BBL Brel et Barbara ©Didier Philispart Marseille |
Va in scena giovedì 23 maggio 2019
alle 20,30, a conclusione della rassegna ModenaDanza al Teatro Comunale
Luciano Pavarotti, il Bejart Ballet di Losanna con due diverse
coreografie:
Syncope di Gil Roman e Brel et Barbara di Maurice Béjart. Syncope
è una creazione del 2010, una riflessione fisica e metafisica su un
termine dal duplice significato:
“In musica, – racconta l’autore – la sincope è un ritmo fuori tempo. In
medicina, si intende l’arresto o il rallentamento delle pulsazioni
cardiache. Cinque, dieci secondi di perdita di coscienza nei quali il
cervello può solo immaginare, inventare o rivivere,
senza limiti. Sono ricordi o immaginazione? Memoria o creazione? Dove
eravamo quando non eravamo ancora qui?”. Il secondo brano è invece una
coreografia che Béjart dedicò, nel 2001, a due mostri sacri della
canzone francese. Una riflessione sui suoi autori
e poeti ma anche un omaggio all’incontro di due personaggi ai quali il
coreografo fu vicino personalmente. Barbara in particolare era stata per
Béjart una sorella, l’amica di una vita.
“Per 35 anni, Barbara, mia amica fedele, mia sorella, mi ha detto ‘Sono la luce nera!’ e così ho creato una coreografia su
L’Aigle noir – raccontava il coreografo. Poi nel lungometraggio Je suis né à Venise
interpretava il ruolo principale, la Notte Luminosa, e Jorge Donn
era il Sole. Ho conosciuto Jacques Brel a Bruxelles dove vivevo
all’epoca con la mia compagnia in occasione di un suo spettacolo,
L’Homme de la Mancha, al Théâtre de la Monnaie. Mi diceva ‘Un giorno, faremo qualcosa con Barbara e il sottoscritto’”.
Dall’anno
della sua fondazione nel 1987 il Béjart Ballet Lausanne è un punto di
riferimento nel mondo della danza. Designato da Maurice Béjart come suo
successore, Gil Roman dirige la compagnia
dal 2007, anno della scomparsa del suo fondatore. L’intento di Maurice
Béjart è sempre stato quello di aprire il mondo della danza ad un
pubblico quanto più vasto possibile. Con questo stesso spirito, Gil
Roman e i danzatori della compagnia si esibiscono in
tutto il mondo registrando sempre il tutto esaurito anche in spazi di
notevole capienza come la Sala NHK di Tokyo, il Palazzo del Cremlino di
Mosca, il Teatro Erode Attico di Atene, il Palazzo dei Congressi di
Parigi, la pista di pattinaggio Malley a Losanna.
Dal 2007 Gil Roman porta avanti il suo lavoro di ricerca e creazione
ampliando il repertorio della compagnia, il cui fulcro è rappresentato
dall’opera di Maurice Béjart, da sue storiche coreografie come
La Sagra della primavera, Bolero, Nona Sinfonia, Le presbytère n’a rien perdu de son charme, ni le jardin de son éclat; altre coreografie sono firmate da Gil Roman, come
Piaf e Il flauto magico. Con i suoi vent’anni di carriera
da coreografo, Gil Roman ha arricchito il repertorio del Béjart Ballet
Lausanne che, su invito dello stesso Roman, negli anni ha lavorato anche
con coreografi come Alonzo King, Julio Arozarena,
Tony Fabre e Christophe Garcia. La compagnia, fedele alla sua vocazione
e all’operato di Béjart, continua ad essere un centro di produzione
creativa.
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