Marco Baliani, Stefano Accorsi ph Filippo Manzini |
da
mercoledì 1 a venerdì 3 luglio, ore 21.15
Fondazione Teatro della Toscana
Stefano
Accorsi
GIOCANDO
CON ORLANDO ASSOLO
tracce, memorie, letture da Orlando furioso di Ludovico Ariosto
secondo Marco Baliani
sabato
4 e domenica 5 luglio, ore 21.15
Fondazione Teatro della Toscana
Marco
Baliani
VIAGGI
DEL
PENSIERO AFFABULANTE
4 luglio La biblioteca di Babele
5 luglio Col
cuore in bocca
Stefano
Accorsi e Marco Baliani sono gli ultimi due imperdibili appuntamenti con la
rassegna ‘Il Teatro della Toscana al Bargello’, tra le proposte cardine
dell’Estate Fiorentina 2015.
Trasferire
l’Orlando Furioso in una presenza
teatrale è impresa degna di cavalieri erranti, anzi ‘narranti’. Da mercoledì 1
a venerdì 3 luglio, ore 21.15, Stefano Accorsi veste i panni di un simile
cavaliere e si cimenta, monologando, con il capolavoro di Ludovico Ariosto. Una
versione speciale per lo spazio straordinario del Cortile del Museo Nazionale
del Bargello. Giocando
con Orlando Assolo nasce dalla fortunata esperienza teatrale che ha visto
Accorsi in compagnia di Marco Baliani (prima solo come regista, poi anche in
scena) confrontarsi in maniera appassionata e ironica, sui palcoscenici dei
maggiori teatri italiani, con le rime ottave del grande poeta.
Sabato
4 e domenica 5 luglio, ore 21.15, Stefano Accorsi lascia il palco del Cortile al
corpo narrante di Marco Baliani, ai racconti e agli incontri che lo
accompagnano da sempre. Viaggi del
pensiero affabulante è un quadro in due movimenti distinti (La biblioteca di Babele, Col cuore in bocca), approfondito e per
molti aspetti inedito, della personalità e delle idee, non solo artistiche,
dell’inventore del teatro di narrazione.
GIOCANDO
CON ORLANDO ASSOLO
tracce, memorie, letture da Orlando furioso di Ludovico Ariosto
secondo Marco Baliani
“Dicono che a narrare storie il mondo diventi assai meno terribile, e per
tal compito, in questi tempi amari dove a parlare sembra essere solo la realtà,
ci siam messi all’opera, con passo volatile e leggero, ma per toccare sostanze
alte e un sentire sincero.”
Marco Baliani
Stefano Accorsi affronta nuovamente l’Orlando furioso di Ludovico Ariosto,
cavalcando il tema oneroso dell’amore e delle sue declinazioni, amore perso,
sfortunato, vincente, doloroso, sofferente, sacrificale, gioioso e di certo
anche furioso. Le rime ottave del grande poeta risuoneranno in sempre nuove
sorprese, in voci all’ascolto inaspettate, in suoni all’orecchio stupiti. Un
nuovo passo del Progetto Grandi Italiani: Ariosto Orlando Furioso, Boccaccio Decameron,
Machiavelli Il Principe, di Marco
Baliani, Stefano Accorsi, Marco Balsamo. Portare in teatro la lingua di tre
grandi italiani, Ariosto, Boccaccio, Machiavelli, sfidando la complessità delle
loro opere, per scoprire quanto ancora possiamo nutrirci delle loro invenzioni,
dei loro azzardi, delle loro intuizioni. E per mostrare, con l’arte della
scena, che la bellezza delle loro creazioni è un tesoro inestinguibile, a
doppio filo legato a quell’altra beltà che è il nostro paesaggio italiano e le
nostre opere d’arte.
Studiato appositamente per il Cortile del Museo
Nazionale del Bargello, Giocando con
Orlando Assolo si rifà a Furioso
Orlando, regia e adattamento teatrale di Marco Baliani, e in seguito
riproposto dai due artisti, con Baliani anche in veste di attore, in giro per
l’Italia in una nuova edizione intitolata Giocando
con Orlando. Questa è dunque la terza versione, in cui Accorsi si esibisce
da solo in una grande prova d’attore, interpretando anche le parti di Baliani.
