Albi_cathedrale_Credit Ville Albi |
Scoprire Albi significa adottare,
per qualche ora, per un giorno o un periodo
più lungo, un ritmo di visita rilassato
in un ambiente privilegiato.
Qui, il patrimonio si scopre percorrendo
le strade del centro storico a piedi,
in trenino o navigando il fi ume a bordo
di una gabarre (tipica imbarcazione a
fondo piatto): la Cattedrale di Santa Cecilia,
il Palazzo della Berbie, il Pont-Vieux,
la Collegiata di Saint-Salvi… i numerosi
musei e i tanti monumenti emblematici
della Cittadella episcopale, classifi cata
patrimonio dell’UNESCO.
Escludendo Parigi, Albi è l’unica città
francese iscritta in due liste distinte
dell’UNESCO: il Patrimonio mondiale
e la Memoria del mondo.
Lasciatevi incantare dallo «spirito del sud»:
le terrazze assolate dei caffè e dei
ristoranti, gli spettacoli di strada in estate,
il colorito mercato del «territorio»,
le passeggiate lungo le rive del Tarn e
il mercatino antiquario del sabato,
paradiso dei cacciatori di occasioni!
__________Un po’di storia sulla città di Albi
Arroccato su un promontorio attraversato dal Tarn, il primo
insediamento di Albi, noto come «Casteviel», è popolato
sin dalla preistoria. Nell’Alto Medioevo viene trasformato
in una piazzaforte racchiusa da bastioni. Nel XIII secolo,
mentre il Sud della Francia è dilaniato dalla Crociata contro
gli Albigesi, Albi supera questo periodo quasi indenne,
rimanendo fedele alla Chiesa cattolica. Nel 1282, i vescovi,
diventati signori della città, fanno erigere una cattedrale
dallo stile austero, simbolo del loro potere e della vittoria
sull’eresia catara.
La vita culturale e intellettuale è molto fl orida, anche per
la presenza dello scriptorium e della biblioteca capitolare,
in cui è conservata la Mappa Mundi (VIII secolo). Questa è
la mappa più antica del mondo, anch’essa nella lista della
Memoria del Mondo dell’UNESCO.
A partire dal XV secolo, Albi attraversa un periodo fi orente
grazie al commercio dello zafferano e soprattutto del guado
(Isatis tintoria), la pianta da cui si ricava un’intensa tintura
blu. Così arricchita, la città si sviluppa e vengono costruiti
bellissimi hotel rinascimentali. Nel XIX e XX secolo, Albi
entra in un periodo di industrializzazione, con lo sviluppo
dell’industria molitoria e metallurgica, ma anche di pastifi ci
e cappellifi ci. Nel 1895, grazie alla prossimità delle miniere
di carbone di Cagnac-Carmaux, nasce la vetreria operaia,
iniziativa dei vetrai in sciopero sostenuti da Jean Jaurès.
_________La Città Episcopale di Albi
Dalla riva destra del Tarn la vista di Albi affacciata sul
fi ume è spettacolare. La Città episcopale ha conservato
il suo aspetto antico contrassegnato dal Pont-vieux,
dalle fortificazioni che costeggiano il corso d’acqua,
dal torrione del palazzo della Berbie, dalle terrazze
fi orite e dalla possente Cattedrale che la domina.
Due edifi ci eccezionali segnano il «paesaggio urbano»:
la cattedrale di Sainte-Cécile e il palazzo della Barbie,
antica sede vescovile sono il simbolo del potere spirituale
e temporale esercitato dal vescovo in epoca medievale.
Il complesso vescovile è incastonato in un insieme di
quartieri caratterizzati da un agglomerato di abitazioni
ricche o modeste, di chiese e altri edifi ci dai quali
spuntano campanili, torri e guglie.
::::::::::La cattedrale Sainte-Cécile
Place Sainte-Cécile
T/ 33 (0)5 63 43 23 43
www.cathedrale-albi.com
La Cattedrale di Santa Cecilia. È il monumento simbolo
della città di Albi. Costruita a partire dal 1282,
questa imponente cattedrale è un capolavorodel
gotico meridionale, arte militante concepita contro
l’eresia catara per affermare il potere della Chiesa
Cattolica. Roccaforte all’esterno, sontuoso palazzo
all’interno: superato il portale, si scopre una
meravigliosa decorazione, dominata dal Giudizio
Universale del Medioevo (XV secolo), dallo jubé con
la cinta del grande coro (XV secolo) e dagli affreschi
del XVI secolo. Oltre 18.500 m² di superfi ci dipinte!
___________Il Palazzo della Berbie
Eretto nel XIII secolo, il Palazzo della Berbie è uno
dei monumenti più importanti della Città episcopale
e divenuto, dal 1922, il sorprendente scrigno delle
opere del pittore albigese Henri de Toulouse-Lautrec.
Questa fortezza di architettura militare (che prende
il nome dall’occitano «Bisbia» che signifi ca «vescovado
»), è stata costruita in più fasi fra il XIII e il XVIII
secolo. Ilpalazzoèdispostointornoauncortiled’onore
racchiuso da mura imponenti. Nel corso dei secoli, è
stato trasformato in palazzo di interesse storico-artistico.
_________Il museo
Toulouse-Lautrec
Palais de la Berbie 81000 Albi
T/ 33 (0)5 63 49 48 70
www.musee-toulouse-lautrec.com
Visitate la più importante
collezione pubblica dedicata a
Enrico di Toulouse-Lautrec
Il percorso di visita del museo segue un fi lo cronologico
e tematico, cominciando con i quadri della
gioventù dell’artista fi no alle sue opere tardive,
con sale dedicate ai momenti salienti: i ritratti
più celebri del pittore; le case chiuse, il mondo
femminile di cui Lautrec coglie con pudore i gesti
semplici e intimi; le stelle della notte parigina e
l’insieme di manifesti dalle immagini iconiche.
——-Collezione d’arte moderna della
prima metà del XX secolo
Opere di amici e contemporanei di Toulouse-Lautrec,
come Emile Bernard (1868-1941), Maurice Denis
(1870-1943) e Pierre Bonnard (1867-1947), oltre a
un folto gruppo di pittori della «Realtà poetica», una
cerchia informale che sosteneva il ritorno alla
raffi gurazione colorista e i cui lavori rifl ettono il
gusto artistico dell’epoca.
Le opere d’arte antica sono esposte nelle sale
cerimoniali del palazzo (Guardi 1712-1793, Georges
de La Tour 1593-1652), mentre le gallerie evocano
la storia del monumento edifi cato dai vescovi nel
XIII secolo e della Cittadella episcopale di Albi
classificata Patrimonio mondiale.
Informazioni
T/ 00 33 (0)5 63 36 36 00
www.albi-tourisme.fr
www.france.fr