02. Andrea Schiavone Diana e Atteone Kunsthistorisches Museum Vienna |
Nello straordinario scenario della pittura rinascimentale veneziana, in quel concertopolifonico che vedeva eccezionali personalità primeggiare in laguna, e da qui in Europa,
la figura e il “suono” di Andrea Meldola detto Schiavone (Zara, 1510 c. – Venezia,
1563) s’imposero fin da subito come novità dirompenti, scardinanti e in certo modo
enigmatiche.
Un linguaggio pittorico il suo assolutamente nuovo e spregiudicato, tanto che
Schiavone, già pochi anni dopo l’arrivo a Venezia (avvenuto forse intorno al 1535), spaccò
l’opinione pubblica e divise la critica: chi come l‘Aretino lo stimava e gli era amico, chi
come il Pino non nascondeva il suo disprezzo.
Un artista dunque “fuori dal coro”, affascinante e moderno, sul quale si fa finalmente il
punto dopo decenni di studi e ricerche, con la mostra in programma al Museo Correr
a Venezia, dal 28 novembre 2015 al 10 aprile 2016, promossa dalla Fondazione Musei
Civici di Venezia in collaborazione con 24 ORE Cultura e curata da Enrico Maria Dal Pozzolo
e Lionello Puppi: la prima grande monografica dedicata all’artista dalmata e la prima
reale occasione per il pubblico di scoprire il ruolo centrale che Schiavone ebbe nella
pittura del secolo d’oro della Serenissima.
Sarà sì una mostra di ricerca, accompagnata da un catalogo (24 ORE Cultura) che diventerà
un punto di riferimento imprescindibile negli studi sul Cinquecento italiano, ma soprattutto
un’esposizione spettacolare, per numero e qualità delle opere esposte (oltre 140 tra
dipinti, disegni e stampe, più un ricco nucleo di libri e documenti storici) spesso dalle
prestigiosissime provenienze.
Per la prima volta sono riuniti oltre 80 lavori di Andrea Meldola – dipinti, disegni,
incisioni – la maggior parte dei quali mai esposti in una mostra e prestati, tra l’altro,
dalla Royal Collection di Elisabetta II, dal Kunsthistoriches Museum e dall’Albertina di
Vienna, dal Metropolitan Museum of Art di New York, dall’Accademia Croata di Scienze e
Arti di Zagabria, dalla Gemälde Galerie di Dresda, dal Musée du Louvre di Parigi e dal British
Museum di Londra; per la prima volta, oltre ad alcuni inediti, si potranno vedere insieme
i capisaldi dell’opera pittorica di Schiavone e con essi importanti dipinti di confronto
dei maggiori artisti del tempo, punto di riferimento per il dalmata e con cui egli ebbe
contatti o rapporti di “dare” e “avere”.
Capolavori del suo maestro ideale Parmigianino – la grande “Madonna di San Zaccaria”
degli Uffizi – del suo compagno di scorribande giovanili, Jacopo Tintoretto, di Tiziano –
con la “Madonna Aldobrandini” dalla National Gallery di Londra – e ancora Vasari, Salviati,
Bordon, Bassano, Polidoro da Lanciano, Lambert Sustris: tutte presenze importanti per
Schiavone e per lo straordinario concerto dell’arte veneziana nell’età del Manierismo.
Uffici Stampa
Fondazione Musei Civici di Venezia
Riccardo Bon
T +39 0412405225 / 32
M +39 346 0844843
press@fmcvenezia.it
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Villaggio Globale International
Antonella Lacchin
T +39 0415904893
M +39 3357185874
lacchin@villaggio-globale.it
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Comunicato
stampa
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Splendori del Rinascimento a Venezia
Schiavone tra Parmigianino, Tintoretto e Tiziano
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Museo Correr, Venezia
28 novembre 2015 – 10 aprile 2016
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Palazzo Ducale
Museo Correr
Torre dell’Orologio
Ca’ Rezzonico
Museo del Settecento Veneziano
Museo di Palazzo Mocenigo
Casa di Carlo Goldoni
Ca’ Pesaro
Galleria Internazionale d’Arte Moderna
Palazzo Fortuny
Museo di Storia Naturale
Museo del Vetro
Museo del Merletto
Mostre Temporanee Organizzata da
Fondazione Musei Civici di Venezia
In collaborazione con
24 ORE Cultura
A cura di
Enrico Maria Dal Pozzolo
Lionello Puppi
Direzione scientifica
Gabriella Belli
Coordinamento
Andrea Bellieni
Progetto espositivo
Daniela Ferretti
In collaborazione con
24 ORE Cultura
Gruppo 24 ORE
Elena Caslini
T +39 02 30223643
elena.caslini@24orecultura.com
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Andrea Schiavone
Nozze tra Cupido e Psiche, 1550 ca.
