Antigone di Sofocle – Dal 22 al 27 gennaio 2019 – Milano – Teatro Studio Melato

Dopo
Sogno
di una notte di mezza estate

di Shakespeare, torna al Piccolo – al Teatro Studio dal
22 al
27 gennaio – in un nuovo spettacolo,
Antigone
di Sofocle, la Compagnia, diretta da Giuseppe Scutellà, in cui
recitano giovani detenuti dell’Istituto Penale Minorile Cesare
Beccaria di Milano con gli attori della Compagnia Puntozero.

Scritta
da Sofocle nel 442 a.C. circa,
Antigone
colpisce per l’incredibile attualità dei temi, celebrazione
dell’umana pietà di una donna, Antigone, che
contravviene a rischio della vita all’intimidazione di Creonte,
re di Tebe, per impedire la sepoltura del fratello Polinice,
considerato nemico della patria.

Lo
spettacolo ha come impetuoso protagonista il coro, vestito di teli e
cordami, che, commentando la storia, si muove su una scenografia
essenziale, come un’unica voce ed un unico corpo, in un tumulto
gestuale di passioni, con scene marziali e contorsioni corporali che,
al ritmo incalzante delle percussioni, traducono il declamato
sofocleo in un parossismo fisico di barbarica violenza.

Le
tonalità cambiano: dalle voci di imbattibili guerrieri,
intense e gioiose, a quelle di fanciulle che accompagnano Antigone
alla morte. Il coro comunica con il pubblico, lo rende partecipe
delle vicende che si svolgono sulla pedana, simbolo di Tebe: si crea
così un’atmosfera di inquietudine, in cui non si riesce
sempre a comprendere chi parli e da quale punto del palco, come se le
voci fossero un’eco lontana proveniente da antenati perduti nel
regno dell’Ade.

Lo
spettacolo offre molti spunti di riflessione nel testo e nella messa
in scena della compagnia, composta anche da giovani che la legge,
tema portante della tragedia, l’hanno vissuta letteralmente sul
proprio corpo.
Antigone
apre un dibattito moderno e intenso tra la rigida ma coerente
logicità di Creonte e il richiamo a leggi umane basate sul
senso di pietà e sull’amore. Si inserisce anche la
figura dello straniero, sentito da alcuni come pericoloso e portatore
di caos, indegno dei riti funebri, e da altri come fratello da
onorare e proteggere, almeno nella morte. Antigone lancia un grido di
ribellione, contro i poteri assoluti che non tollerano chi tenta di
cambiare e di dire la propria idea.

Diretto
dal regista Giuseppe Scutellà,
Antigone
è un lavoro corale, che unisce arte e tecnica, coinvolgendo
attori – quelli di Puntozero insieme ai giovani detenuti
dell’Istituto Penale Minorile Cesare Beccaria – ma anche
apprendisti scenografi, costumisti, attrezzisti e fonici, per i quali
lo spettacolo diventa preziosa occasione di esperienza professionale
nella prospettiva di un futuro di riscatto, attraverso il lavoro, e
di inclusione sociale.

Piccolo Teatro
Studio Melato
(Via
Rivoli, 6 – M2 Lanza)

dal 22 al 27
gennaio 2019

Antigone

di
Sofocle

traduzione
Maria Grazia Ciani

regia,
scene e luci Giuseppe Scutellà

musiche
Gianluca Messina

sound
designer Yuri Bifarella

tecnica
Giordano Brocherio, Giorgia Galizzi, Sara Mazoni, Ming Ming Zhou

con
Hazim Halagh, Hamed Khalefa, Giulia Marchesi, Giacomo Matelloni,

Lisa
Mazoni, Navira Nasim, Emilia Piz, Camilla Ponti, Sara Ruggiero,

El
Mehdi Saa, Enea Scutellà, Alex Simbana, Kristjan Sefgjini,
Sarah Sogaro

produzione
Puntozero, Istituto Penale Minorile Cesare Beccaria

con
il contributo di MIBAC_Migrarti2018, Fondazione Alta Mane Italia,
Fondazione Cariplo,

Fondazione
Marazzina, Fondo Beneficenza Intesa Sanpaolo

Età
consigliata: da 12 anni

Orari: martedì
e sabato, ore 19.30; giovedì, ore 10.30 e 19.30; mercoledì,
ore 20.30;

venerdì,
ore 10.30 e 20.30; domenica, ore 16.

Durata:
un’ora e 20 minuti senza intervallo

Prezzi:
posto unico 10 euro

Informazioni
e prenotazioni 0242411889 – www.piccoloteatro.org

News,
trailer, interviste ai protagonisti su www.piccoloteatro.tv