Dal
9
al 20 dicembre al Teatro Argentina di Roma
MORTE
DI UN COMMESSO VIAGGIATORE
commesso viaggiatore |
di
Arthur
Millerregia Elio
De Capitani
traduzione
Masolino
d’Amicocon
Elio De Capitani, Cristina Crippa, Angelo Di Genio, Marco Bonadei,
Federico Vanni,
Gabriele
Calindri, Alice Redini, Vincenzo Zampa, Daniele Marmi, Vanessa Korn
scene
e costumi
Carlo Sala – luci
Michele Ceglia – suono
Giuseppe Marzoli
Produzione
Teatro
dell’Elfo
Dal
9 al
20 dicembre al
Teatro
Argentina
va
in scena il capolavoro di Arthur
Miller
nell’intensa versione di Elio
De Capitani.
Al debutto milanese nel gennaio 2014 e nella lunga tournée lo
spettacolo ha coinvolto ed emozionato migliaia di spettatori, che
hanno riconosciuto nel dramma di Willy Loman, commesso viaggiatore
pronto a tutto per vendere e per vendersi, una storia personale che
diventa collettiva e risuona prepotentemente attuale in questi anni.
Un
classico del Novecento – andato in scena per la prima volta nel
febbraio del 1949 a New York per la regia di Elia Kazan – che Elio De
Capitani, regista e protagonista nel ruolo di Willy Loman, affronta
per proseguire una personale riflessione sul tema dei rapporti tra
giovani e adulti e sulle contraddizioni sociali del mondo
contemporaneo. “Ecco
il prodigio, il prodigio di questo paese… che un ragazzo possa
finire coperto di diamanti anche solo grazie alla sua popolarità, al
suo sorriso!”. È questo il sogno ad occhi aperti del commesso
viaggiatore protagonista del testo di Miller: rifarsi attraverso suo
figlio Biff, vederlo trionfare, avere successo, essere popolare.
Willy si è sempre presentato come un grande venditore, ma non lo è
mai stato e, nei suoi ultimi due giorni di vita, deve fare i conti
con la realtà, con il proprio fallimento esistenziale. Nei figli ha
alimentato le stesse illusioni, proiettando su di loro aspettative e
delusioni, fino a minarne la felicità. Ormai incapace di stare nella
realtà, non distingue più tra presente e passato, sogni e ricordi,
tra quanto si agita nella sua testa e la vita vera. Un classico
per riflettere sulla vita e sui rapporti familiari attraverso la
tragica parabola esistenziale di un uomo comune nel quale chiunque
può riconoscersi, oggi in Italia come nell’America del dopoguerra.
Accanto
a Elio De Capitani nel ruolo di Linda Loman, la sua compagna d’arte
e di vita Cristina
Crippa.
Angelo
Di Genio
e Marco
Bonadei,
nei ruoli dei figli Biff e Happy, sono giovani attori provenienti
dall’applauditissimo gruppo di The
history boys,
come anche Vincenzo
Zampa
che interpreta Howard. Gabriele
Calindri,
da alcuni anni presenza costante nelle produzioni dell’Elfo, qui è
lo zio Ben. Federico
Vanni
è Charlie, l’amico-antagonista cui Willy chiede continuamente
prestiti, ma da cui non riesce ad accettare un nuovo lavoro. Tre
giovani attori completano il cast: Alice
Redini,
Vanessa
Korn
e Daniele
Marmi.
Nella scenografia mutevole di Carlo
Sala,
in un andare e venire fra realtà, ricordi e sogni, De Capitani
(Premio
Hystrio all’interpretazione e Premio Flaiano)
è un «Willy Loman commovente, bravissimo nel tenere il suo
personaggio su di una corda tesa molto profonda e umanissima». Ma è
l’intera compagnia a dare una splendida prova «con una recitazione
sul filo di un vissuto tutto interiore».
Lo
spettacolo si inserisce nell’ambito del segmento di stagione
SCONQUASSI
AMERICANI,
omaggio
al Novecento che il Teatro di Roma ha proposto con un
dittico dedicato ad Arthur Miller, composto dal già citato Morte
di un commesso viaggiatore
e dal Prezzo
diretto da
Massimo
Popolizio in scena con Umberto Orsini. Completa il segmento Lo
zoo di vetro di
Tennessee
Williams
diretto da Arturo Cirillo,
in scena dal 18 al 22 maggio al Teatro India.