Tavola incollata su masonite,
cm 130,8 x 156,2
New York, The Metropolitan Museum of Art
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La prima mostra dedicata ad Andrea Schiavone, inventore di uno stile nuovo.
Una pittura dirompente e un artista “fuori dal coro” ammirato da Tintoretto,
da Carracci e da El Greco.
Al Museo Correr 140 opere da tutto il mondo e 80 lavori del maestro mai riuniti prima.
LA MOSTRA
DALLO STEREOTIPO DI VASARI
ALL’AMMIRAZIONE DI TINTORETTO, CARRACCI ED EL GRECO
A ritardare il pieno riconoscimento di Schiavone, inventore di uno stile sintetico nuovo,
di tocco e a tratti quasi ‘informale’, hanno contribuito sicuramente le nebbie che ancora
avvolgono la sua biografia: in particolare la formazione tra la nativa Zara (in Croazia), l’Italia
Centrale (Bologna? Firenze? Roma?) e la meta finale, Venezia.
Eppure, le sue opere raggiungono vertici di straordinario livello; i suoi dipinti, disegni e
incisioni impreziosiscono le dimore dei maggiori patrizi veneziani e finiscono poi nelle
grandi collezioni reali europee; i suoi servigi vengono richiesti per la decorazione di
numerose Chiese e tante repliche antiche di sue ideazioni attestano la fortuna delle sue
invenzioni.
Fu Vasari a condizionare le biografie successive, definendo Schiavone esponente di “una
certa pratica che s’usa a Vinezia, di macchie o vero bozze, senza esser finita punto”: un
precursore dell’informale, verrebbe oggi da dire. Vasari lo criticò, eppure, ancor prima di
recarsi a Venezia nel ’41, gli commissionò la rappresentazione di una “Battaglia di Tunisi” per
Ottaviano de’ Medici.
Considerata la sua opinione sulla pittura lagunare, la cosa ha dell’eccezionale, spiegabile forse
con la mediazione dell’Aretino, amico comune, se non con l’intento di dimostrare la superiorità
sua o della scuola fiorentina. Certo è – come sottolinea Enrico Maria Dal Pozzolo in catalogo –
che il “San Girolamo” che Vasari dipinse per Ottaviano l’anno successivo, ora a Palazzo Pitti
ed esposto a Venezia in questa occasione, pare “l’esatto contrario della proposta linguistica
che Schiavone andava diffondendo” in quegli anni.
Contro i commenti vasariani e in difesa di Schiavone – che addirittura viene posto da
Giulio Cesare Gigli in apertura del corteo “De’ Veneziani” che seguono il carro della “Pittura
Trionfante” (1615) – furono in molti a scagliarsi: grandi pittori come Annibale Carracci ed
El Greco, e critici in testa ai quali Marco Boschini – rispondendo a Vasari –scrisse: “O machie
senza machia, anzi spendori/che luse più de qual se sia lumiera”!
Era la “furia Dalmatina”, dal pennello veloce come una freccia. Una forza della natura.
E se già Ridolfi, nelle “Meraviglie dell’Arte” (1648), ricordava che Jacopo Tintoretto era solito
ripetere “ch’era degno di riprensione quel Pittore. Che non tenesse in casa sua un quadro
d’Andrea”, qualche anno più tardi Boschini precisa – su fonte diretta del figlio Domenico –
che Tintoretto addirittura “teneva avanti di sé, come esemplare, un quadro di questo
Auttore per impressionarsi di quel gran Carattere di Colorito, così forzuto e punto”.
