Il Brasile a Expo-comunicato di chiusura

Il
padiglione del Brasile ha accolto un visitatore su quattro fra quanti
hanno scelto di non mancare l’appuntamento con Expo Milano 2015

Sei mesi di
intenso lavoro sotto il cappello del tema “Nutrire il mondo con
soluzioni” hanno offerto al Brasile l’opportunità di illustrare
la propria leadership e il proprio potenziale in qualità di
produttore ed esportatore di alimenti.

E il pubblico
di EXPO Milano 2015 ha risposto in maniera lusinghiera.

Milano, 31
ottobre 2015 – Expo Milano 2015 ha appena chiuso battenti e per
Apex-Brasil – l’Agenzia brasiliana per la promozione delle
esportazioni e degli investimenti, responsabile per la presenza del
Brasile a Expo Milano 2015, è già tempo di consuntivo.

In base alle
stime il padiglione ha accolto circa 5,3 milioni di visitatori, vale
a dire che circa un quarto delle persone che in totale hanno visitato
EXPO, hanno scelto il padiglione del Brasile come una degli
appuntamenti da non mancare.

Oltre 2,7
milioni di persone hanno percorso la rete che caratterizzava uno
degli ingressi del padiglione
,
rete diventata uno dei simboli di EXPO 2015 dopo solo pochi giorni
dall’inaugurazione dell’evento.

Autorità e
rappresentanti di 49 paesi diversi

sono stati accolti nel padiglione.

36 eventi si
sono svolti nell’Auditorium al piano terra, il vero cuore della
presenza del Brasile a EXPO, all’interno del quale, lungo i sei
mesi dell’evento, il Brasile ha illustrato il proprio ruolo di
leader nella produzione e nell’esportazione di alimenti, e la
propria capacità di massimizzare la produzione per venire incontro
alla domanda mondiale facendo leva su tecnologie avanzate e
sostenibili, in linea con il tema scelto dal Brasile per Expo Milano
2015: “Nutrire il mondo con soluzioni”.

La
partecipazione del Brasile a EXPO è stata ampiamente trattata dai
media sia a livello locale sia a livello internazionale.

Tecnologia,
cultura e condivisione hanno caratterizzato il padiglione del Brasile
a Expo 2015. La tecnologia in quanto motore reale dell’industria
agroalimentare brasiliana contribuisce a fare del Paese un partner
affidabile, efficiente e innovativo. La cultura perché è la chiave
per comprendere la diversità del Brasile e la ricchezza dei diversi
retaggi etnici. Il concetto di condivisione, infine, è il motore in
grado di fornire spinta al processo di democratizzazione del cibo con
l’obiettivo di assicurarne l’accesso equo e solidale in tutto il
mondo.

Progettato
dallo Studio Arthur Casas + Atelier Marko Brajovic + Studio Mosae, il
padiglione del Brasile ha sviluppato i concetti di tecnologia,
cultura e condivisione a partire dal potente simbolo della rete.
Flessibile, fluida e decentralizzata, la rete ha assunto il ruolo di
metafora del sistema di connessioni e relazioni che, combinate, fanno
del Brasile un leader mondiale nella produzione di alimenti.

Seminari,
cooking show e mostre hanno offerto l’opportunità di far conoscere
meglio gli investimenti del Brasile in ricerca e sviluppo,
tecnologia, e innovazione con l’obiettivo di mantenere elevati
tassi di produzione e, al tempo stesso, proteggere l’ambiente e
salvaguardare la biodiversità del Paese.

Complessivamente
Apex-Brasil ha lavorato in partnership con 73 aziende brasiliane, 8
enti di settore, 20 istituzioni governative federali del Brasile e 12
Stati. Le partnership sono state importanti ai fini della
realizzazione degli eventi, del marketing dei prodotti utilizzati nel
caffè del pian terreno e nel ristorante al primo piano, e per la
fornitura e donazione degli arredi e di altri articoli necessari
all’operatività del padiglione.

