Milano,
11 luglio 2016 – Fin dal suo esordio nel 1955 “l’Espresso” scelse come
segno distintivo l’immagine – ingrandita, enfatizzata, esaltata,
comunque d’autore – quasi a voler dire: di ogni avvenimento le firme di
questo settimanale vi daranno un diverso punto di vista, illumineranno
un dettaglio, forniranno un’interpretazione nuova. In più di
sessant’anni di vita nell’archivio de “l’Espresso” è rimasto il meglio
della fotografia italiana e internazionale. Oggi una larga selezione di
quelle fotografie vengono esposte al pubblico, in un percorso tematico a
sottolineare momenti diversi della storia italiana.
“La
mostra dedicata ai sessant’anni di vita dell’Espresso rappresenta
un’occasione unica per celebrare una voce imprescindibile del
giornalismo italiano – ha dichiarato l’Assessore alla Cultura Filippo
Del Corno – e illustra la capacità del glorioso settimanale di
raccontare gli avvenimenti, le trasformazioni sociali e di costume e i
protagonisti che hanno fatto la storia del nostro Paese.
Il
focus speciale della mostra di Palazzo Reale dedicato a Milano
suggella, con straordinarie immagini d’archivio, la vicinanza
dell’Espresso alla nostra città e alla sua storia.”
Dagli
anni del boom economico a quelli della contestazione giovanile ed
operaia; dalla caduta del muro di Berlino ai muri di oggi; dai misteri
agli scandali, alla grande stagione di “mani pulite” sino ad arrivare
alle mafie di ieri e di oggi.
Ma
non solo. Le testimonianze sulle battaglie per i diritti civili e per
la tutela dell’ambiente: ogni fotografia è un programma culturale e
politico, a volte compiuto, sovente disatteso.
Oggi
per l’esposizione a Palazzo Reale, abbiamo aggiunto una sezione
dedicata interamente a Milano Capitale, un viaggio attraverso i nomi che
l’hanno fatta grande in una evoluzione culturale, politica, sociale ed
urbanistica a partire dagli anni Cinquanta sino al successo dell’Expo di
Giuseppe Sala e Giuliano Pisapia.
Saranno
esposte circa 450 immagini – molte originali ed esclusive – scattate da
maestri della fotografia e notissimi reporter: da Mauro Vallinotto a
Gilles Caron, da Letizia Battaglia a Nick Ut; e poi Uliano Lucas,
Massimo Vergari, Angelo Palma, Franco Zecchin, e le firme di vecchie
agenzie scomparse come Sygma, Gamma, Grazia Neri o ancora attivissime
come Magnum, Contact Press, Agence VU.
Sarà
possibile rivedere, riemerse dagli archivi, foto storiche stampate
appositamente per il settimanale, come quelle di Dana Stone, grande
reporter di guerra, ucciso a 32 anni dai khmer rossi dopo aver
documentato gli orrori del Vietnam e della Cambogia; il “dietro le
quinte” del cinema italiano degli anni Sessanta; quelle più recenti
scattate da Massimo Sestini nel mare di Lampedusa, da Alex Majoli subito
dopo la strage del Bataclan e da Andrea Jemolo per l’Expo di Milano; o
ancora i grandi servizi dei giovani fotografi che oggi lavorano per
“l’Espresso” come Paolo Pellegrin, il premio Pulitzer Manu Brabo, Fabio
Bucciarelli, Simone Donati, Gianni Cipriano.
La mostra resterà aperta al pubblico dal 12 luglio all’11 settembre 2016
Ingresso gratuito
Orari:
lunedì 14.30 – 19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30 – 19.30
giovedì e sabato 9.30 – 22.30. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura
Info:
http://www.palazzorealemilano.it
http://www.facebook.com/palazzorealemilano