BATSHEVA, foto Gadi Dagon |
L’attività di danza della Fondazione Teatro Comunale di Modena si apre il 24 novembre 2015 con
La rassegna si concluderà domenica 13 dicembre con il classico Coppélia rivisitato dal coreografo Amedeo Amodio attraverso uno stimolante gioco metateatrale che ambienta il racconto fra i grandi miti del cinema storico hollywoodiano.
ModenaDanza si svolgerà da gennaio a maggio 2016 con un cartellone che spazia dalla danza contemporanea al repertorio classico. La manifestazione ospiterà alcune delle più acclamate stelle della danza, quali Svetlana Zakharova (12 maggio) con un programma in prima italiana, ed Eleonora Abbagnato (28 aprile) presente con uno spettacolo dedicato a Roland Petit presentato in esclusiva a Modena per la stagione 2015-16. Le due étoile proseguono una serie di appuntamenti straordinari al Teatro Comunale, come la presenza dello scorso anno di Sylvie Guillem e di Alessandra Ferri, che hanno contribuito a fare di ModenaDanza una rassegna non solo di assoluto di rilievo nazionale ma anche di risonanza internazionale. Quest’anno saranno due gli appuntamenti più strettamente legati alla tradizione del balletto classico. Il primo (16 marzo), rappresentato da La bella addormentata, quintessenza del balletto romantico interpretato dal Balletto dell’Opera di Kiev, ensemble di fama mondiale erede della grande tradizione russa. Il secondo (9 aprile) vedrà in scena primi ballerini, solisti e corpo di ballo dello Wiener Staatsballett diretto da Manuel Legris, impegnati in un programma costruito appositamente per ModenaDanza. Lo spettacolo rappresenta un breve excursus attraverso i brani più importanti del repertorio della compagnia, una panoramica su pezzi di bravura del balletto classico-contemporaneo. Saranno due anche gli appuntamenti con compagnie di formazione classica impegnate in produzioni contemporanee. In scena si vedrà infatti Aterballetto (23 marzo), con una prima assoluta di Johan Inger e una nuova coreografia del greco Andonis Foniadakis, e Miniature (22 aprile), spettacolo presentato con la partecipazione speciale di Anbeta Toromani e Kledi Kadiu, noti al grande pubblico per la partecipazione a famose trasmissioni televisive, che raccoglie ballerini albanesi e italiani per una serata di brevi coreografie firmate da autori contemporanei o dagli stessi ballerini. Il 25 febbraio sarà la volta di Romeo y Julieta Tango, una produzione italiana della compagnia Naturalis Labor che propone una rilettura del famoso dramma shakespeariano attraverso la travolgente passione del tango, unito al teatro e alla danza contemporanea, con l’apporto fondamentale della musica dal vivo affidata a Tango Spleen, una delle orchestre di tango italiane più acclamate a livello internazionale.
Lo spettacolo in prima assoluta di Opus Ballet (4/5 maggio) e Odyssey Ballet (19/20 maggio), vengono presentati fuori abbonamento al Teatro Čajka di Modena (Via della Meccanica 19) nel contesto di un’attenzione che la rassegna ModenaDanza rinnova ogni anno nei confronti di giovani compagnie e di coreografi del panorama nazionale. Il primo presenta una serata con due titoli, Bolero e Gaîté Parisienne, a firma di Loris Petrillo, che mettono in relazione due classici del repertorio ballettistico estrapolandoli dalla loro collocazione storica e restituendone una lettura contemporanea. Il secondo vede la collaborazione della Physical Dance di Mvula Sungani e delle musiche originali del cantautore palermitano Alessandro Mancuso. Il balletto si avvale della partecipazione di Emanuela Bianchini, stella della danza di levatura internazionale, a fianco dei solisti dell’acrobatica compagnia di Mvula Sungani per danzare sulle musiche interpretate dal vivo dal chitarrista Riccardo Medile e dallo stesso Mancuso. La rassegna si apre il 22 gennaio con una delle più note compagnie di danza contemporanea, la Batsheva Dance Company, in scena con un brano ormai storico del suo repertorio (Tre) a firma Ohad Naharin, direttore del complesso israeliano e inventore della tecnica gaga con la quale ha condizionato generazioni di danzatori in tutto il mondo.
Passioni in Danza. La rassegna autunnale, presentata in collaborazione con AterDanza, rappresenta un appuntamento ormai consueto con le ultime novità della danza contemporanea e del teatro danza con particolare riferimento a compagnie e a coreografi italiani. Diversamente dagli scorsi anni, gli spettacoli si terranno al Teatro Comunale Luciano Pavarotti anziché al Teatro delle Passioni. L’inaugurazione sarà con la DaCruDance Company (24 novembre), fondata nel 1996 da Marisa Ragazzo e Omid Ighani e fra le più affermate esponenti della danza urbana in Italia. A Modena il gruppo porterà Kaze Mononoke, un brano ispirato alla cultura giapponese, presentato al Festival Danza Estate 2012 di Bergamo e creato in stretta interazione con le proiezioni video dell’artista Samar Khorwash. Sabato 28 novembre si vedrà Impressions d’Afrique di Compagnia Mk, presentato con successo nel 2013 alla BiennaleDanza di Venezia e dedicato al complesso rapporto con gli stereotipi della cultura africana mediato qui con ironia dallo sguardo di Raymond Roussel, scrittore francese fra i padri ispiratori della Patafisica. Il primo dicembre (L.A.N.D. Where is my love?) si vedrà l’ultimo progetto di Daniele Ninarello per la sua compagnia, con la quale dal 2007 ha avviato una ricerca che sperimenta improvvisazione e movimento corporeo in rapporto ai diversi linguaggi della performance e dell’arte concettuale.