MIC – MUSEO
INTERATTIVO DEL CINEMA
Viale
Fulvio Testi 121, Milano
Visita archivio MIC con smartglass Epson Moverio 300dpi 15cm (2) |
UN
ARCHIVIO DA PAURA:
con
gli occhiali intelligenti Moverio l’horror prende vita al Museo Interattivo del
Cinema
Per i 120 anni del cinema
ecco un percorso multimediale con elementi di Realtà Aumentata, pensato per
offrire un’esperienza unica ed emozionante
Da venerdì 12 giugno 2015
Da
venerdì 12 giugnopresso
il MIC – Museo Interattivo del Cinema Fondazione Cineteca Italiana, in
collaborazione con EPSON, inaugura UN ARCHIVIO DA PAURA, percorso
multimediale con elementi di Realtà aumentata dove le più recenti tecnologie e
l’archivio storico del MIC si incontrano per offrire un’esperienza unica ed
emozionante.
Il
visitatore che entra nell’archivio filmico del museo, per la prima volta aperto
al pubblico, grazie all’utilizzo degli smartglass Moverio di Epson rivive
davanti ai suoi occhi le scene dei più famosi film dell’orrore, il tema scelto
per inaugurare questa nuova entusiasmante esperienza interattiva. E’
sufficiente indossare i Moverio e le cuffie in dotazione, quindi rivolgere lo
sguardo verso i QR Code presenti all’interno dell’archivio, per far partire
contenuti video e audio in qHD e 3D. Insieme all’archivio, sarà inaugurato
anche il Tunnel dei Sogni, che mette
in comunicazione il Laboratorio di restauro e il Nuovo Archivio Storico dei
Film e che è stato oggetto di un attento allestimento.
Dal 2014 Fondazione Cineteca Italiana ha
riunito tutte le sue attività presso la nuova
sede della Manifattura Tabacchi, in viale Fulvio Testi 121, a Milano. Oltre
alla Direzione, agli Uffici amministrativi e al MIC – Museo Interattivo del
Cinema, già attivi dal 2012, sono stati inaugurati il Nuovo Archivio storico del Film (comprendente più di 25.000 titoli del cinema mondiale) e un
Laboratorio dedicato sia alla
salvaguardia e alla manutenzione del cinema in pellicola, sia al suo
riversamento sui più recenti media digitali.
Da qui l’idea di trasformare l’intero corpus della Cineteca in un museo vivente e
“aumentato”, aprendo al pubblico il laboratorio e gli archivi filmici, che
rappresentano il cuore di ogni istituzione cinetecaria ma che restano di norma
appannaggio del personale interno.
L’idea di raccontare a un auditorio più
vasto il lavoro della Cineteca nasce, non a caso, in un periodo di profonda
trasformazione per il cinema: oggi, infatti, gli archivi filmici si confrontano
con sfide estremamente impegnative: devono intanto prepararsi a conservare i film nella loro nuova veste
digitale (per esempio il cosiddetto DCP, ovvero Digital Cinema Packaging), mentre attendono, al contempo, a una
complessa forma di migrazione tecnologica che consiste nel progressivo riversamento dei vecchi materiali in
pellicola su più sicuri supporti digitali. Tutto ciò mentre resta ferma,
d’altro canto, la loro tradizionale vocazione per la salvaguardia e la
narrazione della storia della celluloide, la cui lunga stagione – come si è
detto – sembra ormai avviata al tramonto.
È per tutte queste ragioni che, al centro
del progetto, sono collocati sia gli ambienti in cui la pellicola è conservata
(appunto il Nuovo Archivio filmico
della Cineteca) sia quelli, strettamente contigui, in cui essa viene riversata
su aggiornatissimi supporti (il Laboratorio,
sede delle lavorazioni). Il nuovo quadro digitale e la storica mission della preservazione filmica,
infatti, ci hanno fatto sentire con urgenza la necessità di spiegarne insieme
la funzione, il ruolo e le tecnologie.
