Sabato 10 e domenica 11 settembre in Salaborsa si terrà Manu Scribere, il primo Festival dedicato alla scrittura a mano. L’evento è stato ideato e organizzato da A.G.I., Associazione Grafologica Italiana, con la collaborazione dell’Istituto Grafologico Internazionale G. M. Moretti di Urbino e la Campagna per il Diritto di Scrivere, con il patrocinio del Comune di Bologna e della Città Metropolitana, della Regione Emilia-Romagna, della Fondazione Lucio Dalla, dell’Unicef, dell’Università degli Studi di Urbino e dell’Università degli Studi Roma Tre che ne condividono l’importante finalità di promuovere, diffondere e difendere il valore della scrittura a mano quale espressione unica e inimitabile dell’uomo. Due giornate di convegni, incontri e laboratori dedicati all’infanzia e agli adulti che esploreranno questo tema in tutte le sue dimensioni che riportano al tema centrale dell’importanza della scrittura a mano e del gesto grafico nello sviluppo dell’individuo.
Tra i numerosi relatori che parleranno di scrittura, grafologia, dell’uomo e della sua crescita individuale, di società e di scienza, sarà anche presente il professor Carlo Nofri portavoce Unesco delle Città dell’Apprendimento e promotore, insieme agli organizzatori del Festival, della candidatura della manoscrittura come Patrimonio dell’Umanità. Centrale nelle argomentazioni della candidatura è il tema che verrà trattato nell’intervento “Perdere la scrittura, perdere l’umanità” del professor Giancarlo Galeazzi, giornalista e professore emerito di Filosofia Morale presso l’Istituto Teologico Marchigiano della Pontificia Università Lateranense in cui centrale è l’idea che “la manoscrittura tende a valorizzare il carattere idiografico della persona umana e contribuisce alla autenticità della persona individuale” e come tale è “patrimonio dell’umanità e di umanità, da non disperdere ma anzi da valorizzare”.
Insieme ad A.G.I., Fondazione Lucio Dalla ha immaginato un modo inedito e inusuale per ricordare l’artista. Nell’ambito del Festival Manu Scribere, sabato 10 settembre, alle 18.30 in Salaborsa, gli esiti dell’indagine grafologica su alcuni testi scritti dall’artista in diversi momenti della propria vita verranno messi a confronto con le testimonianze di Andrea Faccani, cugino di Lucio Dalla e Presidente della Fondazione, Tobia (Umberto) Righi, a fianco di Lucio per quasi cinquanta anni, suo punto di riferimento nella vita personale e professionale, e di Red Ronnie, giornalista, critico musicale, conduttore televisivo e radiofonico legato a Lucio Dalla già dalla fine degli anni Settanta.
L’analisi della grafia di Lucio è stata condotta da Iride Conficoni, docente di Grafologia dell’età evolutiva, sugli scritti di Lucio bambino e dell’età giovanile, mentre Alessandra Cervellati, organizzatrice del Festival, ha indagato sugli scritti della maturità lavorando sul testo originale di “Caruso” e su alcune lettere che Lucio Dalla scrisse a Roberto Roversi.
Red Ronnie, Tobia Righi e Andrea Faccani si confronteranno sulle conclusioni cui le grafologhe sono giunte analizzando il tratto di Lucio dando vita ad un talk che restituirà al pubblico un ritratto accurato della sua personalità.
La partecipazione è gratuita ma su prenotazione, per informazioni: www.manuscribere.it , www.fondazioneluciodalla.it
Sempre durante il fine settimana del 10 e 11 settembre Bologna ricorderà una delle grandi passioni di Lucio Dalla, il jazz, come testimonia la stella al centro di via Orefici dedicata all’artista. La Strada del Jazz, giunta alla dodicesima edizione, con il patrocinio della Fondazione Lucio Dalla e del Comune di Bologna presenterà in Piazza Maggiore il “Memorial Lucio Dalla Jazz”.
Il Presidente della Fondazione Lucio Dalla, Andrea Faccani, insieme al Presidente Onorario, Tobia (Umberto) Righi, sabato 10 settembre alle 17 condivideranno con tanti artisti amici di Lucio il ricordo di uno dei più innovativi e geniali artisti della musica italiana.
La partecipazione è ad ingresso libero, per informazioni: www.lastradadeljazz.it, www.fondazioneluciodalla.it, www.bolognaestate.it