Certamente l’influenza di Schiavone su Jacopo Robusti e gli indizi di una loro
frequentazione non episodica sono ormai accertati (non per nulla in passato furono
parecchie le confusioni attributive tra i due), così com’è condiviso dalla critica che il pittore
dalmata sia stato il principale diffusore del Parmigianino in area Veneta.
IL VERTICE DELLA GRAFICA
Dal grande artista emiliano Schiavone trae modelli figurativi che rende propri e soprattutto
una forma di disegno pittorico che “è un aspetto fondamentale del suo contributo alla
storia della pittura veneziana”. I disegni pittorici del Meldola impressionano per qualità e
freschezza, ma anche nelle incisioni Andrea raggiunge vertici assoluti, dimostrando
una vera passione che manterrà per tutta la vita (quasi maniacale per le numerose varianti,
i ritocchi, la ricerca della precisione), sviluppando la sua ricerca di pari passo a quella
pittorica, utilizzando in modo straordinario la puntasecca insieme al bulino e realizzando
circa 150 soggetti declinati in più varianti di stato.
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Tiziano Vecellio
Madonna col bambino e i santi Caterina
d’Alessandria e Giovannino, 1532 ca.
Olio su tela, cm 131,4 x 174
Londra, The National Gallery
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Parmigianino
Madonna con Bambino, San Giovanni
evangelista e la Maddalena e Zaccaria
Olio su tavola, cm 73 x 60
Firenze, Galleria degli Uffizi
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Andrea Schiavone
Sposalizio mistico di Santa Caterina,
primi anni ‘50
Olio su tela, cm 95 x 118
Vienna, Kunsthistorisches Museum
La grafica di Schiavone – per la quale, oltre a Parmigianino, egli trae spunti da molti artisti
veneti e del Centro Italia – costituisce senza dubbio un momento capitale nella storia del
disegno veneziano e del Rinascimento lagunare e il corpus di disegni, incisioni e stampe
presentato in questa eccezionale occasione al Museo Correr svelerà la magia di un
tocco unico, senza paragoni.
Tra tutte segnaliamo il “Ratto di Elena”: incisione prestata dal British Museum insieme
ad altri 13 importanti lavori dell’artista, unica opera di Schiavone firmata e datata,
1547 (la sola data certa nella biografia del pittore insieme a quella della morte), e in certo
senso “manifesto” della consapevolezza dell’artista di attingere e “copiare” dai grandi ma di
saper rileggere e trasformare.
DALLE GRANDI COLLEZIONI D’EUROPA ALLA MOSTRA:
LA SINGOLARE GRANDEZZA DI SCHIAVONE
Per quanto riguarda l’interesse e la fama di Schiavone in Laguna era stato lo stesso Vasari
a scrivere, nel medaglione dedicato all’artista nella seconda edizione delle Vite, che “La
maggior parte delle sue opere sono stati quadri, che sono per le case de’ gentiluomini”,
sottolineando così l’apprezzamento delle prove di Schiavone – che si adoperava anche
nei formati minori da fregio e da cassone – tra le mura dei palazzi veneziani. Nel Sei e
Settecento la fortuna collezionistica del Meldola si spinge anche oltre i confini veneziani.
Leopoldo de’ Medici nel 1654 acquista un quadro “grande” di Schiavone identificato con il
“Caino e Abele” della Galleria palatina – esposto al Museo Correr – ammirato per il “terribile
colorito che fa stupire” e Leopoldo Guglielmo d’Asburgo vanta nelle sue collezioni
numerose sue opere, oggi in gran parte confluite al Kunsthistorishes Museum di
Vienna che a questo eccezionale evento ha prestato ben sei dipinti dell’artista.
Tra i principali collezionisti di Schiavone in quegli anni ci sono anche due mercanti:
Bartolomeo Dalla Nave, amico di artisti e a capo di una fiorente bottega di colori – che pare
avesse comprato opere di Schiavone anche dallo scultore Alessandro Vittoria, collega,
amico e collezionista del dalmata – e Jan Rynes, ricco olandese stabilitosi a Venezia nel
1652.
