ACCADEMIA DI SANTA CECILIA: SABATO 28 NOVEMBRE TORNA OROZCO-ESTRADA

Stagione Sinfonica 2015-2016

Auditorium Parco della Musica –
Sala Santa Cecilia

Sabato 28 novembre ore 18 –
lunedì 30 novembre ore 20,30 – martedì 1 dicembre ore 19,30

Torna Andrés orozco-Estrada

Eni è partner unico del concerto

Beniamino del pubblico romano e
ospite abituale delle Stagioni Sinfoniche di Santa Cecilia, il giovane direttore
colombiano Andrés Orozco-Estrada torna sul podio dell’Orchestra e
Coro dell’Accademia
(Sala Santa Cecilia, sabato 28 novembre ore 18 –
lunedì 30 novembre ore 20,30 – martedì 1 dicembre ore 19,30
), con un
programma molto originale che impagina la Passacaglia di Webern,
i Salmi di Zemlinsky
e Vita d’eroe di Richard Strauss.

Dopo il successo ottenuto lo
scorso anno con una travolgente Beatrice Rana diretta nel concerto n. 1 di
Čajkovskij, Orozco-Estrada propone con questo programma un’occasione per
una riflessione sull’evoluzione della musica austro-tedesca tra la fine
dell’Ottocento e l’inizio del nuovo secolo. Momento decisivo per svolte epocali
del linguaggio, delle forme, della funzione stessa della creazione artistica.

Richard Straussfu in quel periodo il
“grande attuale” (così nella definizione di Mahler, che invece si
considerava il grande inattuale) e nel suo poema sinfonico Vita d’eroe è il compositore
stesso a raffigurarsi restando in bilico tra una consapevole celebrazione e
l’ironia dell’autoritratto.

Tutti da scoprire sono i potenti
e grandiosi Salmi
di Zemlinsky, compositore ancora ingiustamente misconosciuto; eppure in
Austria e in Germania nei tre decenni del radicale rinnovamento del linguaggio
musicale (1900-1930) è stato un protagonista, stimato e ammirato da tutti i
musicisti maggiori e massimi, per la sua intelligenza, l’eccezionale competenza
tecnica, la generosità.

La Passacaglia di Webern,
composta nel 1908 ma pubblicata solo nel 1922, fu presentata per la prima volta
sotto la direzione dell’autore a Vienna il 4 novembre 1908 in un concerto di
musiche degli allievi di Arnold Schönberg. Proprio quest’opera segnò per Webern
la fine del periodo di apprendistato con Schönberg e l’inizio di quel cammino
“verso la nuova musica” che lo avrebbe visto protagonista appartato
di una delle maggiori rivoluzioni del linguaggio musicale di tutto il
Novecento.

Eni partner unico del concerto.

Andrés
Orozco-Estrada
è nato nel 1977 a Medellin (Colombia), dove ha iniziato giovanissimo lo studio
del violino e a 15 anni lo studio della direzione d’orchestra. Nel 1997 si è
trasferito a Vienna proseguendo gli studi con Uroš Lajovic, pupillo del
leggendario Hans Swarowsky, presso l’Accademia Musicale di Vienna. nel 2004 il
suo debutto al Musikverein di Vienna ha riscosso unanimi consensi ed è stato
salutato dalla stampa come “il miracolo di Vienna”.

Orozco-Estrada è
tra i direttori più richiesti della nuova generazione. Dalla stagione 2014-2015
ricopre il ruolo di Direttore principale della Sinfonieorchester Frankfurt e di
Direttore musicale della Houston Symphony e ha iniziato la collaborazione con
la London Philharmonic Orchestra in qualità di Principale direttore ospite.

Dal 2009, e fino
al 2015, è Direttore musicale della Tonkunstler Orchester; l’Orchestra si
esibisce regolarmente al Musikverein di Vienna ed e Orchestra in residence al
Festival di Grafenegg. Dal 2009 al 2013 è stato Direttore principale della
Orquesta Sinfonica de Euskadi.

Nel 2010 ha
debuttato con grande successo di pubblico e critica sul podio dei Wiener
Philharmoniker e nella stagione 2013-14 ha debuttato con la Royal Stockholm
Philharmonic, con la St Louis Symphony Orchestra e al Festival di Glyndebourne
con il Don Giovanni di Mozart.

