Ora Fabio De Vincente e ALYOSHA sono a Kiev, nonostante i giornalieri bombardamenti, per la promozione del brano nelle maggiori trasmissioni tv, radio e media nazionali e sono ospiti dei maggiori influencer del paese.
Un canzone unica nel suo genere data la particolarità del duetto tra una cantautrice ucraina ed un cantautore Italiano in questo preciso momento storico. Un brano intenso e profondo che parla di salvezza in questo periodo di guerra che l’Ucraina e non solo stanno vivendo.
Il brano è nato una notte durante il lock down del 2020 mentre Fabio stava attraversando un periodo difficile della sua vita. L’opera è rimasta nel cassetto fino a gennaio 2023 quando il cantautore ha deciso di contattare ALYOSHA (Olena Topolia), una delle cantanti Ucraine più famose e apprezzate nel mondo, per proporle una collaborazione. Dato che la canzone non aveva ritornelli, ma solo un coro, è stato quello lo spazio in cui si è insediata la creatività di ALYOSHA, la quale ha scritto il testo e la melodia dei ritornelli nella sua lingua madre.
«Ho scritto ad ALYOSHA perché a questa canzone mancava proprio lei. Conoscevo il suo valore artistico e sentivo che era molto vicina al mio stile. Parliamo la stessa lingua dell’anima.» Fabio De Vincente
«Il contenuto della canzone mi è sembrato molto importante e vicino. Nei ritornelli, ho metaforicamente controbilanciato le manifestazioni egoistiche, il cui simbolo è la Torre di Babele.» Alyosha
Il brano è stato prodotto da Fabio De Vincente con Luca “Vicio” Vicini (bassista dei Subsonica e produttore musicale), gli archi eseguiti da Simone Rossetti Bazzaro (violinista di Zucchero e molti altri) e masterizzato da Giovanni Versari (vincitore di un Grammy).
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Radio date: 19 gennaio 2024