Judith Sotriffer e la bambola della Val Gardena

bambola

“Noi Gardenesi”

Un ritratto di Judith Sotriffer e il suo mondo incantatoL’artista gardenese riporta alla luce le antiche bambole della Val Gardena.

Il motivo per cui la Val Gardena è rinomata non solo per il turismo ma anche per la sculturadel legno deriva dalla rigidità del clima alpino cui il territorio è soggetto nei mesi invernali. Gli abitanti, infatti, non potendo contare sulle coltivazioni come fonte di guadagno, pensarono di sfruttare comunque ciò che la natura metteva a loro disposizione: i fitti boschi di conifere, e in particolare di cembro. Con creatività e abilità, i Gardenesi si specializzarono nella creazione di oggetti e statue di ogni dimensione, dalle più piccole di pochi centimetri a quelle più grandi. Ancora oggi, in Val Gardena, degli oltre 10.000 abitanti, ben 1.000 persone Lavorano il legno con diverse specialità: scultori, falegnami, intagliatori, pittori e policromatori…

Mi chiamo Judith Sotriffer, ho 50 anni e vivo in Val Gardena…

Sono la quarta figlia dello scultore Guido Sotriffer. Già da piccola volevo diventare scultore del legno e così ho frequentato la scuola d’arte a Ortisei. Passati quattro anni da apprendista, ho iniziato a lavorare nello studio di mio padre. Dopo essermi accorta che la mia passione era creare i vecchi giocattoli di legno, mi sono ritirata nel mio studio e adesso mi dedicocompletamente alla mie bambole originali gardenesi.

Un lavoro molto antico che lei è riuscita a rendere attuale. Chi le ha insegnato a costruire bambole?

Ho imparato da sola. Con tanta pazienza, molto lavoro e un lungo studio sulla mia collezione di giochi e su quella di mia madre, sono riuscita a capire come lavoravano i nostri antenati. Ogni oggetto corrisponde a un pezzo unico; è questo quello che apprezzano di più i clienti? Per quale altra ragione acquistano le sue bambole?

Ogni bamba deve essere tornita e scolpita e poi dipinta; diventa un pezzo unico, rappresenta di per sé un grande valore. Credo che i giochi antichi in legno, suscitino grande fascino e riescano a catturare le emozioni delle persone.

Dove possono essere acquistate e dove realizza le sue bambole? Ha un “aiutante”? Vivo e lavoro a Ortisei. Ho sotto la mia casa lo studio. Per ora lavoro da sola.Il sito die miei lavori è www.judithsotriffer.it

Ha mai avuto una bambola preferita?

Si, certo. E’ scontato, ma senza dubbio la mia preferita è quella gardenese.

Quale è la reazione di una bambina che l’ha colpita di più?

Sono riuscita a far felice tante bambine piccole e grandi. Questa è una grande soddisfazione per me. Non ho nel cuore un episodio particolare ma il sorriso di tutte le persone che hanno ricevuto una delle mie bambole.

Consiglierebbe a un famigliare questo mestiere?

Naturalmente sì. E un po’ ci spero…

www.valgardena.it

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