L’ambizione è quella di trasformare l’intera
Cineteca, le cui collezioni sono uno scrigno di memoria cinematografica ma il
cui lavoro quotidiano è già rivolto al futuro della rivoluzione digitale, in un museo, appunto, “aumentato”, che si
rivolge al pubblico non solo esponendo oggetti rari o preziosi ma anche
cercando di coinvolgerlo fattivamente, e, grazie alle nuove tecnologie, di
spiegargli ogni dettaglio e invitarlo a ogni attività, in particolare a quelle
che, per la loro delicatezza e per il loro elevato livello di specializzazione,
sono solitamente escluse dalla divulgazione. E adesso, quella che era solo
un’ambizione, si è finalmente concretizzata: il percorso multimediale sospeso tra passato e futuro, in cui proprio
l’immaginario cinematografico diventa la grammatica con cui raccontare la
settima arte, sarà infatti visitabile
a partire da venerdì 12 giugno. La già collaudata visita al MIC – Museo
Interattivo del Cinema ha dunque una nuova estensione che potrà essere fruita venerdì,
sabato e domenica su prenotazione e per gruppi di non più di 12 persone
attraverso il Tunnel dei sogni, il Nuovo Archivio storico dei film e il Laboratorio
di restauro.
1. Il Tunnel dei sogni
Il tunnel
sotterraneo che mette in comunicazione il Laboratorio
e il Nuovo Archivio Storico dei Film è
stato oggetto di un attento allestimento.
All’interno del Tunnel, che i
visitatori attraversano per procedere tra questi due ambienti-cardine della
Cineteca, 23 illustrazioni su grandi
pannelli d’alluminio per una lunghezza totale di 54mt raccontano per immagini e parole la storia tecnologica della
pellicola cinematografica fino al suo passaggio al digitale, per poi descrivere
ai visitatori in cosa consista più praticamente il formato digitale e quali
nuovi scenari apra per la cultura e l’industria cinematografica.
Mentre i contenuti sono stati ideati da
Fondazione Cineteca Italiana, i visual,
la progettazione grafica, la stampa e la posa dei materiali sono stati
realizzati da fornitori e collaboratori esterni (Francesco Galanti, Effigie
srl, Graphix, Pubbli.di, Guido Ammirata).
Il Tunnel dei sogni rappresenta
quindi, nelle nostre intenzioni, un’ideale
introduzione ma anche una sintesi
e infine la quintessenza del
progetto. Grazie a esso, infatti, ciascuno dei nostri visitatori potrà
accedere a un percorso di avviamento alla memoria del cinema e all’avvincente
compito cinetecario della sua conservazione.
Accanto a questi pannelli esplicativi ne
sono stati posti altri 10 realizzati
dallo studio grafico H57 di Milano,realizzati con il format Shortology, la cui
peculiarità consiste nel rappresentare i grandi capolavori del cinema usando
solo icone grafiche. Al visitatore viene chiesto di mettere alla prova la
propria memoria cinematografica, scovando all’interno di ogni pannello
(dedicato ciascuno ad un maestro del cinema) i titoli dei film rappresentati
molto sinteticamente solo per icone.
Il percorso nel Tunnel non sarà solo un‘esperienza visiva ma
anche uditiva, visto che un apposito allestimento permetterà di diffondere
nell’ambiente musiche ispirate alla settima arte.
2.
Il nuovo Archivio Storico dei Film: un museo “aumentato”
Raccoglie le collezioni filmiche più
preziose e storiche della Cineteca Italiana (circa 25.000 titoli, tra i quali ricordiamo Cabiria, Rocco
e i suoi fratelli ma anche I
quattrocento colpi o Blade Runner) ed è un presidio
regionale delle immagini in pellicola, esteso per oltre 3.000 mq15 metri sotto terra, distribuiti su due piani e collegati con il laboratorio di restauro della
Cineteca.
