Nepal Tourism Board e Open Mind Consulting per rilanciare la destinazione

Nepal
Tourism Board

e
Open
Mind Consulting

per
rilanciare la destinazione

Nepal
Tourism Board sceglie Open Mind Consulting quale partner ufficio
stampa

con
cui sostenere e divulgare il forte messaggio, che si intende
recapitare

ai
viaggiatori e al settore, a supporto del rilancio della destinazione
in Italia ad un anno dal grande terremoto che ha paralizzato il paese

(26
Aprile 2016)

A
seguito dell’ultima collaborazione, avvenuta in occasione della
manifestazione milanese BIT 2016, si consolida l’intesa tra Nepal
Tourism Board e l’agenzia di comunicazione torinese Open Mind
Consulting, scelta per supportare le operazioni di comunicazione
dell’ente in Italia.

Quello
del Nepal è un rilancio internazionale avvallato anche dalForeign
Office
britannico e dalDipartimento di Stato USAche hanno definitivamentetolto
lo sconsiglio sui viaggi in Nepal
confermando il ritorno alla normalità della situazione sociale e
geologica del Paese.

Tutto
il settore turistico è in fermento con novità importanti che
riguardano l’accoglienza. Un’accoglienza che viene già resa
piacevole dal dono di benvenuto che la compagnia telefonica Nepal
Telecom offre a tutti i turisti che sbarcano all’aeroporto di
Tribhuvan di Kathmandu, consistente in unasim
card pre-attivata
.
L’operazione, sostenuta dal Ministero dell’Informazione e della
Comunicazione, intende così divulgare il messaggio che il Paese ha
superato le difficoltà incontrate nel 2015 ed è nuovamente pronto a
ricevere i visitatori e ad affascinarli con le sue unicità. Insieme
alla sim card viene fornita anche unaselfie
card
I
am in Nepal now
con
una lista di contatti utili da utilizzare.

La
ripresa è segnata anche da uncrescente
aumento delle prenotazioni alberghiere
che attualmente registrano un 50% di camere occupate. Nell’ambito
dell’ospitalità segnaliamo che esiste anche la possibilità di
soggiornare in case private autorizzate ad operare comeHomestay.
Dalla nascita del programma, nel 2011, sono ormai145
le strutture autorizzate che rappresentano un’opportunità unica
per partecipare alla quotidianità delle popolazioni locali, basata
sull’ospitalità degli abitanti.
La presenza del visitatore influenza inoltre positivamente l’impatto
sugli abitanti che si sentono responsabili della crescita del
villaggio in termini di salute, educazione, armonia sociale,
partecipazione femminile soprattutto nelle aree rurali. Inoltre
l’interesse dei visitatori sui prodotti agroalimentari locali ne fa
aumentare la vendita, a beneficio dell’intera comunità.

Novità
anche nel campo dei trasporti: da una joint venture nepalese-cinese
nasce la nuova compagnia aereaHimalaya
Airlines
, dotata di
Airbus 320 e 319 che ha già programmato di acquistarne 15 nel
prossimo futuro. È la 6° compagnia aerea a operare sulla tratta
da/per Delhi e si va ad aggiungere alle 27 (3 delle quali nepalesi)
già operanti nel Paese. La prossima destinazione a entrare in rete
sarà Doha.

Sempre
in merito ai trasporti aerei, su richiesta del Governo del Nepal, la
banca cineseChina Exim
Bank
si è resa
disponibile afinanziare
la costruzione di un terzo aeroporto internazionale
a 3 km daPokharae che potrà essere utilizzato da aerei di medio raggio (A320).

Da
segnalare alcuni importanti comunicazioni che riguardano un segmento
fondamentale per il turismo in Nepal, ovvero quello legatoall’escursionismo
montano
.

Per
la prima volta dal 1974, il 2015 non ha visto scalatori in vetta
all’Everest
. Le
conseguenze del terremoto di Aprile, il rischio di valanghe e
l’assenza di manutenzione della via da parte degli sherpa, ha
scoraggiato anche tentativi isolati. Allo stesso tempo la Cina ha
chiuso l’accesso alle vette himalayane dal versante tibetano,
rendendo così inaccessibile la vetta.La
buona notizia
è che il
governo nepalese ha però autorizzato le centinaia di scalatori (357)
che avevano già ottenutoil
Peak Permit
e che sono
stati costretti a rinunciare all’ascensione, a poterlo utilizzare
entro i prossimi due anni.

Intanto
gli “icefall doctors”,
glisherpache predispongono la via di ascensione, sono al lavoro per attrezzare
i passaggi più difficili per superare crepacci, con scale in
alluminio e corde. La necessità è particolarmente evidente nel
tratto tra il campo 1 e il campo 2 dove il temuto passaggio
dell’icefall crea grosse difficoltà.

Le
spedizioni che normalmente partono tra metà marzo e fine aprile
avranno quest’anno la possibilità di scelta tra due vie attrezzate
all’icefall per andata e ritorno così da evitare affollamenti e
dare maggior sicurezza in un punto particolarmente critico.

Una
buona notizia anche per itrekkerchepossono nuovamente
percorrere il tratto da Myagdi a Mukhit (Mustang) lungo le sponde del
fiume Kali Gandaki
,
evitando così il vecchio sentiero Beni – Jomson ormai trasformato in
via carrozzabile e poco attraente per chi lo percorre a piedi.

L’apertura
di questa via alternativa ha richiesto 5 anni di lavori ed è stata
realizzata dall’Annapurna Conservation Area e da imprenditori
locali.

www.welcomenepal.com