VENT’ANNI DI FESTIVALETTERATURA NELL’ANNO DI MANTOVA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA – Aprile 2016

VENT’ANNI DI FESTIVALETTERATURA

NELL’ANNO DI MANTOVA CAPITALE

ITALIANA DELLA CULTURA

Palazzo_Sansebastiano ©Festivaletteratura Mantova

Milano, 24 marzo 2016 – Vent’anni per dieci mesi. Nell’anno della sua
ventesima edizione, Festivaletteratura esce dagli argini dei cinque
giorni di settembre per invadere la città insieme ai suoi autori con una
serie di appuntamenti che andranno dall’inverno alla fine dell’autunno.
Vent’anni di Festival nell’anno di Mantova Capitale Italiana della Cultura è
un percorso lungo e festoso, fatto di incontri con ospiti
internazionali, laboratori per adulti e ragazzi, viaggi nel tempo verso
le edizioni passate, con cui Festivaletteratura vuole anche accompagnare
un anno straordinario per Mantova nel segno della cultura.

Vent’anni di Festival nell’anno di Mantova Capitale Italiana della Cultura
porta un po’ di Festival fuori stagione, offrendo i suoi prodotti più
tipici – gli incontri con grandi autori internazionali, i workshop
interattivi, i percorsi tematici – secondo un formato più aperto, che
vede il Festival interagire anche con altri soggetti per proposte che
hanno una misura fuori standard per il programma di settembre. Quello di
Vent’anni di Festival è un calendario in costante evoluzione, che
crescerà anche grazie alle adesioni che via via verranno da parte di
scrittori amici a questa festa lunga un anno.

Il calendario di Vent’anni di Festival nell’anno di Mantova Capitale Italiana della Cultura già comprende alcuni incontri con grandi ospiti internazionali: Craig Thompson, il fumettista statunitense autore di Blankets e Habibi (sabato 9 aprile); lo scrittore spagnolo Alfonso Mateo Sagasta, accompagnato a Mantova da Luis Sepúlveda (martedì 10 maggio), i laboratori di dell’artista giapponese Taro Miura, che porterà adulti e bambini a cimentarsi con il ritratto della città (sabato 9 e domenica 10 aprile).

Ad aprire ufficialmente il programma delle iniziative sarà il Repertorio dei matti della città di Mantova, il corso di scrittura “senza sentimento” condotto da Paolo Nori
e votato alla raccolta delle storie di persone squinternate, che sono
un po’ l’anima nascosta di ciascuna città, la vena di follia che ne
segna, inconfondibilmente, l’originalità.

Grazie alla collaborazione di Last Musik, del Comune di Mantova e del Conservatorio di Musica “Lucio Campiani”, per Vent’anni di Festival nell’anno di Mantova Capitale Italiana della Cultura martedì 19 aprile al Teatro Bibiena si terrà Songs for Eternity, il concerto di Ute Lemper – voce narrante Moni Ovadia
sulle musiche composte nei campi di concentramento. Il giorno
successivo gli interpreti della serata musicale incontreranno gli
studenti al mattino e tutto il pubblico nel pomeriggio, per ripercorrere
le travagliate vicende di queste partiture straordinarie. Immersione
nella natura sabato 23 aprile a Parcobaleno con Semi di futuro – terza lezione per giardinieri planetari, con protagonista Lorenza Zambon, attrice-giardiniera del centro di produzione teatrale Casa degli Alfieri e già più volte ospite di Festivaletteratura.

Sabato 16 aprile, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Mantova, a grande richiesta verrà ripetuto La storia della mia casa,
il laboratorio di ricerca documentaria sui catasti storici attraverso
il quale è possibile ricollegare la propria privata storia “domestica”
alle trasformazioni della città, ai diversi destini degli edifici e
delle persone che sono vissute a Mantova dalla fine del 1700 ai giorni
nostri.

Uno dei binari su cui correrà questo percorso del ventennale sarà quello del Fantafestival.
Dopo l’incontro tenuto a dicembre con Lella Costa e a febbraio con
Bruno Gambarotta, la tarda primavera sarà la stagione di una serie di
incursioni trasversali nei diciannove festival trascorsi compiute da
alcuni dei più fedeli ospiti di Festivaletteratura. Il primo sarà Beppe Severgnini a maggio, seguito da Luca Molinari e Beppe Finessi
a inizio giugno. Il Fantafestival non è un viaggio nostalgico nel
festival che fu, ma piuttosto un rimettere mano a parole, idee, pensieri
che in questi anni si sono depositati al Festival segnando percorsi,
aprendo prospettive che con gli anni si sono rivelate illuminanti.
Ciascun Fantafestival sarà una selezione ragionata di incontri,
riportata al pubblico attraverso fotografie, clip video, frammenti audio
conservati nell’archivio di Festivaletteratura e commentata da ciascun
autore. La varietà dei “selezionatori” assicurerà punti di vista
diversi, modi di leggere e vivere vent’anni di Festival mettendone in
luce – distesi in cinque momenti – la curiosità mai appagata, il
desiderio di guardare in più direzioni.

E l’ideazione dei Fantafestival nei prossimi mesi non sarà affidata
soltanto agli autori: a partire dal primo incontro, attraverso il sito
di Festivaletteratura, tutti coloro che vorranno cimentarsi in questa
impresa organizzativa, potranno dar vita a un proprio, personale
programma, “invitando” virtualmente alcuni dei mille e mille autori
passati per Mantova in questi vent’anni. Attraverso l’OPAC (ovvero lo
strumento di ricerca on-line) dell’archivio, ciascuno potrà mettere
insieme il proprio festival ideale, e dalla home page del sito – dalla
fine di febbraio in poi – si potranno sfogliare i più interessanti
programmi “alternativi” curati dalla grande comunità di
Festivaletteratura.

Informazioni, aggiornamenti e cronache di Vent’anni di Festival nell’anno di Mantova Capitale Italiana della Cultura saranno disponibili nella sezione dedicata del sito www.festivaletteratura.it

Per informazioni: 0376.223989 – segreteria@festivaletteratura.it

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