“Il
Prestito di Jordi Galceran chiude – dopo Il Metodo presentato a marzo
– il dittico che il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia dedica a questo
interessante autore catalano. Interpretato da Antonio Catania e Gianluca
Ramazzotti diretti da Giampiero Solari, Il Prestito è una commedia
esilarante sui problemi finanziari nella contemporaneità. Repliche dal 29 aprile
al 4 maggio”.
Dopo
Il Metodo Grönholm che il Teatro Stabile del Friuli Venezia
Giulia nello scorso marzo ha programmato alla Sala Bartoli, nell’efficace
allestimento di Andrea Collavino, una seconda esilarante commedia di Jordi
Galceran – Il Prestito – viene proposta quale divertente ma molto
incisiva riflessione sulla contemporaneità, concludendo il dittico ironico e
feroce dedicato nella stagione 2014-2015 a questo ottimo drammaturgo
catalano.
Il
Prestito – che debutta al Politeama Rossetti mercoledì 29 aprile per
replicare fino a domenica 4 maggio – è un lavoro recente di Galceran e
attualmente è in scena con successo contemporaneamente a Madrid e
Barcellona. Dell’edizione italiana sono protagonisti Antonio Catania e Gianluca
Ramazzotti, diretto da un regista esperto ed eclettico come Giampiero Solari,
che nelle stagioni recenti a Trieste è stato molto apprezzato per Penso che
un sogno così con Beppe Fiorello, per Il tormento e l’estasi di Steve Jobs, produzione dello Stabile regionale
con Fulvio Falzarano.
«Il
Prestito – spiega il regista – è una “pieces” che in maniera paradossale e
comica affonda il coltello in un dramma sociale che ormai fa parte del nostro
vivere quotidiano».
Si
parla infatti dell’attuale crisi economica che ci coinvolge tutti, in cui
l’autore si diverte, con grande classe, a ridicolizzare il valore che diamo al
denaro in rapporto al poco valore che diamo agli esseri umani.
«Un
uomo cerca, “in maniera onesta”, di ottenere da una filiale bancaria un piccolo
prestito, assolutamente necessario per sè e per la sua vita – anticipa Giampiero
Solari – ed il direttore della filiale, con motivazioni di tipo “bancario”,
appunto, glielo rifiuta. L’uomo, che non possiede proprietà e non può offrire
garanzie economiche, offre solo la sua “parola d’onore” e la sua qualità di
“uomo onesto”. Cosa che purtroppo non è sufficiente. Il rifiuto del direttore di
filiale innesca un crescendo di situazioni paradossali ed esilaranti date da
eventi assolutamente imprevedibili, che portano la commedia a mettere in luce i
meccanismi “logici e assurdi” che reggono e condizionano i comportamenti
economici a cui ormai siamo abituati».
Così
le risate diventano liberatorie, figlie di una totale empatia tra il pubblico e
l’uomo che chiede il prestito, lasciando scaturire una sorta di pietà per il
direttore di filiale che va via via ad infilarsi in un complicato pasticcio
personale.
«La
commedia – conclude il regista – non vuole dare nessun messaggio morale, né
tantomeno di denuncia al sistema: semplicemente usa una situazione
drammaticamente vicina a tutti noi per creare, attraverso situazioni
spiazzanti, uno spettacolo di “sano divertimento”».
Reduci
dal comune successo in Se devi dire una bugia dilla ancora più grossa che
per due stagioni ha fatto registrare continui sold out in tutta Italia, Antonio
Catania e Gianluca Ramazzotti entrano ora nelle pieghe della brillante scrittura
di Galceran.
Nato
nel 1964 a Barcellona, Galcerán è scrittore, autore e traduttore e ha curato gli
adattamenti teatrali di vari testi stranieri, tra cui La Trilogia della
Villeggiatura di Carlo Goldoni, Neville’s Island di Tim Firth, The
Front Page di Ben Hecht ed il musical They’re Playing our Song. È
inoltre sceneggiatore sia per la televisione catalana, sia per il cinema (sua è
la sceneggiatura di Fragile, film horror di Jaume Balagueró) e ha
pubblicato varie raccolte di racconti. Laureato in Filologia catalana, Galcerán
inizia a scrivere per il teatro nel 1988; fra il 1995 e il 1996 ottiene i primi
successi importanti con Parole incatenate e Dakota, ma è nel 2003,
con Il Metodo Gronholm, che si fa conoscere a livello internazionale,
anche grazie al film di Marcelo Piñeyro che ne viene tratto.
Il Prestito di Jordi
Galceran è dunque interpretato da Antonio Catania e Gianluca Ramazzotti,
si avvale della versione italiana di Pino Tierno e della regia di Giampiero
Solari. Le scene sono di Alessandro Chiti, i costumi sono di Maria Grazia
Santonocito, il disegno luci è concepito da Stefano Lattavo. Lo spettacolo è un
progetto teatrale di Gianluca Ramazzotti ed è prodotto da La Contemporanea srl e
Artù in collaborazione con il Festival di Borgio Verezzi.
Repliche
da mercoledì 29 aprile a domenica 4 maggio; tutte le recite sono serali, con
inizio alle 20.30 tranne quella di domenica che si tiene come di consueto alle
ore 16. I posti ancora disponibili si possono acquistare presso tutti i punti
vendita dello Stabile regionale, i consueti circuiti e accedendo attraverso il
sito www.ilrossetti.it alla vendita on
line.
Ulteriori
informazioni al tel 040-3593511.