Elisabetta Pozzi in Orestea credit Fabio Donato |
Dopo il felice debutto al Mercadante di Napoli, dove ha registrato il tutto esaurito con grande successo di pubblico e importanti consensi della critica, approda sul palcoscenico del Teatro Argentina di Roma l’Orestea di Eschilo con la regia di Luca De Fusco, dal 12 al 17 gennaio.
Elisabetta Pozzi in Orestea credit Fabio Donato
Un allestimento di grande impegno per uno dei massimi capolavori del teatro di tutti i tempi, qui messo in scena integralmente con le tre tragedie Agamennone, Le Coefore e Le Eumenidi, presentate al pubblico in due parti: Agamennone, la prima, della durata di 1 ora e 35 minuti, e Coefore/Eumenidi della durata di 1 ora e 50 minuti complessivi. Un’unica storia per un’opera d’arte totale che affonda le radici nella tradizione mitica dell’antica Grecia suddivisa in tre episodi: dall’assassinio del re Agamennone da parte della moglie Clitemnestra, alla vendetta, dieci anni dopo, del loro figlio Oreste che uccide la madre e il suo amante Egisto, fino alla persecuzione del matricida da parte delle Erinni e all’assoluzione di Oreste da parte del tribunale dell’Areopago.
Si segnala che il ruolo di Cilissa, nella seconda parte dello spettacolo, sarà interpretato da Patrizia Di Martino.