Nelle ultime
stagioni ha diretto, tra l’altro, i Munchner Philharmoniker,
Gewandhausorchester di Lipsia, Mahler Chamber Orchestra, City of Birmingham
Symphony Orchestra, Orchestre National de France e le Orchestre sinfoniche
della Radio NDR e WDR.  Ad aprile è stato sul podio dell’Orchestra dell’Accademia
di Santa Cecilia per dirigere la Prima Sinfonia di Schubert e il Requiem
di Mozart. Nell’estate 2015 ha diretto per la prima volta al Festival di
Salisburgo. Orozco-Estrada vive attualmente a Vienna

Stagione Sinfonica 2015-2016

Auditorium Parco della Musica –
Sala Santa Cecilia

Sabato 28 novembre ore 18 –
lunedì 30 ore 20,30 – martedì 1 dicembre ore 19,30

Orchestra e Coro dell’Accademia
Nazionale di Santa Cecilia

Andrés Orozco-Estradadirettore

Ciro Viscomaestro del coro

Webern
          Passacaglia

Zemlinsky
     Salmo 23 op. 14

Zemlinsky
     Salmo 13 op. 24

R. Strauss
      Vita d’Eroe

Biglietti da 19 a 52 Euro

Auditorium Parco della Musica –
Sala Petrassi

Martedì 1° Dicembre ore 21,00

LINO
PATRUNO

80 anni di vita, 60 anni di Jazz

In occasione del suo 80esimo
compleanno, Lino Patruno terrà un concerto nella Sala Petrassi
dell’Auditorium Parco della Musica per l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
(Martedì 1° dicembre ore 21.00). Il noto jazzista rievocherà, insieme a ben due
formazioni di musicisti, i suoi sessant’anni di carriera.

La prima parte del concerto, dal
titolo LINO PATRUNO JAZZ SHOW sarà dedicata al jazz di New Orleans, di
New York e di Chicago degli anni ’20 e ’30 e ai personaggi che hanno fatto
grande il jazz come Louis Armstrong, Sidney Bechet, Jelly Roll Morton, Bix
Beiderbecke, Benny Goodman, Billie Holiday e tra i brani in programma alcuni
classici scritti dai grandi autori dell’epoca: Gershwin, Porter, Warren,
Carmichael, Rodgers & Hart e altri.

La seconda LINO PATRUNO &
HIS BLUE FOUR
è dedicata al jazz da camera degli anni ’20 creato da due
grandi italoamericani,  il violinista Joe Venuti primo violinista della
storia del jazz (con il quale Patruno collaborò negli anni ’70) e il
chitarrista Eddie Lang (il cui vero nome era Salvatore Massaro) che fu il primo
grande chitarrista della storia del jazz.

Biografia

Le esperienze di Lino Patruno
vanno da quelle jazzistiche in concerto, in sala di registrazione, in TV a
quelle di attore di cabaret, di teatro e di cinema; da leader di jazz band alla
composizione di musiche da film e per il teatro; dal ruolo di sceneggiatore a
quello di produttore cinematografico; da organizzatore di festival del jazz a
presentatore e regista televisivo. Lino Patruno è nato a Crotone nel 1935 e
iniziò la sua carriera nel 1954 nelle prime jazz band che agivano a Milano
negli anni ’50 ( la Riverside Jazz Band e la Milan College Jazz Society ).
Negli anni ’60 assieme a Roberto Brivio. Gianni Magni e Nanni Svampa
costituisce “ Il Teatrino Dei Gufi”, primo esempio di cabaret italiano ispirato
a quello francese che si scioglie nel 1970.  In seguito, nei primi anni
’70, assieme a Nanni Svampa e Franca Mazzola, continuò l’attività teatrale e
cabarettistica realizzando inoltre per la RAI alcune serie televisive di grande
successo fra le quali ricordiamo “Portobello” che lo rende popolare. Ha suonato
e inciso dischi con alcuni dei grandi maestri della storia del jazz 
(Albert Nicholas, Joe Venuti, Bill Coleman, Wingy Manone, Bud Freeman, Teddy
Wilson, Peanuts Hucko, Bob Haggart, Dick Cary, Jimmy McPartland, Eddie Miller,
Yank Lawson, Billy Butterfield, Bob Wilber, Spiegle Willcox, Dick Wellstood,
Tony Scott, Bucky Pizzarelli, Wild Bill Davison, Kenny Davern, Barney Bigard,
Pee Wee Erwin).Con Pupi Avati ha scritto la sceneggiatura del film “Bix” che ha
rappresentato l’Italia al Festival di Cannes nel 1991, curandone anche la
colonna sonora assieme a Bob Wilber. Fra i festival internazionali a cui
Patruno ha preso parte ricordiamo quello di Sanremo nel 1963, quello di Nizza
nel 1976 e ’77, quello di Breda (Olanda) nel 1978, quello di Pompei, di
Palermo, di Lugano, di Lucerna, di Berna, di Sargans, di Dusseldorf, di
Varadero (Cuba), tutti negli anni ’80; quello di Davenport (Iowa – USA), quello
di Libertyville (Chicago) negli anni ‘90, quelli di Ascona (1998/ 2003).