Scorrazzando in rima tra paladini cristiani, feroci
saraceni, ippogrifi alati e giovani donzelle, e alternando alle ottave
originali di Ariosto quelle un po’ più prosaiche di Baliani, Accorsi riesce a
restituire al pubblico tutta la straordinaria ironia e modernità del poema
cinquecentesco. Quella per cui la bella Angelica, insidiata più o meno da tutti
i cavalieri cristiani, finisce per cedere al musulmano Medoro (suscitando il
furore di Orlando), mentre la guerriera cristiana Bradamante sposa il pagano
Ruggiero, beninteso dopo che si è convertito, in uno straordinario ribaltamento
di ruoli e luoghi comuni.
Stefano Accorsi
Nato a
Bologna il 2 marzo 1971. Nel 1991 è co-protagonista del film Fratelli e Sorelle di Pupi Avati. Dopo
il film, la Scuola di Teatro di Bologna, il diploma nel 1993, la Compagnia del
Teatro Stabile dell’Arena del Sole con cui recita in diversi spettacoli
classici da Pirandello a Goldoni.
Nel 1994 lo
spot pubblicitario di un noto gelato, diretto da Daniele Luchetti, gli regala
un’immediata popolarità.
Tra i suoi
film:
Jack Frusciante è uscito dal gruppo regia di
Enza Negroni, Piccoli maestri di
Daniele Luchetti, Ormai è fatta di
Enzo Monteleone (premio Grolla d’Oro miglior attore), Un uomo perbene di Maurizio Zaccaro (Grolla d’Oro), Capitães de Abril di Maria de
Medeiros, Come quando fuori piove di
Mario Monicelli, Radiofreccia di
Luciano Ligabue (David Donatello, Premio Amidei e Ciak d’Oro), L’ultimo bacio e Baciami ancora di Gabriele Muccino, Saturno contro e Le fate
ignoranti di Ferzan Ozpetek (Nastro d’Argento, Ciak d’Oro e Globo d’Oro
dalla Stampa Estera in Italia), La stanza
del figlio di Nanni Moretti, Santa
Maradona di Marco Ponti, L’amore
ritrovato di Carlo Mazzacurati, Romanzo
Criminale e Un viaggio chiamato amore
di Michele Placido (Coppa Volpi miglior attore alla 59ª Mostra di Venezia), La vita facile di Lucio Pellegrini. Nel
2006 torna a recitare in teatro nel dramma diretto da Sergio Castellitto Il dubbio scritto da John Patrick
Shanley. Nel 2012, sempre in teatro, nel fortunato spettacolo Furioso Orlando e nella stagione 2013/14
in Giocando con Orlando, ambedue
liberamente tratti dal poema cavalleresco Orlando
Furioso di Ludovico Ariosto adattati e diretti da Marco Baliani.
Nella stagione passata e nella
prossima in Decamerone – vizi, virtù,
passioni liberamente tratto dal Decamerone
di Giovanni Boccaccio, adattamento teatrale e regia di Marco Baliani.
Si divide
tra Italia e Francia, dove ha fondato una sua casa di produzione: Stephen
Greep. Recentemente è stato insignito, dal Ministero della Cultura francese,
Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres (Cavaliere dell’Ordine delle Arti
e Lettere).
In Francia
ha lavorato, tra gli altri, nei film: La
faute à Fidel di Julie Gavras, Les
Brigades du tigre di Jeròme Cornuou,
Un baiser s’il vous plaît di Emmanuel Mouret, Les deux mondes di Daniel Cohen, Le jeune fille et les loups di Gilles Legrand, Baby blues di Diane Renaud, Je
ne dis pas no di Iliana Lolic, Nous
trois di Renaud Bertrand, Tous les
soleils di Philippe Claudel, la serie tv Mafiosa di Pierre Leccia per Canal+.
Nel 2013 ha
debuttato alla regia: con il cortometraggio Io
non ti conosco, prodotto da Yoox Group del quale è regista e interprete
(premio Nastro d’Argento 2014 come miglior esordio alla regia). Un anno dopo
per Peugeot Italia, realizza altri tre cortometraggi: Ultimo Tango, Parking e Autostop.
Lavori
recenti:
nella serie
tv Il clan dei camorristi, al cinema
in Viaggio sola di Maria Sole
Tognazzi, L’Arbitro di Paolo Zucca, La nostra terra di Giulio Manfredonia, Italian Race di Matteo Rovere. Per Sky
Italia, la serie 1992 regia di
Giuseppe Gagliardi,
come
ideatore e interprete. Info: http://saverioferragina.com/stefano-accorsi.html.
