Dal
27 al 31 gennaio al Piccolo Teatro Strehler
“Gaudeamus”,
regia Lev Dodin
Gaudeamus2_fotoViktorVassiliev |
Una
produzione Maly Teatr San Pietroburgo
Spettacolo
cult del Maly Teatr di San Pietroburgo, consacrò Lev Dodin sui
palcoscenici di tutto il mondo.
Gaudeamus
debuttò nel 1990, all’indomani dell’abbattimento del muro di
Berlino, mentre nell’est europeo soffiava il vento della
perestrojka. Oggi torna in scena in una versione del tutto rinnovata,
a partire dal cast, composto dagli attori del Maly e da allievi
appena diplomati all’Accademia Teatrale di San Pietroburgo di cui
Dodin dirige il dipartimento di recitazione.
Protagonista
di Gaudeamus
(il titolo rimanda a una celebre canzone della goliardia
universitaria medievale) è un piccolo contingente militare. In un
susseguirsi di scene poetiche e insieme violente, delicatissime ma
anche devastanti, Dodin all’epoca intese descrivere l’insensatezza
della vita militare – e della guerra – la violenza esercitata dal
sistema sul singolo, la crudeltà della vita tout-court. Oggi, a un
quarto di secolo dal debutto, lo spettacolo è stato riallestito con
attori giovani e giovanissimi: “Alcuni di loro non erano nati –
spiega Dodin – o lo erano appena quando lo spettacolo fece la sua
comparsa sulle scene. Si sono appena diplomati all’Accademia, non
hanno conosciuto direttamente l’Unione Sovietica né la
perestrojka, possiedono un immaginario collettivo altro, rispetto a
chi li ha preceduti nei ruoli. Gaudeamus
è uno spettacolo che parla dell’essere umano, degli esseri umani,
dei rapporti che li legano gli uni agli altri, del loro modo di
rapportarsi al sistema, qualunque esso sia, giusto o ingiusto.
Pertanto questa nuova versione del mio spettacolo viaggia nella
direzione di una mancanza di significato della vita in senso
atemporale e universale, sicché alcuni momenti, se vogliamo,
acquisiscono un realismo e una violenza ancora più crudi: quel che
si vede in scena è il circo della vita”, un viaggio anche nel
tempo dalla Perestrojka alla Russia di Putin.
Grandi
spettacoli e regie shakespeariane (“Finché non dirigi Shakespeare,
non ti prendono sul serio” ebbe a dire), attori straordinari, che
educa a partire dall’Accademia teatrale di San Pietroburgo per poi
renderli protagonisti dei suoi spettacoli. Anni di studio e lavoro
per arrivare ad allestimenti memorabili, da Commedia
senza titolo al
recente Vita e
destino. Dopo
Ljubimov, Dodin ha scritto una pagina indelebile nella storia del
teatro russo, e continua a scriverla, al ritmo di (almeno) una
produzione nuova all’anno.
Il
suo teatro è fisico, a partire dai materiali (acqua, legno, terra),
per proseguire con la recitazione, in cui acrobazia e agilità sono
essenziali, e la musica (i suoi attori suonano sempre almeno uno
strumento e non manca mai musica eseguita in scena). Dai primi anni
Novanta, è di casa al Piccolo e a Milano e il pubblico italiano non
gli ha mai fatto venir meno il proprio affetto e il proprio
entusiasmo.
LA SCHEDA DELLO SPETTACOLO
Piccolo
Teatro Strehler (Largo
Greppi – M2 Lanza) dal
27 al 31 gennaio 2016
Gaudeamus
dal
racconto “Battaglione di costruzione” di
Sergeij Kaledin
adattamento
e regia Lev
Dodin,assistente
alla regia Oleg
Dmitrievscene Alexei
Porai-Koshits,collaborazione
artistica Valery
Galendeevproduzione Maly
Teatr San Pietroburgo
Spettacolo
in russo con sovratitoli in italiano
Orari:
giovedì e sabato, 19.30; mercoledì e venerdì 20.30; domenica 16.
Durata: 2ore e 10 minuti senza intervallo
Prezzi:
platea 40 euro, balconata 32 euro
Informazioni
e prenotazioni 848800304 – www.piccoloteatro.org
News,
trailer, interviste ai protagonisti su www.piccoloteatro.tv
Milano, 7 gennaio 2016