noi dovrebbe essere quello di aiutare gli
altri, soprattutto o più deboli ed i meno fortunati, nella
consapevolezza che spesso basta veramente poco per aiutare “il
volo” delle altre persone.

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