
Sono oggi 16 i siti riconosciuti con vari titoli dall’Unesco in Emilia-Romagna – Ci sono 6 realtà di sfolgorante bellezza dichiarate Patrimonio dell’Umanità: Bologna, Ravenna, Ferrara, Modena, la Foresta integrale di Sasso Fratino (FC) e ora il sito seriale dei Gessi dell’Appennino Emiliano-Romagnolo – A questi si aggiungono altri 10 riconoscimenti Unesco: a Parma, Modena, Bologna, Casalecchio di Reno (Bo), Faenza (Ra), Cesena (FC), Appennino Tosco Emiliano, Grande Po, Parco Regionale del Delta del Po (Fe) www.unesco.it
Nel 2025 si celebrano i 30 anni dalla nomina di Ferrara, Città del Rinascimento, come Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco, e gli 80 anni dalla nascita dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, fondata ufficialmente il 16 novembre del 1945.
Ad oggi, oltre a Ferrara, altri 15 luoghi di sfolgorante bellezza presenti in Emilia-Romagna sono stati riconosciuti dall’Unesco. La Regione conta 6 realtà Patrimonio Mondiale dell’Umanità: Bologna, Ravenna, Ferrara, Modena, la Foresta integrale di Sasso Fratino (FC) e il sito seriale dei Gessi dell’Appennino Emiliano-Romagnolo (Reggio Emilia, Bologna, Ravenna, Rimini). A questi si aggiungono altri dieci riconoscimenti Unesco che riguardano più territori: Biosfera MaB Unesco Po Grande (Piacenza, Parma, Reggio Emilia); Parma Citta Creativa della Gastronomia; Modena Città Creativa; Riserva MAB Unesco dell’Appennino Tosco Emiliano (Parma, Reggio Emilia e Modena); Abbazia di Santa Cecilia a Bologna; Chiusa di Casalecchio di Reno (Bo); Bologna Città Creativa della Musica; Riserva MAB Unesco del Parco Delta del Po (Fe); Museo delle Ceramiche a Faenza (Ra); Biblioteca Malatestiana a Cesena (FC). In questo momento in cammino per il riconoscimento ci sono la Via Francigena, Castrocaro (FC) insieme alla città fortificata rinascimentale di Terra del Sole, e il Liscio che, con la candidatura da parte della Regione Emilia-Romagna, sta proseguendo la strada per avere un suo posto nella lista del Patrimonio Immateriale dell’Umanità Unesco. A fine gennaio sono stati candidati anche due storici teatri della Regione, il Teatro Goldoni di Bagnacavallo (Ra) e il Teatro Mariani di Sant’Agata Feltria (Rn), il teatro ligneo più antico in Italia, inaugurato nel 1605.
I sei Siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità
Dal 1995 Ferrara, città del Rinascimento, e il Delta del Po
Ferrara fu la prima città in Europa dove si realizzò il sogno umanistico della ‘città ideale’. Il progetto dava la precedenza, invece che alla bellezza dei singoli edifici, all’armonia perfetta e sublime delle prospettive, alla bellezza complessiva dell’intera città. Il centro storico ha l’impianto di “Città Ideale” rinascimentale, come aveva voluto il Duca Ercole d’Este, che chiamò a corte architetti, matematici e anche astrologi e cabalisti. Dal1999 il riconoscimento include anche il Parco del Delta del Po, patria del birdwatching, e le Delizie Estensi, circa 30 ville dove gli Este organizzavano feste e vacanze. https://www.unesco.it/it/patrimoni-unesco/siti-patrimonio-mondiale/ferrara-citta-del-rinascimento-e-il-suo-delta-del-po/
Dal 1996 Monumenti Paleocristiani di Ravenna
Il sito Unesco a Ravenna è composto di otto monumenti paleocristiani e bizantini: la Basilica di San Vitale, il Mausoleo di Galla Placidia, il Mausoleo di Teodorico, la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, Sant’Apollinare in Classe, il Battistero degli Ariani, il Battistero Neoniano e la Cappella di Sant’Andrea. Tutti straordinari. Il mausoleo di Teodorico, per esempio, costruito con blocchi di pietra d’Istria, è l’unico esempio rimasto al mondo di una tomba di re barbarico di questo periodo. Ravenna è stata anche l’ultimo rifugio di Dante Alighieri che qui è sepolto. www.unesco.it/it/patrimoni-unesco/siti-patrimonio-mondiale/monumenti-paleocristiani-di-ravenna/