Lino
Patruno vive a Roma dove si occupa anche di cinema; inoltre è membro della
Giuria del David di Donatello. Tra i film a cui ha preso parte ricordiamo
“Amarcord” di Federico Fellini e “Mussolini, ultimo atto” di Carlo Lizzani; tra
le colonne sonore da lui firmate “Guerra di spie” di Duccio Tessari e “Prova di
memoria” di Marcello Aliprandi con Franco Nero, di cui è stato anche
produttore; fra le colonne sonore per  il teatro: “Ti amo Maria” con Carlo
Delle Piane (più tardi anche film), “Disposto a tutto” con Maurizio Micheli e
“Crimini  del cuore” per la regia di Nanni Loy. Come attore in teatro,
oltre agli spettacoli con i Gufi, ha preso parte a “Pellegrin che vai a Roma”
con Nanni Svampa, “Capitan Fracassa” di Teophile Gauthier con Giancarlo Zanetti
ed Edoardo Siravo e “La Signora in Blues” per la regia di Bruno Maccallini con
Cristina Aubry. Nel Dicembre del 2001 ha ricevuto l’investitura di Accademico
della Musica conferitogli dall’Accademia Europea per le Relazioni Economiche e
Culturali e dal 2003 tiene seminari sulla Storia del Jazz ( La Casa del Jazz,
Università Tre di Roma) e sulla Storia delle Colonne Sonore da Film (
Università del Cinema e della Televisione di Roma a Cinecittà). Nel 2006 ha
ricevuto il Globo d’Oro della Stampa Estera, il Premio Fregene per Fellini e la
Nomination al David di Donatello per la migliore canzone originale per il film
“Forever Blues” prodotto, interpretato e diretto da Franco Nero di cui è anche
interprete. Sempre con Franco Nero il 31 Maggio 2011 si è esibito con il suo
jazz show al Teatro Regio di Parma con lo spettacolo “Il Blues si racconta” con
la partecipazione straordinaria di Vanessa Redgrave.  Lino Patruno incide
per la Jazzology, la prestigiosa casa discografica con sede a New Orleans. Nei
CD che ha realizzato negli ultimi anni ha inciso con i grandi nomi del jazz
classico odierno: Randy Reinhart, Ed Polcer, Randy Sandke, Jon-Erik Kellso, Tom
Pletcher, Dan Barrett, Bob Havens, Allan Vachè, Evan Christopher, Jim Galloway,
Mark Shane, Howard Alden, Bucky Pizzarelli, Frank Vignola, Marty Grosz, Andy
Stein, Frank Tate, Ed Metz Jr, Joe Ascione, Vince Giordano, David Sager,
Rebecca Kilgore…

     Ha
scritto 2 libri autobiografici editi da Pantheon Editore “Una vita in jazz…e
non solo” e  “Quando il Jazz aveva swing” dove racconta i suoi
innumerevoli incontri con i grandi musicisti della storia del jazz del passato.
Nel Maggio del 2011 è stato invitato a prender parte al “New Orleans &
Heritage Jazz Festival” e nel 2014 sempre a New Orleans al Columbus Day.

     E’
l’unico chitarrista di jazz italiano che appare nel libro dello scrittore
californiano Scott Yanow dal titolo “The Great Jazz Guitarists” pubblicato
quest’anno dalla Backbeast Books di Milwaukee (Wisconsin). www.linopatruno.it

Auditorium
Parco della Musica – Sala Petrassi

Martedì
1° Dicembre ore 21,00

LINO PATRUNO

80 anni di vita, 60 anni di Jazz

LINO
PATRUNO JAZZ SHOW & HIS BLUE FOUR

Michael Supnick (tromba)

Gianluca Galvani (cornetta)

Carlo Ficini (trombone)

Gianni Sanjust (clarinetto)

Giancarlo Colangelo (sax basso)

Silvia Manco (pianoforte, voce)

Lino Patruno (chitarra, banjo)

Guido Giacomini (contrabbasso)

Riccardo Colasante (batteria)

Mauro Carpi (violino)

Clive Riche (voce)

Luca Filastro pianoforte

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