Usi e costumi contadini, durante l’Avvento, in Alto Adige

Vivere il Natale secondo usi, costumi e tradizioni contadini
Il Natale dell’Alto Adige nei masi Gallo Rosso.

krampus

Bolzano, 27 novembre 2015 – Trascorrere un soggiorno in uno dei masi del Gallo Rosso,
l’associazione che si occupa di favorire lo sviluppo di oltre 1.600 agriturismi in Alto Adige,
significa entrare in contatto diretto con le più importanti tradizioni dell’Alto Adige e vivere
anche il magico periodo dell’Avvento in maniera unica, come catapultati in un altro
tempo.
Nei masi altoatesini, infatti, i rituali legati alle festività sono ancora molto sentiti e gli ospiti
quindi hanno il privilegio di partecipare a delle usanze che profumano di antico, di storia, di
gente legata alla sua terra, di miti e leggende dall’aura di mistero.
Nelle quattro domeniche che precedono il Natale, ad esempio, si sta insieme per cantare e
per raccontare storie natalizie e ogni domenica si usa accendere una delle quattro candele
che compongono la tipica corona dell’Avvento. La sera del 24 dicembre poi, la famiglia,
dopo essere stata in Chiesa per la messa, si riunisce nella stube; cantando e pregando davanti
al fuoco, si aspetta, tutti insieme, l’arrivo di “Christkind”, Gesù bambino, che porta i regali
sotto l’albero e vicino al presepe, ornamenti immancabili in ogni casa.
Al maso Felderhof a Brunico,
celebrare il Natale assume un
significato davvero intimo, perché i
contadini benedicono la casa e il
maso con l’incenso, pregano nella
cappella di famiglia e condividono
con i loro ospiti questo momento
molto spirituale. Successivamente, è
tradizione accendere un falò e
trascorrere la serata insieme,
mangiando biscotti e bevendo vin
brulé.
In alcune valli, inoltre, si celebra
ancora il Klöckeln, una tradizione
davvero antica, che sembra risalga al
16° secolo. In Val Sarentino ancora
oggi gruppi di uomini mascherati e
chiassosi vanno di casa in casa a
bussare (“Klöckeln” deriva dalla
forma dialettale di “klopfen”, che
significa bussare) nei tre giovedì
dell’Avvento. Lungo la loro sfilata,
questi personaggi scacciano gli spiriti
maligni, raccolgono le offerte, e, per
ricambiare, cantano canzoni antiche.
Anche la tradizionale sfilata di San
Nicolò, con le maschere fatte a
mano, è molto radicata e ha luogo il 6 dicembre, vigilia della festa del Santo. A Stelvio sfila il
corteo popolare che, al suono di robusti campanacci, anticipa l’arrivo dei Klosn, creature
misteriose e leggendarie che, secondo la tradizione, rappresentano il male.
Molti masi del Gallo Rosso inoltre sono situati vicino alle località altoatesine in cui si svolgono i
famosi mercatini di Natale. Durante l’Avvento, infatti, alcune città, paesi, castelli, stalle e
anche dei masi diventano sede di mercatini, con casette in legno o bancarelle in cui si possono
acquistare oggetti dell’artigianato locale e prodotti gastronomici.
Non c’è Natale senza un dolce tipico. In Alto Adige, un ruolo importante lo ricoprono i
biscotti preparati nelle case dalle famiglie, come gli Spitzbuben (“Monelli”), ripieni di
marmellata e spolverati con lo zucchero a velo (ricetta); lo Zelten, dolce fatto con frutta secca,
canditi e uvetta (ricetta) e lo Stollen, simile al panettone, ricoperto però da una spolverata di
zucchero a velo.
Altri personaggi si aggirano i primi giorni dell’anno per i paesini e le città dell’Alto Adige: gli
Sternsinger, bambini e adulti vestiti da Re Magi che intonano canzoni natalizie e raccolgono
offerte per progetti benefici. A chi fa loro un’offerta, regalano anche un gessetto che serve per
scrivere i caratteri che solitamente si vedono sulle porte delle case altoatesine: 20+C+M+B+
le ultime due cifre dell’anno nuovo.
Sul significato delle lettere esistono due teorie: secondo il popolo indicano le iniziali dei Re
Magi Gaspare (Caspar in tedesco), Melchiorre e Baldassarre, secondo la Chiesa, invece,
indicano l’acrostico “Christus Mansionem Benedicat”, ossia Cristo benedica questa casa.
Il valore di queste tradizioni così radicate è un patrimonio inestimabile e viverle e
condividerle con una famiglia contadina in un maso Gallo Rosso è un’opportunità
unica, soprattutto per i bambini, che apprezzano e riconoscono, con tutto il loro entusiasmo, la
magia del Natale.
I masi disponibili in cui trascorrere questi indimenticabili momenti si trovano sul sito
www.gallorosso.it .
Foto credit: Vinschgau Marketing e Roter Hahn/Frieder Blickle
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Gallo Rosso è il nome del marchio che dal 1999 promuove e favorisce l’attività di ormai 1.700
agriturismi in Alto Adige e che appartiene all’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi
(Südtiroler Bauernbund). Sin dalle origini lo scopo principale di Gallo Rosso è sostenere i contadini dei
masi nello sviluppo di attività da affiancare all’agricoltura. Sono così incentivate le attività come
l’alloggio al maso (Agriturismo in Alto Adige), la ristorazione contadina (Masi con gusto), la produzione
di prodotti gastronomici genuini (Sapori del maso) e l’artigianato autentico (Artigianato contadino). La
classificazione dei masi è organizzata in fiori, da 1 a 5; più alto è il numero dei fiori, più numerosi sono i
criteri soddisfatti dalla struttura. La filosofia dell’Associazione Gallo Rosso è “Avvicinare le persone allo
stile di vita degli agricoltori altoatesini”.
www.gallorosso.it

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