Nell’alessandrino, lì dove termina la Pianura Padana per dare spazio a colline e vigneti, proprio al confine con l’astigiano, troviamo Bergamasco, crocevia ideale al centro dei territori del fiume Belbo: tra turismo lento, memorie cinematografiche e ricchezze enogastronomiche, un borgo da riscoprire percorrendo l’antica via commerciale che univa Alto e Basso Monferrato.
Un’antica via commerciale, trasformata in un sentiero escursionistico per chi vuole andare alla riscoperta delle ricchezze del territorio dell’alessandrino: è la Strada Franca del Monferrato, inserita tra i “Luoghi del Cuore” del Fai. La nascita di questo percorso risale al XV secolo, quando rappresentava un’importante via commerciale per lo scambio di merci tra la Liguria (pesce, olio, sale) e il Monferrato (riso, grano e formaggi) e, dati gli ottimi rapporti tra Mantova e Milano, era stata appunto definita “franca”, ovvero libera da gabelle per le merci che vi transitavano.
Qui si trova Bergamasco, uno dei dieci comuni (insieme a Cassine, Gamalero, Carentino, Oviglio, Masio, Quattordio, Felizzano, Fubine Monferrato e Altavilla Monferrato) che si sono uniti per promuovere la riscoperta di questo percorso, oggi sentiero escursionistico e turistico di 55 km, percorribile a piedi, in bicicletta, con e-bike, a cavallo o in moto: destinazione perfetta per un turismo lento e contemplativo, all’insegna della cultura, della natura e dell’enogastronomia.
Bergamasco, tra Cesare Pavese e lo spaghetti western
Una corsa in autostrada e un piacevole tratto aperto di strada, nel verde delle colline sul limitare del territorio alessandrino che confina con Asti e si arriva a Bergamasco, la Porta dell’Alto Monferrato, tra le Valli Tanaro e Belbo: un borgo con meno di mille abitanti, incastonato nel verde della zona più autentica del Monferrato, quella a sud, che ha fatto da sfondo al romanzo La Luna e i falò di Cesare Pavese e che, nel tempo, ha saputo conservare la genuinità e la riservatezza di un tempo.
A pochissimi chilometri da Mombaruzzo, il paese noto per gli amaretti e molte altre dolci specialità, e a ridosso del più noto territorio dell’astigiano, Bergamasco vanta un patrimonio storico importante: da non perdere il sarcofago romano (II secolo), custodito presso il Palazzo Comunale, la chiesetta romanica di San Pietro (XV secolo) e il Castello Marchionale, fatto costruire dal Marchese Francesco Moscheni (feudatario dei Gonzaga Nevers) nel 1662, che ancora oggi appartiene alla vedova dello scenografo e costumista Carlo Leva, originario di Bergamasco e scomparso nel 2020. Nel castello, sorta di casa-museo visitabile su richiesta, si trovano molti cimeli dei film del noto scenografo Carlo Leva, frutto della sua collaborazione con registi del calibro di Sergio Leone (con cui ha lavorato ne Il buono, il brutto, il cattivo e in C’era una volta il West), Claude Chabrol, Alberto Bevilacqua e Dario Argento.
Tartufo e dintorni
Tra gli appuntamenti golosi da non perdere a Bergamasco spicca la Festa del Tartufo, ogni seconda domenica di ottobre: un evento dal sapore antico, dove è possibile vincere in una riffa salumi e pollame, gustare i vini locali in mezzo a trattori e attrezzi da lavoro, assaggiando il celebre tarfufo bianco di queste zone. Per una degustazione di specialità del territorio, l’indirizzo da non perdere è la S.O.M.S. di Bergamasco: trattoria trionfo della cucina casalinga, tra agnolotti del plin al sugo d’arrosto, peperoni con bagna cauda e battuta di fassona.
In the Alessandria area, where the Po Valley ends to make room for hills and vineyards, and right on the border with the Asti region, lies Bergamasco, an ideal crossroads at the center of the territories of the Belbo river. It is a village to rediscover, with slow tourism, cinematic memories, and gastronomic wealth, traversing the ancient trade route that connected Upper and Lower Monferrato.
An ancient trade route, now a hiking trail for those who wish to rediscover the riches of the Alessandria territory, is the Strada Franca del Monferrato, listed among the Fai’s “Places of the Heart.” This trail dates back to the 15th century when it was an important trade route for exchanging goods between Liguria (fish, oil, salt) and Monferrato (rice, grain, and cheese). Given the excellent relations between Mantua and Milan, it was termed “franca,” meaning free from tolls for goods in transit.
Here, you’ll find Bergamasco, one of ten municipalities (along with Cassine, Gamalero, Carentino, Oviglio, Masio, Quattordio, Felizzano, Fubine Monferrato, and Altavilla Monferrato) that have joined forces to promote the rediscovery of this route. Today, it is a 55 km hiking and tourist trail, accessible on foot, by bicycle, e-bike, horseback, or motorcycle, making it a perfect destination for slow and contemplative tourism, rich in culture, nature, and food and wine.
Bergamasco, between Cesare Pavese and Spaghetti Western
A drive on the highway and a pleasant open road stretch through the green hills on the edge of the Alessandria territory bordering Asti leads to Bergamasco, the Gateway to Upper Monferrato, between the Tanaro and Belbo Valleys. It’s a village with fewer than a thousand inhabitants, nestled in the green of the most authentic part of Monferrato in the south, which provided the backdrop for Cesare Pavese’s novel “The Moon and the Bonfires” and has maintained the genuineness and privacy of yesteryear.
Just a few kilometers from Mombaruzzo, known for its amaretti and many other sweet specialties, and close to the more famous Asti region, Bergamasco boasts significant historical heritage. Not to be missed are the Roman sarcophagus (2nd century) at the Town Hall, the Romanesque church of San Pietro (15th century), and the Marchional Castle, built by Marquis Francesco Moscheni (a vassal of the Gonzaga Nevers) in 1662, which still belongs to the widow of stage designer and costume designer Carlo Leva, a native of Bergamasco who passed away in 2020. In the castle, a kind of house-museum open by request, you can find many memorabilia from the films of the renowned stage designer Carlo Leva, resulting from his collaboration with directors such as Sergio Leone (with whom he worked on “The Good, the Bad and the Ugly” and “Once Upon a Time in the West”), Claude Chabrol, Alberto Bevilacqua, and Dario Argento.
Truffle and Surroundings
Among the delicious events not to be missed in Bergamasco is the Truffle Festival, every second Sunday of October: an event with an ancient flavor, where you can win salami and poultry in a raffle, taste local wines among tractors and farm tools, and sample the famous white truffle of the area. For a tasting of local specialties, the place to go is the S.O.M.S. of Bergamasco: a trattoria triumph of home cooking, with dishes such as ‘agnolotti del plin’ with roast sauce, bell peppers with ‘bagna cauda’, and ‘battuta di fassona’.