Siamo
molto felici del successo della nostra partecipazione a Expo 2015”,
ha dichiarato David Barioni Neto, Presidente di Apex-Brasil e
Commissario Generale per il Brasile a Expo Milano 2015. “Volevamo
che Expo fosse un’opportunità per consolidare la leadership del
Brasile come uno dei principali produttori mondiali di alimenti, un
Paese con la capacità e la volontà di andare incontro alle esigenze
di molti mercati diversi. Oggi che il sipario è calato su quello che
ricorderemo come un evento di successo, possiamo affermare che il
Brasile è riuscito a raggiungere gli obiettivi che ci eravamo
prefissi con la nostra partecipazione: far divertire il pubblico di
Expo Milano 2015 presentando contemporaneamente le soluzioni grazie
alle quali l’agricoltura brasiliana è stata in grado di
incrementare la produttività utilizzando un numero inferiore di
risorse e preservando, contemporaneamente, la biodiversità che
caratterizza il Paese. Non possiamo che ringraziare tutte le persone
che hanno visitato EXPO e il nostro padiglione, contribuendo a farne
un enorme successo”, ha aggiunto David Barioni Neto.

Tantissime le
celebrità e le figure istituzionali che hanno visitato il
padiglione: dal Presidente del Brasile Dilma Roussef, all’ex
Presidente Luiz Inácio Lula da Silva. Dal Ministro dell’Agricoltura
dell’attuale governo Maurizio Martina a tante altre personalità
italiane e internazionali venute per passeggiare sulla rete e
conoscere meglio quanto il Brasile abbia da offrire. 

Il Brasile ha
anche avuto l’onore di ospitare Sasha e Malia, le figlie del
Presidente USA Barack Obama, che hanno scelto il padiglione del
Brasile per una sosta nel corso della loro breve visita a EXPO. Ma il
padiglione è stato visitato anche dallo scrittore Umberto Eco e dal
teologo brasiliano Leonardo Boff. Ancora, altri importanti
rappresentanti di istituzioni internazionali legate al tema di EXPO
Milano 2015 hanno visitato il padiglione, come il Direttore Generale
della FAO, José Graziano da Silva, e il Direttore della WTO (World
Trade Organization), Roberto Azevedo.

Fra le tracce
di cultura brasiliana sparse lungo il padiglione, hanno riscosso un
particolare successo l’installazione di Laerte Ramos composta da
piccole casette per uccelli in ceramica, le piccole sculture
realizzate da Nazareno e la galleria di design brasiliano ospitata
presso il ristorante con 40 sedute realizzate da 40 diversi designer,
fra cui noti maestri quali Joaquim Tenreiro e Sérgio Rodrigues, e le
lampade realizzate con perline di vetro dalla tribù amazzonica degli
Yawanawa.

La
sostenibilità è stato un altro fattore di successo ed era
rappresentata in pratica ovunque nel padiglione: dal sistema di
costruzione e smantellamento che impiegava moduli prefabbricati, al
meccanismo di riutilizzo dell’acqua, all’impiego di materiali
certificati e riciclabili. Parte fondamentale dell’esperienza del
padiglione, la razionalità delle sue architetture effimere dimostra
che è possibile creare significato e contenuto utilizzando poche
risorse limitando al minimo l’impatto ambientale. Un approccio che
ha consentito al padiglione brasiliano di ottenere un importante
riconoscimento nella categoria Design e Materiali all’interno del
programma “Towards a Sustainable EXPO” creato dal Ministero
dell’Ambiente per promuovere l’attenzione nei confronti del tema
della sostenibilità, uno dei temi chiave dibattuti dal Brasile nel
corso di Expo Milano 2015.

Uno degli
obiettivi del padiglione del Brasile a EXPO 2015 consisteva nel
portare nuove elementi alle modalità tradizionali di partecipazione
del Paese a questo genere di eventi. Con lo sguardo rivolto al
futuro, si proponeva di dimostrare l’eccellenza raggiunta dal
Brasile in aree di importanza cruciale per l’umanità come
l’agricoltura e l’allevamento di bestiame in un movimento
perpetuo verso la creazione di nuovi paradigmi per il modo in cui la
società brasiliana si relaziona con l’ambiente, una trasformazione
simbiotica in grado di indicare nuove direzioni strategiche per il
Paese. Più che provare ad emergere tra le tante nazioni presenti a
EXPO, il padiglione del Brasile si proponeva di suscitare il
desiderio di una nuova curiosità nei confronti del territorio e
delle persone che fanno del Brasile il Paese che è oggi, e di creare
nuove relazioni che potranno continuare a crescere ben dopo la fine
di Expo Milano 2015.

Il padiglione
del Brasile ha dimostrato che è possibile trasformare in realtà
idee all’apparenza utopiche e dar vita a soluzioni in grado di
rispondere al tema di EXPO Milano 2015: Nutrire il Pianeta. Energia
per la vita.