venerdì 27 maggio 2016, ore 20.30 – Auditorium “Giovanni Agnelli” – Torino, Via Nizza 280
Dopo il grande successo di pubblico e di critica riscosso in occasione dei primi tre concerti del ciclo beethoveniano, Daniele Gatti torna al Lingotto alla testa della Mahler Chamber Orchestra per l’ultimo dei quattro appuntamenti che tra il 2015 e il 2016 hanno visto Lingotto Musica unica sede italiana ad ospitare l’integrale delle Sinfonie di Beethoven. Un progetto in quattro serate da sold out articolate su due stagioni, inaugurato nel gennaio 2015 che si conclude venerdì 27 maggio 2016 con l’esecuzione di Ottava e Nona che pongono
il suggello non solo sul progetto, ma sulla stessa stagione
2015-2016 di Lingotto Musica. A completare il cast della serata due
formazioni corali spagnole – Orfeó Català e Cor de Cambra del Palau de la Mùsica Catalana – e un eccezionale quartetto vocale composto da Christiane Oelze, Christa Meyer (che sostituisce Natascha Petrinsky inizialmente annunciate), Torsten Kerl e Steven Humes.
Scritta tra il 1811 e il 1812, la Sinfonia n. 8 in fa maggiore op. 93 ebbe
presso i contemporanei un’accoglienza tiepida ed è ancora oggi una
delle Sinfonie beethoveniane meno popolari, probabilmente a causa del
suo carattere umoristico – particolarità già evidenziata dall’acume
critico di Schumann – che, secondo Giorgio Pestelli, «presuppone nel
pubblico una base di preparazione musicale che gli consenta di cogliere
quel gioco di sponda in cui consiste l’attitudine umoristica di ogni
opera d’arte». In quello stesso 1811 un altro progetto sinfonico
stava prendendo forma nella testa di Beethoven, restando tuttavia in
sospeso per oltre un decennio. Fu infatti tra il 1822 e il 1824 che, in
una condizione di sordità ormai totale, Beethoven compose la Nona Sinfonia in re minore op. 125 forse
l’emblema più paradigmatico della creazione musicale nella
storia dell’umanità. Nell’ultimo movimento, per la prima volta in un
lavoro sinfonico, fa il suo ingresso la voce umana per intonare l’ode
“Alla gioia” di Friedrich Schiller, testo che Beethoven aveva in mente
di musicare sin dalla giovinezza. Innumerevoli i commenti spesi
su quest’opera, innumerevoli le esecuzioni da parte di tutte le più
grandi orchestre e i massimi direttori degli ultimi due secoli,
innumerevoli i riferimenti all’opera nei più disparati contesti.
Daniele Gatti è il nuovo Chief Conductor della
Royal Concertgebouw Orchestra, ruolo che rivestirà a partire dal
settembre di quest’anno, dopo aver concluso il mandato
di Directeur Musical dell’Orchestre National de France. Ospite abituale
del Festival di Bayreuth e del Metropolitan di New York, è
stato invitato negli ultimi anni al Festival di Salisburgo per
produzioni di rilievo. Quest’anno è tornato sul podio dell’Orchestra
dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia all’Auditorium Parco della
Musica di Roma e alla Scala dirigerà nuovamente l’Orchestra Filarmonica.
Inaugurerà la stagione 2016-2017 del Teatro dell’Opera di Roma con Tristan und Isolde.
All’estero, con l’Orchestre National de France, ha recentemente portato
a termine una tournée di cinque tappe negli USA (tra cui New York,
Carnegie Hall) ed è prevista una tournée europea con i Wiener
Philharmoniker. Nel 2017 ritornerà al Teatro alla Scala con Die Meistersinger von Nürnberg.
Il concerto è preceduto da una conferenza introduttiva di Giorgio Pestelli che si svolge alle 18.30 in Sala Londra con ingresso libero.
I biglietti sono esauriti. Eventuali ingressi
non numerati, non garantiti, da 20 e 13 euro (ridotto per i giovani con
meno di trent’anni) in vendita un quarto d’ora prima del concerto
secondo disponibilità. Informazioni: 011.63.13.721.
La
stagione 2015-2016 è resa possibile grazie al sostegno di Ministero per
i Beni e le Attività Culturali, Regione Piemonte, Città di Torino,
Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Fiat, Exor,
Reale Mutua Assicurazioni, Banca del Piemonte, Lingotto, IPI, Lavazza,
Sadem Arriva, Unione Industriale, Vittoria Assicurazioni, Banca
Regionale Europea, Guido Castagna, PKP Investments, AON, Generali, Banca
Sella, Amiat.