VIAGGI
DEL
PENSIERO AFFABULANTE
4 luglio La
biblioteca di Babele
5 luglio Col cuore in bocca
La
biblioteca di Babele
Baliani affronta
i libri che hanno segnato davvero un cambiamento dentro di sé e tra lui e il
mondo intorno: quelli che gli hanno fatto ‘vedere’ ciò che prima non c’era,
anche facendogli sudare sette camicie, a volte anche lottandoci contro.
La narrazione comincia dalla sua infanzia per
arrivare fino a dove è adesso, autore, regista e attore affermato. Ma non sarà
un procedere lineare: spesso un ricordo, un’esperienza di vita legata a un
libro o una sua parte, faranno saltare le coordinate spazio-tempo, mescolando
riflessioni, digressioni, incontri. Ne La
biblioteca di Babele, di borgesiana memoria, Marco Baliani non percorre non una linea retta, ma
una mappa variegata che si disegna nel procedere stesso del potere immaginifico
del racconto.
Col
cuore in bocca
Piedi che battono il ritmo, mani, sguardi, tutta la biologicità
vivente dell’essere Marco Baliani. ‘Pura’ narrazione, resa corpo dalle impurità
del racconto. Ciò che avviene sulla scena, infatti, è la sostanza calda di ciò
che è decantato sulla pagina.
Dai tanti diari e taccuini di viaggio riempiti in
questi anni con scritti, disegni, citazioni, Baliani ha scelto quei frammenti
che gli sono sembrati più significativi, rappresentativi di un percorso di
ricerca che ancora non si è esaurito. Sono impressioni, a volte fugaci, a volte
più meditate, incontri che gli hanno rivelato nuovi sguardi su città, dipinti,
sculture, su altri teatri e su altri artisti.
Col cuore in
bocca, con la ragione e
l’intuizione, cerca di comprendere come questa vita possa essere accaduta.
Marco Baliani
Attore,
autore e regista. Con lo spettacolo Kohlhaas del 1989 attraverso un
originale percorso di ricerca, dà vita al teatro di narrazione, che segna la
scena teatrale italiana. Figura eclettica e complessa del teatro italiano
contemporaneo, ha sperimentato drammaturgie corali creando spettacoli-evento
per molti attori, Come gocce di una fiumana (premio IDI per la regia), Antigone
delle città,
spettacolo di impegno civile sulla strage di Bologna del 2 agosto, dirigendo
progetti come I Porti del Mediterraneo con attori provenienti da diversi
paesi dell’area mediterranea. Come scrittore ha pubblicato romanzi, racconti e
saggi tra cui Ho cavalcato ingroppa ad una sedia, Titivillus edizioni, e per
la Rizzoli Corpo di stato, Pinocchio Nero, L’Amore
Buono, Nel Regno di Acilia, La metà di Sophia e L’occasione.
Tra i
lavori più recenti: la regia e la scrittura del testo per lo spettacolo Furioso
Orlando, Giocando con Orlando (anche
interprete) e Decamerone – vizi virtù passioni con Stefano Accorsi, la
realizzazione come attore e autore, insieme a Maria Maglietta, dello spettacolo
Identità
e la creazione come autore librettista e regista dell’opera lirica
contemporanea Il sogno di una cosa su musiche di Mauro Montalbetti. Per
Marche Teatro in coproduzione con Festival delle Colline Torinesi, nel 2015,
scrive e interpreta lo spettacolo Trincea per la regia di Maria
Maglietta, sul corpo di un soldato nelle trincee della Prima Guerra Mondiale.Info:http://www.marcobaliani.it.
Biglietti
Intero
15 € – ridotto 12 € (over 60, under 26, abbonati Pergola, soci Unicoop Firenze
– esclusi 1 e 2 luglio)
Biglietteria
055.0763333 – biglietteria@teatrodellapergola.com
Circuito
regionale Boxoffice e nelle sere di spettacolo presso il Bargello dalle ore
20.15.
Gli spettacoli si terranno anche in caso di pioggia.
Festival Toscana delle culture sull’Amiata dal 26 luglio al 3 agosto 2014