Una giornata di festeggiamenti e iniziative, venerdì 12 aprile, segna
l’avvio delle attività ufficiali 2019 dedicate a Gaetano Donizetti,
organizzate dalla Fondazione Teatro Donizetti nell’ambito del festival
Donizetti Opera: nel pomeriggio la presentazione
di un nuovo volume donizettiano curato da Paolo Fabbri e alla sera la
“Donizetti revolution vol. 5” con Francesco Micheli.
Si comincia quindi in Casa natale (via Borgo Canale 14), dove alle ore 18 si presenta il nuovo volume
Gaetano Donizetti. Carteggi e documenti 1797-1830 a cura di
Paolo Fabbri – direttore dell’area scientifica della Fondazione – edito
dalla Fondazione Donizetti, dalla Fondazione Teatro Donizetti e
dall’Edizione Nazionale delle Opere di Gaetano Donizetti.
Una pubblicazione frutto di studi e ricerche decennali che costituisce
una base indispensabile per ogni futura ricerca relativa a Donizetti.
Alla presentazione, moderata da Livio Aragona, oltre al curatore e ai
rappresentanti della Fondazione – Giorgio Berta, Massimo Boffelli e
Francesco Micheli – parteciperanno l’assessore Nadia Ghisalberti,
Roberta Frigeni e Maria Elisabetta Manca (per le istituzioni
coinvolte che custodiscono a Bergamo le fonti donizettiane), e i
musicologi Virginio Bernardoni, Fabrizio Capitanio ed Emilio Sala.
«Nel 1948 – afferma Fabbri – Guido Zavadini pubblicava i carteggi
donizettiani nel centenario della morte del compositore: un monumento
bibliografico tuttora fondamentale. Ma a settant’anni di distanza, nuovi
criteri di edizione e d’impostazione scientifica
hanno spinto ad aggiornare e arricchire quel lavoro, ricomprendendo le
lettere emerse nel frattempo e riordinando il tutto in rigoroso ordine
cronologico. In generale, poi, tutti i testi sono stati verificati e
dotati di note esplicative più ricche e dettagliate,
con ampie citazioni delle principali fonti biografiche donizettiane.
Anche i materiali presi in considerazione sono molto maggiori: non più
solo le lettere di Donizetti o a lui dirette, ma anche quelle che
parlano di lui e i documenti che lo riguardano».
Il volume, di quasi mille pagine, copre gli anni dal 1797 al 1830, e
raccoglie complessivamente 278 documenti, di cui 83 interamente o in
gran parte inediti. Tra questi ultimi, figurano otto lettere di
Donizetti fin qui del tutto sconosciute. Ugualmente inedite
sono 15 lettere di suoi stretti familiari: del padre e del fratello
Giuseppe, o concernenti l’altro fratello, Francesco. Ne emergono nuovi
particolari biografici e professionali che riguardano direttamente
Donizetti o il contesto in cui visse e operò. A inizio
volume una Cronologia biografica realizzata sulla base di questi materiali e di ulteriori documenti.
Al Teatro Sociale, alle ore 20.30, appuntamento con la “Donizetti
Revolution vol. 5”, la presentazione-spettacolo ideata e realizzata dal
direttore artistico del festival Donizetti Opera Francesco Micheli che
illustrerà alla città il programma del 2019 con
la partecipazione del soprano Marta Torbidoni e il pianista Sem
Cerritelli.
I biglietti gratuiti sono esauriti già durante le prenotazioni online. I
fortunati che sono riusciti ad ottenerli possono presentarsi al Teatro
Sociale dalle 19.45 sino alle 20.20, termine ultimo per poter entrare
con la prenotazione; quindi potrà accedere
il pubblico senza prenotazione sino ad esaurimento dei posti
disponibili.
“Donizetti Revolution vol. 5” è la chiave migliore per aprire le porte
del festival dedicato al compositore orobico: una serata da non perdere,
per scoprire nuovi dettagli sulla vita, l’opera e la creatività di
Donizetti. Sul palco del Teatro Sociale insieme
a Francesco Micheli ci sarà il soprano Marta Torbidoni, voce fra le più
interessanti emerse in questi anni, già ospite di altre iniziative
legate al Festival e protagonista della Donizetti Night 2018 nei panni
di Anna Bolena nello spettacolo
Donizetti Tudor. La Torbidoni sarà accompagnata al pianoforte
da Sem Cerritelli e presenterà in anteprima alcune pagine dal programma
musicale del prossimo Festival. Attraverso un inedito intreccio di
musica, parole, immagini e video, il pubblico potrà
così entrare nel mondo di Donizetti scoprendo l’opera che nel 2019
compie 200 anni,
Pietro il Grande, kzar delle Russie, alcune pagine dell’Ange de Nisida, titolo che sarà messo in scena per la prima volta al mondo, e della
Lucrezia Borgia, una delle opere più amate del compositore
orobico che in autunno vedrà sul podio il direttore musicale Riccardo
Frizza impegnato nella lettura della nuova edizione critica della
partitura, realizzata in collaborazione con Ricordi.
Per informazioni e dettagli sugli spettacoli
www.gaetanodonizetti.org
www.teatrodonizetti.it
info@fondazioneteatrodonizetti.org
tel.
035.4160613