Il festival più significativo del corto sociale cresce con l’innovazione
Domenica 1° Maggio, il Teatro Olimpico ha ospitato la serata conclusiva del principale Festival di cinema sociale italiano.
Il Teatro Olimpico ha riaperto le sue porte per la serata di premiazione della nona edizione del Festival Internazionale del Film Corto:
“Tulipani di Seta Nera”. A condurre il Gala, Giancarlo Magalli e Metis Di Meo, che hanno intrattenuto una sala gremita con oltre ottocento spettatori.
Numerosi momenti musicali hanno scandito l’evento: ad aprire la serata, Sara Galimberti che ha presentato in anteprima la canzone “Siamo noi quei fiori rari”, scritta con il Direttore Musicale del Festival TSN, il maestro Vince Tempera. Successivamente, Cecile si è esibita con il brano di denuncia di Sanremo Giovani 2016, “N.E.G.R.A” e, direttamente da X Factor, Enrica Tara ha cantato “I Found You” scritto dal suo giudice Skin.
Il cinema è stato il vero protagonista della serata, con la madrina dell’evento, Roberta Giarrusso e il padrino Giorgio Borghetti, volti della nona edizione del Festival TSN. Riconoscimenti esclusivi sono stati assegnati per l’impegno sociale a registi e attori della storia del cinema italiano: Enrico Brignano ha intrattenuto il pubblico per la consegna del “Premio Sorriso diverso alla regia” a Giulio Base, attualmente nei cinema con il film “La coppia dei campioni”; è poi salita sul palco l’attrice protagonista del film e compagna di Brignano, Flora Canto. Maurizio Mattioli ha consegnato all’amico di sempre, grande regista e narratore del cinema italiano, Enrico Vanzina, il “Premio alla carriera”. Leopoldo Mastelloni ha consegnato all’attrice Silvia D’Amico il “Premio migliore attrice esordiente”.
Tuttavia, i veri protagonisti della serata sono stati i registi finalisti, presenti con i loro cortometraggi durante la rassegna cinematografica delle due giornate alla Casa del Cinema della IX edizione del Festival Tulipani di Seta Nera. Il Premio assegnato dalla Giuria di VariEtà TSN 2016 è stato vinto da “Hey You!” di Maria Rosaria Omaggio: salita sul palco per la consegna del premio insieme alla vincitrice come migliore attrice protagonista per il corto “L’amante di Sjogren”, Daniela Poggi.
In questa edizione del Festival, la Iannone, presidente di giuria di VariEtà, che nelle scorse edizioni è stata presidente della giuria tecnica, ha passato con gioia tale incarico alla grande regista Liliana Cavani. E, supportata validamente dai suoi quattro vicari: Catello Masullo, Paola Dei, Franco Mariotti, Massimo Nardin e dal segretario Francesca Peschiaroli, ha sostanziato il vero significato della giuria di “VariEtà”, un gioco di parole che ha un significato profondo. Varietà, un incontro e una condivisione tra diverse generazioni, varie età e professioni che collegano la cultura all’impegno sociale: dal sociologo al docente, alla scrittrice, al poeta al volontario, agli studenti universitari, al nobile mecenate, al sacerdote che vive di sociale all’esperto cinematografico.
Una giuria speciale, composta da centocinquanta persone che hanno valutato l’impatto della comunicazione artistica sociale cinematografica.
Un eccezionale lavoro quindi del “grande esercito” della giuria di VariEtà. Qualche nome? Lia Viola Catalano scrittrice e psichiatra; Monsignor Don Luigi Casolini di Sersale, il barone Fabrizio Mechi di Salle; la ballerina scenografa e coreografa di tango argentino Stefania Corradetti; Fabia Baldi docente e poetessa; Camilla Nata conduttrice Rai della Vita in Diretta; Daniele Romano giornalista e sociologo; Nino Lopresti magistrato; Rita Giancola insegnante di recitazione; Tiziana Stallone presidente EMPAB; Rossella Smiraglia giornalista; Paola Bassi pres. microcredito ai paesi del terzo mondo; Simone Emiliani esperto di documentari e cortometraggi. Tutti veramente eccezionali.
Il premio della “Sezione speciale: Sorriso dell’Infanzia” va a “Ho appena fatto