Dal 1997 Modena: Cattedrale, Torre Civica e Piazza Grande
Il Duomo, candido e abbagliante, svetta in Piazza Grande a Modena. E’ uno degli esempi più alti del Romanico europeo: colonne, capitelli, bassorilievi, figure di profeti, esseri fantastici. La torre si chiama Ghirlandina per le balaustre che si attorcigliano come “ghirlande”. www.unesco.it/it/patrimoni-unesco/siti-patrimonio-mondiale/modena-cattedrale-torre-civica-e-piazza-grande/
Dal 2017 Foresta di Sasso Fratino
Circa 800 ettari di foresta, con faggete tra le più antiche d’Europa, di quasi 600 anni di età. È un territorio di altissimo pregio quello di Sasso Fratino, parte del Parco delle Foreste Casentinesi e Monte Falterona, tra Santa Sofia (FC) e Bagno di Romagna (Fc). www.patrimoniounesco.it/directory-tangibili/listing/foreste-primordiali-dei-faggi-sasso-fratino/
Dal 2021 I Portici di Bologna
Dei 62 km totali di portici bolognesi (fra centro e periferia), 12 tratti sono oggi Patrimonio Unesco: via Santa Caterina con le sue case colorate, la poesia di Piazza Santo Stefano, il monumentale Complesso del Barracano, la nobile via Galliera, il Portico del Pavaglione e Piazza Maggiore, via Zamboni nel quartiere dell’Università più antica del mondo occidentale, il Portico della Certosa, il Portico di San Luca che sale in collina, Piazza Cavour e Farini con i soffitti decorati, i Portici di Strada Maggiore, quelli del Mambo (Museo di Arte Moderna di Bologna), nel quartiere Barca, i Portici dell’edificio chiamato il Treno.
Dal 2023 I Gessi dell’Appennino emiliano romagnolo
I Gessi dell’Appennino Emiliano-Romagnolo sono presenti in 7 aree naturali e 4 province (Reggio Emilia, Bologna, Ravenna, Rimini). Si tratta di un insieme unico al mondo: un complesso di morfologie carsiche, minerali, calanchi e oltre 700 grotte. In questo contesto straordinario si trovano la grotta epigenica (cioè formata dall’azione corrosiva delle acque sotterranee nelle rocce) più lunga al mondo, 12 chilometri, (la Grotta della Spipola, nel complesso dei Gessi bolognesi, appena fuori Bologna) e quella più profonda, con 265 metri (il sistema del monte Caldina, in provincia di Reggio Emilia). Le sette aree naturali sono: l’Alta Valle Secchia (Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano nel Reggiano), la Bassa Collina Reggiana (Paesaggio Protetto della Collina Reggiana), i Gessi di Zola Predosa nel Bolognese, i Gessi Bolognesi (Parco Regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa, nel territorio di Bologna), la Vena del Gesso Romagnola (Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola nel Ravennate) infine, nell’entroterra di Rimini, gli Evaporiti di San Leo e i Gessi della Romagna Orientale (Riserva Naturale Regionale di Onferno). www.unesco.it/it/unesco-vicino-a-te/siti-patrimonio-mondiale/carsismo-nelle-evaporiti-e-grotte-dellappennino-settentrionale/
E altri dieci riconoscimenti Unesco
2005 La Biblioteca Malatestiana di Cesena (XV secolo) è stata la prima biblioteca civica in Europa, aperta cioè ai cittadini. E’ l’unica biblioteca monastica umanistica al mondo rimasta perfettamente conservata. Dal 2005 è nel Registro della Memoria del Mondo. www.unesco.it/it/news/biblioteca-malatestiana-una-storia-per-immagini/
2005 Monumento di Pace Unesco: l’Abbazia di Santa Cecilia alla Croara
In un’atmosfera mistica, l’Abbazia della Croara, dedicata a Santa Cecilia, si trova appena fuori Bologna, sulle colline di San Lazzaro di Savena. Era parte di un antico convento.
