Ha chiuso in bellezza la mostra al Palazzo dei Priori di Fermo “L’anello
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di Cupra. Icone della femminilità dalla preistoria a Rubens, da Van Gogh ai contemporanei”, promossa dal Comune di Fermo con la curatela di Marcello Smarrelli. Quasi 12.000 visitatori sono venuti ad ammirare le opere di grandi artisti italiani e internazionali, tra cui Rubens, Hayez, Van Gogh, Segantini, Previati, Vezzoli e Beecroft, esposte all’interno di un sorprendente percorso scenografico. L’esposizione, oltre a un importante nucleo di opere in prestito dalla Galleria d’Arte Moderna di Milano, ha attinto alle collezioni pubbliche e private di Fermo e del suo territorio, nell’ottica di valorizzazione del ricco patrimonio culturale delle Marche. Numeri importanti di visitatori, quindi, che registrano il doppio delle presenze nel circuito museale rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a testimoniare la felice riuscita del progetto.
“La mostra ‘L’anello di Cupra’ si colloca fra gli eventi espositivi di maggior successo degli ultimi dieci anni per la Città di Fermo, in quanto ha visto la presenza in tre mesi di esposizione di ben circa 12 mila visitatori ammirare le opere esposte. Un successo record visto il rapporto fra numero di presenze e durata della mostra”.
È quanto dichiarato dal Sindaco e dal vice Sindaco e assessore alla cultura di Fermo, rispettivamente Paolo Calcinaro e Francesco Trasatti, nel tracciare un bilancio della mostra che, apertasi a fine luglio, si è chiusa lo scorso 23 ottobre a Palazzo dei Priori di Fermo.
Tanti gli appuntamenti che hanno animato la mostra nei tre mesi di apertura, con grande partecipazione di pubblico: aperture straordinarie dedicate ai residenti fermani, attività didattiche rivolte alle scuole (a cui hanno aderito anche classi di fuori provincia), visite guidate nei fine settimana, aperture notturne i giovedì di agosto e in occasione della settimana di Ferragosto, visite sensoriali per la Giornata Europea del Patrimonio e la Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo.
Grande il coinvolgimento anche nei canali dei social network, con molti commenti positivi, foto pubblicate dai visitatori sui propri profili e l’adesione agli eventi di promozione, in particolare il contest su Instagram e l’Instameet.
Rispetto ai dati di successo, da segnalare il significativo interesse alla mostra da parte del pubblico più giovane. Per loro e per tutti gli appassionati di social media è stato ideato un gadget speciale omaggiato con il biglietto d’ingresso: l’anellone a sei nodi, simbolo della mostra, in versione cartonata, con il quale i visitatori hanno potuto scattare foto in mostra da condividere sui propri profili.
Rilevante, infine, il numero dei cataloghi di mostra acquistati dai visitatori, desiderosi di approfondire la conoscenza delle splendide opere esposte.
Il progetto della mostra si è concentrato in particolar modo su una domanda emblematica. Esiste la figura di una Grande Madre, di una Grande Dea che attraversa il tempo e la storia, o dovremmo parlare piuttosto di numerose divinità femminili, ciascuna Grande, distinta dalle altre, con specifiche qualità e attributi?
“L’anello di Cupra” ha messo in luce figure, emblemi e modelli di femminilità ognuno caratterizzato da un’idea di unicità e non convenzionalità, in una visione trasversale che ha abbracciato tutte le epoche: la dea progenitrice, la vergine, la santa, la prostituta, la profetessa, la regina, la femme fatale, l’eroina, la madre…
La mostra è stata realizzata con il contributo della Regione Marche e della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, mentre la produzione è stata affidata a Sistema Museo. Partner tecnico è stato DACA Vetrine d’Autore.
www.sistemamuseo.it