È l’artista capace di scombinare opera dopo opera tutte le regole
dell’arte contemporanea
Arriva al cinema
L’UOMO CHE RUBÒ BANKSY
Il Fantasma dell’arte contemporanea
Dopo il successo del Tribeca Film Festival, arriva nelle sale italiane
solo l’11 e 12 dicembre
il film evento narrato da Iggy Pop
su uno dei più grandi esponenti della Street Art
In anteprima italiana al Torino Film Festival, nella sezione Festa Mobile,
lunedì 26 novembre
TRAILER:https://youtu.be/Ni_ny4POX7A
È
il 2007. Banksy e la sua squadra si introducono nei territori occupati e
firmano a modo loro case e muri di cinta. I palestinesi però non
gradiscono. Il murale del soldato israeliano che chiede i documenti
all’asino li manda su tutte le furie: passi l’essersi introdotto nei
territori e l’aver agito senza nemmeno presentarsi alla comunità, ma
essere dipinti come asini davanti al resto del mondo è davvero troppo. A
vendicare l’affronto con un occhio al bilancio ci pensano un
imprenditore locale, Maikel Canawati, e soprattutto Walid, palestrato
taxista del posto. Con un flessibile ad acqua e l’aiuto della comunità,
Walid decide di tagliare il muro della discordia. Obiettivo dichiarato:
rivenderlo al maggior offerente.
È da qui che prende il via L’UOMO CHE RUBÒ BANKSY di Marco Proserpio narrato da Iggy Pop che arriverà al cinema solo l’11 e 12 dicembre (elenco delle sale a breve su www.nexodigital.it)
nell’ambito del progetto della Grande Arte al Cinema. Il film, che sarà
presentato in anteprima al Torino Film Festival, nella sezione Festa
Mobile, il prossimo 26 novembre, racconta la storia dello sguardo
palestinese su un’arte di strada di matrice occidentale e sui messaggi
che la Street Art veicola sul muro che separa Israele dalla West Bank.
Ma è anche il racconto della nascita di un mercato parallelo, tanto
illegale quanto spettacolare, di opere di Street Art prelevate dalla
strada senza il consenso degli artisti.
Sono
passati sette anni da allora e l’asta per quel pezzo di muro non si è
ancora conclusa: per oltre centomila dollari una tonnellata di muro di
uno degli artisti più celebri è stata trasferita in Scandinavia e ora
pensa a volare oltreoceano. Partendo da alcuni casi concreti di opere
finite sul mercato all’insaputa dei loro autori, L’UOMO CHE RUBÒ BANKSY affronta
tematiche di attualità legate alla comparsa della speculazione nel
mercato della Street Art, al diritto d’autore, al confronto tra culture
diverse in un’ottica post-coloniale e al recupero di opere percepite
come delle vere e proprie sfide tecnologiche anche da restauratori
specializzati nello stacco di affreschi rinascimentali.
Il
film evento alterna riprese fatte in strada in diversi paesi e
interviste ad esperti –giornalisti, professori universitari, galleristi,
avvocati– e a personaggi chiave del mercato parallelo della Street Art.
Una testimonianza straordinaria che dà voce, per la prima volta, a
Walid, lasciandogli la possibilità di spiegare la sua scelta di segare,
per venderli, i muri offerti da Banksy al popolo palestinese, lasciando
decidere al pubblico chi sono i buoni e i cattivi in questa storia,
perché, come spesso accade, anche qui è solo una questione di punti di
vista.
L’UOMO CHE RUBÒ BANKSY di
Marco Proserpio, con musica originale di Federico Dragogna, Victor
Kwality e Matteo Pansana, è prodotto da Marco Proserpio in
collaborazione con Rai Cinema e arriverà nelle sale cinematografiche
distribuito da Nexo Digital. La colonna sonora è distribuita da C.A.M.
Creazioni Artistiche Musicali S.r.l. una Società del gruppo Sugar.
La
Grande Arte al Cinema è un progetto originale esclusivo di Nexo
Digital. Per la stagione 2018 è distribuito in collaborazione con i
media partner Radio Capital, Sky Arte e MYmovies.it.
Progetto Scuole
Tutti i titoli della Grande Arte al Cinema possono essere richiesti anche per speciali matinée al cinema dedicate alle scuole. Per prenotazioni: Maria Chiara Buongiorno, progetto.scuole@nexodigital.it,
Tel 02 805 1633