2006 Bologna Città Creative della Musica. Tra il XVII e XIX secolo, Bologna fu meta dei maggiori musicisti Mozart, Liszt, Farinelli, Rossini e Donizetti. Oggi è culla di tanti artisti e ospita luoghi prestigiosi dedicati alla musica. www.unesco.it/it/iniziative-dellunesco/citta-creative/
- La Chiusa di Casalecchio di Reno. L’Unesco l’ha dichiarata “Patrimonio messaggero di una cultura di pace a favore dei giovani”. La Chiusa è un’opera medievale idraulica. E’ nel punto, dove il fiume Reno abbandona il suo percorso naturale per entrare, forzata, in pianura. ww.parcodellachiusa.it › index.php › la-chiusa-e-il-ca…
2011 MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche, di Faenza, è Testimone Unesco di una cultura di pace. Il Museo (1908) raccoglie circa 60.000 pezzi d’arte ceramica. Sono produzioni di ogni epoca e continente, dai reperti archeologici dell’Antica Mesopotamia a quelli dei più grandi artisti contemporanei (Picasso, Matisse, Chagall). www.micfaenza.org/unesco/
2015 Parma Parma City of Gastronomy: il cuore del gusto parmigiano
È stata nominata dall’Unesco Citta Creativa della Gastronomia. Qui hanno sede l’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, Alma, la Scuola di cucina internazionale e un sistema unico di Musei del cibo. www.unesco.it/it/iniziative-dellunesco/citta-creative/
2015 La Riserva MAB Unesco dell’Appennino Tosco Emiliano. Si espande sul crinale dell’Appennino Tosco-Emiliano nei territori di Parma, Reggio Emilia e Modena. L’area ospita il 70% delle specie presenti in totale in Italia, tra cui 122 specie di uccelli, anfibi, rettili, mammiferi e pesci, oltre ad almeno 260 specie di piante acquatiche e terrestri.
2015 la Riserva MAB Unesco del Parco Delta del Po.
È la spettacolare zona in cui il Po si divide tante lingue di acqua, prima di gettarsi in mare. Un paesaggio di dune, lagune, pinete, zone umide salmastre, un’antichissima Salina. Qui vivono in libertà 360 specie di uccelli come l’airone viola e 10.000 fenicotteri rosa.
2019 Il corso del Fiume Po. Anche l’area Po Grande è ora tra le Riserve MAB Unesco. E’ la zona golenale, fra filari di pioppeti, boschi fluviali, piccole spiagge e borghi padani lungo il corso del Grande Fiume nei territori di Piacenza, Parma e Reggio Emilia.
2021 Modena Città creativa Unesco per le Media Arts. È la prima città in Italia a ricevere questo prestigioso riconoscimento mondiale. Fulcro del riconoscimento è stata la contaminazione tra generi e linguaggi culturali differenti, con progetti che riguardano il rapporto tra le innovazioni e le trasformazioni digitali con la musica, la danza, le arti figurative e visive, il teatro, ma anche le trasformazioni urbanistiche della città, con la creazione di nuovi contenitori culturali e l’attenzione alla cultura digitale.
In cammino per il riconoscimento a Patrimonio Unesco
Due incantevoli teatri storici, il Teatro Goldoni di Bagnacavallo (Ra) e il Teatro Mariani di Sant’Agata Feltria (Rn) sono tra i più recenti candidati all’iscrizione nella lista del Patrimonio mondiale Unesco per il 2026 come “Sistema dei teatri condominiali all’italiana nell’Italia centrale fra XVIII e XIX secolo”. Goldoni e Mariani fanno parte di un gruppo di 18 teatri storici, tra Marche, Emilia-Romagna e Umbria che hanno appena cominciato il percorso per il riconoscimento Unesco. Il Teatro Goldoni di Bagnacavallo (1839) è decorato da affreschi sui parapetti dei palchi e da stucchi sulla volta. https://www.comune.bagnacavallo.ra.it/ Il Teatro Mariani di Sant’Agata Feltria (1605) è un autentico gioiello: è il teatro in legno più antico d’Italia e vederlo crea sempre una grande emozione. https://www.teatromariani.it/
In cammino per il riconoscimento a Patrimonio Unesco ci sono la Via Francigena cioè la strada dei pellegrini medievali che andava da Canterbury a Roma attraversando nel suo percorso il Po e l’Emilia-Romagna, e il Liscio che, con la candidatura da parte della Regione Emilia-Romagna (Risoluzione bipartisan del 1° marzo 2023), sta proseguendo la sua strada per la candidatura nella lista del Patrimonio Immateriale dell’Umanità Unesco. Per questo obiettivo è stato realizzato “Vai Liscio”, una piattaforma aperta alla collaborazione di tutti per promuovere il Liscio. L’obiettivo è raccogliere notizie, video, fotografie, documenti e curiosità di quest’immenso patrimonio, in modo da sostenere ulteriormente la sua candidatura a Patrimonio Immateriale Unesco. Il sito è: www.vailiscio.it . Nel 2021 anche Castrocaro (FC) e la vicina città fortificata di Terra del Sole hanno intrapreso la strada per la candidatura al registro dei siti Unesco.
Ufficio Stampa Apt Servizi tel.0541/430191 www.aptservizi.comhttps://www.aptservizi.com/