urismo d’esperienza lungo i 20 Cammini per viandanti e pellegrini della Regione, che attraverso un dinamico portale propongono enogastronomia tipica, punti di interesse naturalistico, luoghi storici e un ricco calendario di eventi (camminiemiliaromagna.it)
Sono sempre più numerosi i turisti che decidono di scoprire l’Emilia-Romagna a piedi, percorrendo uno dei 20 Cammini per Viandanti e Pellegrini della Regione, che vanta da questo punto di vista una concentrazione unica a livello nazionale.
Percorsi ricchi di fascino e storia, che offrono un’esperienza a 360 gradi tra full immersion nella natura, tappe in luoghi di grande interesse storico e naturalistico ed enogastronomia tipica.
Strumento essenziale per la vacanza ideale lungo i Cammini emiliano romagnoli, il sito camminiemiliaromagna.it (in italiano, inglese, francese, tedesco, consultabile da computer, palmari e cellulari) in grado di fornire ai visitatori ogni genere di informazione oltre alla Mappa regionale dei Cammini scaricabile in pdf.
Non solo schede dettagliate che descrivono minuziosamente ogni cammino nelle sue singole tappe e caratteristiche, ma tante indicazioni, provenienti da varie banche dati regionali, per arricchire l’itinerario di soste e visite, rendendo unica l’esperienza del viandante.
Si può così scegliere di soggiornare in bed & breakfast, agriturismi, hotel o strutture di accoglienza religiosa (oltre 4.700 le strutture ricettive presenti), visitare pievi e conventi millenari, scoprire sorgenti naturali ed alberi monumentali ed attraversare parchi regionali (2.732 i punti di interesse turistico mappati). Ma è possibile fare anche tappa nelle aziende dove nascono i prodotti tipici Dop e Igp del territorio che si sta attraversando (circa 300 strutture), o visitare i Musei del Gusto, che raccontano storia e origine delle eccellenze gastronomiche emiliano romagnole. Non solo, grazie alla sinergia con territori, operatori privati e istituzioni locali, il sito presenta un calendario con oltre cento eventi (sagre, festival, mostre mercato, passeggiate) che si tengono tra aprile e dicembre lungo i Cammini e possono offrire un ulteriore stimolo per partire.
Le informazioni e le immagini su Cammini, punti di interesse lungo i percorsi ed eventi che si tengono nelle vicinanze sono costantemente aggiornate direttamente dalle associazioni dei singoli itinerari (le immagini vengono scelte settimanalmente tra quelle taggate su Instagram con l’hastag #emiliaromagnaslow). Il sito è un sistema “aperto”: le mappe di ciascun Cammino sono scaricabili nei differenti formati, anche per navigatore satellitare, e sono fruibili in modalità “open data”, ovvero utilizzabili dagli operatori privati dei singoli cammini nei loro siti di informazioni al turista, nonché implementabili con ulteriori informazioni fornite dai territori e da enti turistici.
Il Prodotto turistico Cammini, avviato nel 2016 attraverso il tavolo di lavoro congiunto tra Assessorato Regionale al Turismo e Conferenza Episcopale dell’Emilia-Romagna (con un accordo rinnovato a dicembre 2019), si avvale, soprattutto per quanto riguarda il sito e gli eventi programmati, di una stretta sinergia con tutte le Associazioni dei 20 Cammini che attraversano la Regione, nonché del coinvolgimento attivo degli operatori privati.
Cammini in Emilia Romagna, un record nazionale
Quali sono i 20 Cammini dei pellegrini che hanno dato all’Emilia-Romagna il primato nazionale? Prima di tutto va ricordato che tre di questi storici tracciati sono europei e antichissimi: la via Francigena (che nel medioevo univa Canterbury a Roma e ai porti della Puglia e candidata al patrimonio Unesco), la Via Romea Germanica (che collegava Stade, nella Bassa Sassonia, a Roma) e la Via Romea Strata Longobarda – Nonantolana (dal nord e dall’est Europa a Roma). Oltre alla capitale, i cammini che attraversano la Regione e toccano un centinaio di comuni emiliano romagnoli collegano altri importanti luoghi di fede, da Padova ad Assisi, passando per l’Eremo di Montepaolo (Fc), Camaldoli (Ar) e La Verna (Ar).
Le vie che attraversano l’Emilia Romagna da ovest a est e segnalate sul sito, sono: la via degli Abati (129 km in regione), la via Francigena (143 km), la via dei Linari che attraversa l’Appennino parmense, la Via Matildica del Volto Santo (140,8 km), il Sentiero dei Ducati ( 90 km), la via Romea Nonantolana (208 km), la via Romea Strata-tratto Romea Longobarda (200 km), la via degli Dei (66,5 km), la Via Mater Dei ( 146 km), il Cammino di Sant’Antonio (258 km), il Cammino di Assisi (72 km), la via Romea Germanica (260 km), il Cammino di San Vicinio (320 km), la Piccola Cassia che attraversa l’Appennino tra Bologna e Modena, il Cammino di Dante che collega Ravenna a Firenze e la via di San Francesco da Rimini a La Verna che passa dal Montefeltro.
Inoltre i cammini dell’Alta via dei Parchi (493,20 km, da Berceto, nel parmense, a Carpegna, nelle Marche), la Via Romea Germanica Imperiale (160 km), la Via della Lana e Seta (69 km lungo l’Appennino Bolognese verso Prato) e la Viae Misericordiae (225 km), Itinerario promosso dalla Diocesi di Faenza (Ra) in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia che dall’Abbazia di Pomposa (Fe) parte alla volta dell’Eremo di Gamogna (alto Appennino tosco-romagnolo) con un percorso ad anello che tocca le romagnole Comacchio, Faenza e Bagnacavallo.