Il Turco in Italia di Gioachino Rossini, diretto da Michele Spotti e diretto da Silvia Paoli, Il paese dei campanelli di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato, diretto da Fabio Luisi e diretto da Alessandro Talevi, e tre prime prime: la prima mondiale de L’Orazio in tempi moderni di Pietro Auletta, diretta da Federico Maria Sardelli e diretta da Jean Renshaw; la prima rappresentazione italiana in epoca moderna de Gli Uccellatori di Florian Leopold Gassmann, diretta da Enrico Saverio Pagano e diretta da Jean Renshaw; la prima italiana de L’adorabile Bel-Boul di Jules Massenet su libretto di Paul Poirson, diretta da Francisco Soriano e diretta da Davide Garattini.
Con 5 titoli lirici e 12 concerti e recital sinfonici, quest’anno il 49° Festival della Valle d’Itria, ambientato nello scenario barocco di Martina Franca – con vigneti, boschi e ulivi centenari della Valle d’Itria come sfondo d’eccezione – ricorda gli insegnamenti del suo fondatore, Paolo Grassi che ha voluto mettere il pubblico, attraverso la risata e l’ironia, di fronte ai meccanismi sociali che nascondono la verità, la consapevolezza della realtà e della storia.
Il Presidente della Fondazione Paolo Grassi dal 2023, Michele Punzi afferma: «In un anno così difficile segnato dalla triste scomparsa del Presidente Franco Punzi , siamo orgogliosi di presentare un programma di alto profilo che abbraccia perfettamente lo spirito del fondatore del Festival e dei suoi successori. Cercheremo di guardare al nostro 50° anniversario nel 2024 con ottimismo e con i nostri recenti traguardi – come il Premio Abbiati della Critica Musicale Italiana ricevuto da Leila Fteita per la sua scenografia di Le Joueur, una nostra produzione del 2022 – ben in mente, puntando a nuove vette di eccellenza».
«Il programma di quest’anno è interamente dedicato al repertorio dell’opera comica e buffa – afferma il direttore artistico Sebastian F. Schwarz – le cui diverse forme sono spesso apparse nella storia dell’opera in tempi difficili di crisi radicata. Così come il contesto storico in cui è nata l’Operetta che, allo stesso modo, ha presentato una critica feroce al pubblico europeo, come a Offenbach in Francia, nelle opere della tradizione viennese e berlinese e in quelle di Ronzato e Lombardo in Italia».
Un’ulteriore fonte di interesse per un settore teatrale così rilevante sarà data dalla conferenza annuale dell’ Europäische Musiktheater-Akademie (EMA) di Vienna, che si terrà a Martina Franca il 30 e 31 luglio, nell’ambito del programma del Festival. La conferenza riunisce i più qualificati esperti, musicologi e registi teatrali internazionali per promuovere uno scambio di prospettive, idee ed esperienze, al fine di studiare l’importanza dell’operetta nel teatro contemporaneo e immaginare nuovi modi per preservare il suo ricco patrimonio culturale.
Il programma sarà arricchito da ulteriori, importanti appuntamenti. In primo luogo, il tradizionale concerto Concerto per lo spirito (24 luglio), tenuto nella Basilica di San Martino dall’ensemble barocco Modo Antiquo, diretto dallo specialista Federico Maria Sardelli con un repertorio dedicato a Haendel, Corelli e Vivaldi. Il tradizionale concerto sinfonico seguirà il 29 luglio presenta l’Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari diretta dall’astro nascente Diego Ceretta, pluripremiato al concorso Premio Cantelli 2020 e ospite al Rossini Opera Festival 2023 e al Teatro Comunale di Bologna quest’anno.
Il programma sarà completato dagli acclamati tre concerti pomeridiani Concerti del Sorbetto (22, 29 luglio e 5 agosto), che si svolgeranno nella cornice barocca del Chiostro di San Domenico.
Il Festival proporrà una serie di eventi diffusi su tutto il territorio, tra cui il ciclo Il canto degli Ulivi con quattro concerti sotto gli ulivi centenari delle più belle masserie (N.d.T. antichi agriturismi) – in Valle (21, 23, 27, 31 luglio). Tali appuntamenti musicali presenteranno l’esibizione dei giovani cantanti dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti” che interpretano arie del repertorio operistico buffa.
Dopo l’acclamata serie di eventi Opera al cinema dell’edizione 2022, il Festival continua la sua celebrazione del connubio musica e film con la proiezione del film La vedova allegra, ispirato all’operetta di Franz Léhar, forse il più popolare di tutti, partecipando all’antologia comica di questa nuova edizione.
Il Festival conferma anche il concerto per i premi “Premio alla carriera” de L’Opera International Magazine, assegnato quest’anno al baritono Marco Filippo Romano. Il programma della serata si intitola Lo buffo, co na smorfia e propone un viaggio attraverso il Settecento napoletano, svelando i protagonisti dietro le maschere, le loro storie, le emozioni che provano.
L’edizione 2023 inaugura il primo concerto dell’ensemble Banda Musicale dell’Aeronautica Militare in occasione del centenario dell’Aeronautica Militare in programma il 3 agosto nella sala di Palazzo Ducale.