Si può continuare. Schiavone, insieme a Tintoretto, risulta l’artista del Cinquecento
veneto più rappresentato anche nella collezione personale di Francesco Algarotti
che, come consulente di Augusto III di Sassonia, chiamato a completare il museo di
Dresda, procura un imponente “Giove fanciullo in mezzo alle Grazie” riconosciuto solo
recentemente nell’ “Infanzia di Giove” nelle collezioni dell’Earl of Wemyss.
Esposto per la prima volta in Scozia nel 2004, il dipinto sarà un’altra presenza eccezionale
in mostra, ove non mancheranno neppure le due telette della National Gallery di Londra,
“Arcade” e “Giove che seduce Callisto”, provenienti dalla raccolta privata di Algarotti,
esposte insieme alla parte centrale del cassone al quale probabilmente appartenevano –
raffigurante “Diana e Callisto” – prestata dal Musée de Picardie di Amiens.
Il mito del Rinascimento veneziano trova dunque un altro grande protagonista, che in
Laguna porta una pittura nuova e audace, fatta di colore, luce e movimento; una pittura
a tratti “informale”, che sorprenderà Tiziano, anticiperà Rembrandt e intuirà alcune
scoperte della più alta pittura del Novecento.
Comunicato
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Andrea Schiavone
Il Ratto di Elena, 1547
incisione
Londra, The British Museum
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Andrea Schiavone
L’infanzia di Giove, 1555- 1557 ca.
olio su tela, cm 211 x 292
Earl of Wemyss & March
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Andrea Schiavone
Incontro tra un uomo e una donna (Giove
che seduce Callisto), 1550 ca.
olio su tela, cm 27 x 27,3
Londra, The National Gallery
Splendori del Rinascimento a Venezia
Schiavone tra Parmigianino, Tintoretto e Tiziano
INFORMAZIONI GENERALI
Sede
Museo Correr – Secondo piano
Piazza San Marco, Venezia
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Apertura al pubblico
28 novembre 2015/ 10 aprile 2016
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Orari
10.00 – 17.00 (tutti i giorni)
Il servizio di biglietteria termina 1 ora prima della chiusura
Chiuso 25 dicembre e 1 gennaio
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Informazioni
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info@fmcvenezia.it
Call center
848082000
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Vaporetto
Linea 1 o Linea 2
fermata Vallaresso o San Zaccaria
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Biglietti
Intero € 12,00
Ridotto € 10,00
ragazzi da 6 a 14 anni; studenti dai 15 ai 25 anni;over 65; personale del Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo; possessori VeneziaUnica Pack Adult e Junior; titolari Carta Rolling Venice; titolari Carta Giovani;gruppi (min.15 persone); membri Icom; soci FAI; soci Touring Club Italiano; clienti Trenitalia (viaggiatori Frecciargento e Frecciabianca con destinazione Venezia, viaggiatori in possesso di biglietto internazionale con destinazione Italia, dipendenti del Gruppo FS e i possessori di Carta Freccia); titolari Carta Servizi Cinema Più; possessori Coin Card.
Le riduzioni su esibizione di titolo (card o altro) si vendono solo onsite
Ridotto gruppi €10,00
solo su prenotazione minimo 15 persone.
Ridotto speciale e convenzioni € 7,00
titolari di MUVE Friend Card.
Ridotto scuole € 5,00
previa presentazione di lista su carta intestata dell’istituto
Ridotto speciale 2×1 Frecce Trenitalia
Per i possessori di carta Freccia, esibendo il biglietto, in forma digitale o cartaceo, con cui si è raggiunta Venezia (in una data antecedente al massimo cinque giorni da quella della visita) e pagando un ingresso intero, si avrà diritto a un omaggio per un accompagnatore, valido per l’ingresso immediato in mostra saltando la fila.
Visite fuori orario € 30,00
Acquisto minimo 15 biglietti.
Gratuito
portatori di handicap con accompagnatore; guide autorizzate dalla Provincia di Venezia; interpreti turistici che accompagnino gruppi; accompagnatori (max.2) di gruppi di ragazzi o studenti; accompagnatori (max. 1) di gruppi di adulti; Partner ordinari MUVE; possessori di The Cultivist Card (più tre accompagnatori).
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Prevendita
singoli € 1,00
gruppi € 1,00
scuole € 1,00
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Visite Guidate
Per scuole e adulti
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