Per oltre un
sessantennio la Cineteca ha raccolto e conservato, attraverso acquisti,
ritrovamenti, depositi e donazioni, le
copie in 35 mm delle opere più importanti della cinematografia mondiale,
con un occhio di riguardo per quella del nostro Paese. Nell’ambito del
progetto, l’Archivio si connota come una riserva di storie a disposizione del
visitatore, il quale potrà usufruire di un’ampia
offerta di formule e itinerari di visita, dalle più classiche visite
guidate, ai seminari di approfondimento tecnico su particolari aspetti della
preservazione filmica, fino alla strutturazione di itinerari storico /
tematici.
Per l’inaugurazione
del percorso guidato è stato scelto il
tema della “paura”, come pubblicizzato dal video promozionale girato nel
mese di novembre 2014 e caricato sui canali You Tube e Vimeo di Fondazione
Cineteca Italiana. Sulle scatole di 20 titoli “del terrore” tra quelli
conservati in archivio, dai film muti a quelli più recenti, sono stati
posizionati altrettanti QR CODE.
Il visitatore verrà
dotato dell’avanzato supporto tecnologico diun paio di smart glassesEpson
Moverio BT-200con cui
leggere i QR Code e fruire così di
contenuti in HD o 3D. Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con Epson Italia, partner tecnico del MIC..
Gli occhiali Moverio, in virtù di caratteristiche
quali la connettività Wi-Fi, la
possibilità di proiettare immagini a risoluzione qHD, una memoria interna da 8
GB e un sistema operativo Android,
consentiranno a ciascuno di integrare
con contenuti multimediali la visita ai cellari, avendo a disposizione, ad
esempio, le immagini del film di cui, contemporaneamente, possono apprezzare la
copia conservata in archivio. Ogni visitatore inoltre sarà dotato di cuffie
stereo per poter fruire di contenuti audio video completi.
Questa fase del progetto ha visto impegnato
il personale di Cineteca nella scelta e nella digitalizzazione dei contenuti
video e audio che sono divenuti oggetto di fruizione grazie alle APP e alla
strumentazione tecnologica studiata e realizzata da aziende specializzate
(Extraspacegroup spa, Frag srl, Mani sas, Effebi Informatica, Rekordata).
3.
Laboratorio di restauro della Fondazione Cineteca Italiana
Collegato dal Tunnel dei sogni all’Archivio, il Laboratorio accoglie tutti gli
apparecchi necessari sia alla revisione
dei film in pellicola (tavoli da ripasso,
moviole, visori manuali per i film più fragili…), sia al suo restauro e alla digitalizzazione dei fondi filmici e fotografici (tele cinema sondor
ALTRA SNR. 11/2518HDimplementato con scanner HD, Scanner Epson Expression 11000XL, postazioni
per la color correction e la post-produzione).
Accedendo a questo
terzo ambiente, quindi, il visitatore assisterà alla lavorazione del film in
tutte le sue fasi (controlli, riparazioni, riversamenti, restauri,
post-produzione) in particolare alla migrazione delle immagini filmiche o
fotografiche dal supporto materico della pellicola all’immaterialità
del file digitale.
Inoltre
nell’ambito del progetto è stato avviato
un programma di digitalizzazione HD delle collezioni filmiche al
fine di implementare i contenuti multimediali fruibili nell’archivio film
tramite gli occhiali Moverio e di salvaguardare film in grave stato di
deperimento per tramandarne la memoria. Questo lavoro di digitalizzazione
proseguirà per tutto il 2015.
Alla chiusura del
progetto “La realtà aumentata entra al MIC” sono stati digitalizzati dal
personale di Cineteca 8000mt di pellicola infiammabile.
INFO
www.cinetecamilano.it
T 02 87242114
Cineteca Milano
@cinetecamilano
ORARI DI VISITA
Venerdì,
sabato e domenica h 17
MODALITÀ DI INGRESSO
Prenotazione
obbligatoria, max 12 persone a partire dai 12 anni. La visita verrà effettuata
solo ed esclusivamente al raggiungimento del numero minimo di 7 partecipanti.
La
conferma dell’effettivo svolgimento della visita sarà inviata tre giorni prima
della data prenotata.
Ingresso
libero per tutta l’estate con prenotazione obbligatoria telefonando dal lunedì
al venerdì in orario d’ufficio allo 02 87242114