Barbie. The icon © Mattel Inc. |
Il
suo vero nome è Barbara Millicent Roberts, ma per tutti è
solo Barbie.
Barbie è un’icona globale, che in 57
anni di vita è riuscita ad abbattere ogni frontiera
linguistica, culturale, sociale, antropologica. Per questo motivo la
sua figura attrae sempre più l’attenzione come fenomeno
culturale e sociologico e per questo è celebrata nelle più
importanti sedi museali del mondo.
Dal 18 maggio e fino al 2
ottobre 2016 Palazzo Albergati a Bologna ospita una delle più
ampie retrospettive dedicate a Barbie – con oltre 500 pezzi
esposti – contemporaneamente al Louvre di Parigi e al Vittoriano di
Roma.
Arthemisia Group conferma ancora una volta la propria
fiducia nella città di Bologna, ampliando ulteriormente la già
ricchissima offerta culturale: oltre alla mostra dedicata all’Egitto
al Museo Archeologico, quella dedicata ad Edward Hopper a Palazzo
Fava e quella sulla Street Art a Palazzo Pepoli, Arthemisia propone
un progetto destinato ad un target diverso,
quello delle famiglie, dei bambini, delle persone non necessariamente
interessate solo all’arte e che non frequentano abitualmente i
Musei.
“È risaputo che noi crediamo
tantissimo in questa città – dice Iole Siena,
Presidente di Arthemisia Group – e oggi posso
affermare con orgoglio che il nostro lavoro ha portato oggettivamente
un buon risultato, come dimostrano i numeri. Intendiamo continuare a
collaborare con tutte le istituzioni cittadine e contribuire, nel
nostro piccolo, a confermare la centralità culturale di
Bologna”.
Questa volta Arthemisia porta con
sé anche un proprio partner storico, il
24ORE Cultura – Gruppo 24 ORE.
Con il patrocinio del Comune di
Bologna la mostra Barbie. The Icon, curata da
Massimiliano Capella, è coprodotta da Arthemisia Group e 24ORE
Cultura – Gruppo 24ORE e realizzata in collaborazione con
Mattel.
La mostra è realizzata anche grazie a Monrif Hotels
e Trenitalia sponsor tecnici, con il supporto di Il Sole 24 ORE,
Domenica 24 ORE, Radio24.
La mostra bolognese si compone di
531 Barbie, e si potranno ammirare Barbie provenienti da tutto il
mondo, Barbie vestite dai più grandi stilisti, e molto altro
ancora.
Per l’occasione saranno presentati alcuni “modelli”
del tutto inediti, quali quelli Vintage degli anni sessanta o le
fashion Silkstone Barbie Dolls alle quali è dedicata
un’inedita sezione.
Note anche come Fashion Model Barbie
Dolls e Lingerie Model Barbie Dolls, queste furono fatte di una
plastica molto dura, per imitare la porcellana. Popolari fin da
subito per il loro sapore vintage, conquistano un posto d’eccezione
all’interno di molte collezioni.
“Barbie.
The Icon” racconta l’incredibile vita di
questa bambola che si è fatta interprete delle trasformazioni
estetiche e culturali della società lungo oltre mezzo secolo
di storia ma, a differenza di altri miti della contemporaneità
che sono rimasti stritolati dal passare del tempo, ha avuto il
privilegio di resistere allo scorrere degli anni e attraversare
epoche e terre lontane, rappresentando oltre 50 diverse nazionalità,
e rafforzando così la sua identità di specchio
dell’immaginario globale.
Dal giorno in cui ha debuttato
al New York International Toy Fair, esattamente il 9 marzo 1959,
Barbie ha intrapreso mille diverse professioni. È andata sulla
luna, è diventata ambasciatrice Unicef e ha indossato un
miliardo di abiti per 980 milioni di metri di stoffa. Soprattutto
Barbie è cambiata con lo scorrere del tempo, non solo delle
mode o della moda, e si è trasformata per essere sempre al
passo con il mondo. Ed è diventata una vera e propria icona.
Il percorso espositivo è studiato per offrire diversi
livelli di lettura: alle informazioni di approfondimento storico e
culturale per il pubblico adulto, si affiancano postazioni pensate
per i bambini che, attraverso una serie di attività
coinvolgenti, potranno approfondire la storia di Barbie.