Castel
Sant’Elmo
Sabato
28 novembre 2015, ore 11
Presentazione
dell’opera
‘Il
Tesoro’
di
Claudio Beorchia
vincitore
della quarta edizione del Concorso “un’Opera per il Castello”
La
giuria ha premiato Claudio Beorchia,
giovane artista trevigiano, che ha sviluppato il tema del concorso –
“Lo
spazio della comunicazione. Connessioni e condivisione”-
con
un progetto di particolare qualità estetica ed etica che nella sua
essenzialità e originalità formale, affronta un argomento di
grande attualità, proponendo una riflessione sulla connessione e la
comunicazione generata dai media e recuperata attraverso un impatto
emotivo e un’ immediata empatia con la condizione di disagio degli
immigrati cui l’opera allude. L’opera che si relaziona
intimamente con gli spazi del Castello, entra a far parte della
collezione permanente di Castel Sant’Elmo.
Il
Tesoro
racconta le potenzialità delle relazioni umane nelle situazioni di
emergenza e l’incontro tra culture, l’opera viene presentata in
un ambiente nel quale si crea un rapporto profondo con il mare, un
forte legame tra l’opera che accoglie e conforta . “Una
grande pepita dorata – scrive Angela Tecce- giunge così ad abitare
uno spazio racchiuso negli intricati meandri di Castel Sant’Elmo ma
allo stesso tempo, questa luccicante pietra preziosa, fatta con un
manto di coperte termiche, quelle usate per il primo soccorso, nasce
da una contemporaneità crudele, brutale, della quale ognuno di noi è
chiamato quotidianamente ad assumersi le responsabilità, facendo i
conti con se stesso e con l’altro, con le proprie diffidenze e i
diritti altrui, con la capacità di dare e di accogliere.”
Gli
artisti concorrenti erano stati invitati a presentare un’opera o un
progetto ispirato all’arte
come comunicazione, connessione, condivisione di idee, di riflessioni
e di stati d’animo, la sfida rivolta ai partecipanti era anche
stabilire una relazione tra i fruitori, la creazione artistica e il
Castello.
In
collaborazione con
con
il sostegno di
Sono
stati selezionati, come previsto dal bando, anche 10 finalisti:
Alessandra
Alampi, Perché
gli architetti poi, scrivono male;
Maurizio
Bongiovanni, What
is painful may none the less true;
Chiara
De Marco, Cut
Up;
Federica
Di Carlo, Alta
tensione – 30.000 V;
Caterina
Chiara Gobbi, Il
riflesso della montagna;
Gruppo
NTA
(Marco
Donisi, Assunta Grimaldi, Erika Leo, Valentino Lombardi, Ilaria
Zocco), #fotone;
Deda
Klodian, Hey
man, don’t push me!;
Luana
Perilli, Permaculture;
Ivano
Troisi, Riverbero
(luce);
Paolo
Uboldi, Trappola
sonora.
Claudio
Beorchia.
Biografia
Dopo
la laurea in Design e la specializzazione in Arti Visive
all’Università IUAV di Venezia, si perfeziona nell’ambito della
new media art grazie all’Accademia di Brera di Milano. Attualmente,
oltre a dedicarsi all’attività artistica, frequenta il dottorato
in Scienze del Design all’Università IUAV di Venezia.
Interessato
alle complessità e alle contraddizioni della realtà, Claudio
Beorchia riflette sulla loro ripercussione nelle dinamiche sociali,
mettendo in evidenza la vulnerabilità e l’illusione di controllo
delle attività umane e utilizzando media e linguaggi diversi che
seleziona e configura con l’obiettivo di creare opere e processi
eloquenti e significanti, costantemente alla ricerca della sintesi
espressiva, dell’efficacia formale e del coinvolgimento
dell’osservatore. Vincitore di numerosi premi, ha partecipato a
mostre personali e collettive ed è stato selezionato per residenze
artistiche
in Italia, Cina e Danimarca.
La
Giuria era composta da: Maria
Grazia Bellisario, Direttore del Servizio Coordinamento e relazioni
internazionali – Ufficio UNESCO del Segretariato Generale; Andrea
Bruciati, critico d’arte; Katia Fiorentino, già funzionario
storico dell’arte della ex Soprintendenza per il PSAE e per il
Polo museale di Napoli; Giangi Fonti, gallerista; Giuseppe
Gaeta, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli: Carolina
Italiano, rappresentante della Direzione Generale arte e architettura
contemporanee e periferie urbane; Massimo Moschini, collezionista;
Luigi Ratclif, Segretario dell’ Associazione GAI; Angela Tecce,
Direttore del Polo museale della Calabria; Antonello Tolve, docente e
critico d’arte; Fabrizio Vona, Direttore del Polo museale della
Puglia.
L’
edizione del 2014 del concorso, da sempre ideato per Castel
Sant’Elmo, è stato
reso possibile grazie al sostegno
della Direzione
Generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane
nell’ambito
del Piano per l’Arte Contemporanea del Ministero dei Beni e delle
Attività Culturali e del Turismo, e con il
supporto
generoso di
Italcoat e Seda, e la collaborazione tecnica- organizzativa di
Civita.
Il
10 novembre è stata presentata la quinta edizione del Concorso
nazionale Un’Opera per il Castello, dedicato ai giovani artisti
per selezionare un nuovo progetto ideato per Castel Sant’Elmo di
Napoli. Il
tema di quest’anno è
““”””22222UNO
SGUARDO ALTROVE. RELAZIONI E INCONTRI”. La
partecipazione è libera e gratuita, per tutte le informazioni,
l’iscrizione e l’invio del materiale consultare il sito web del
concorso: www.polonapoli-projects.beniculturali.it . La
scadenza del concorso è il 10 MARZO 2016.
Catalogo
edito da ARTE’M, a cura di Angela Tecce e Claudia Borrelli,
presentazioni di Federica Galloni, Mariella Utili, Annamaria Romano;
testi diMaria
Grazia Bellisario, Andrea Bruciati, Katia Fiorentino, Giangi Fonti,
Giuseppe Gaeta, Carolina Italiano, Massimo Moschini, Luigi Ratclif,
Angela Tecce, Antonello Tolve, Fabrizio Vona.
Realizzato
con la collaborazione dell’Associazione Amici di Capodimonte.
Orario:
visite accompagnate; martedì chiuso
Ingresso:
€ 5,00