L’Associazione Nazionale Critici Musicali ha attribuito al progetto del Teatro Regio di Parma L’Opera negli Istituti Penitenziari il 43°Premio Abbiati “Filippo Siebaneck”.
La commissione, composta da Alessandro Cammarano, Sandro Cappelletto, Andrea Estero, Carlo Fiore, Angelo Foletto (presidente), Susanna Franchi, Gianluigi Mattietti, Gregorio Moppi, Carla Moreni, Cesare Orselli, Roberta Pedrotti, Stefano Ragni, Francesco Arturo Saponaro, Lorenzo Tozzi riunitasi a Lucca giovedì 25 aprile ha designato i vincitori del 43° Premio Abbiati, scelti tra produzioni, concerti e iniziative svoltesi nei teatri e nelle sale da concerto italiane nel 2023.
Il Teatro Regio di Parma nell’ambito di Verdi Off promuove dal 2016 progetti e laboratori musicali per portare l’opera e la musica negli Istituti Penitenziari della città, dapprima con le opere di Giuseppe Verdi protagoniste al Festival, poi con quelle di Gioachino Rossini, Gaetano Donizetti e altri compositori protagonisti della Stagione Lirica. L’Opera negli Istituti Penitenziari in quasi dieci anni di percorso ha oggi accresciuto e ampliato il proprio impegno, potenziando la propria portata grazie ai principi del Manifesto Etico del Teatro Regio di Parma, recentemente elaborato e siglato dagli artisti con cui il Teatro collabora, che sono parte attiva dei laboratori proposti continuativamente tutti i mesi dell’anno ai numerosi detenuti che hanno scelto di parteciparvi.
Dalla prima convenzione siglata dal Teatro Regio di Parma con gli Istituti Penitenziari di Parma, si sono susseguiti i percorsi dedicati a La traviata e Trame di Rigoletto (2016), Rigoletto (2017), Il trovatore (2018), Nabucco (2019), insieme a Donatella Saccardi, Bruno Stori, Franca Tragni, Carlo Ferrari, gli allievi del Conservatorio di Parma, sino ad arrivare a Falstaff (2023), e nel 2024 a Il barbiere di Siviglia, L’elisir d’amore, con i laboratori corali guidati da Gabriella Corsaro che hanno coinvolto gli artisti protagonisti in scena, tra gli altri Manuel Renga, Alessandro Palumbo, Elia Fabbian, Adriana di Paola, Daniele Menghini, Daniela Ferrari, Milo Martani, coinvolgendo anche alcuni membri degli International Friends del Festival Verdi come Brian Dore.
Il progetto prosegue consolidandosi di anno in anno come un vero e proprio percorso strutturato che intende divulgare e promuovere i valori prima di tutto umani di condivisione, uguaglianza, libertà che ispirano l’arte, la musica, il teatro.
Le motivazioni del premio e la data della cerimonia di consegna saranno resi noti prossimamente dall’Associazione Nazionale dei Critici Musicali.